Piemonte: tutti i percorsi e gli itinerari di trekking!

4 maggio 2020 - 5:00

CAMMINARE NEL BIELLESE

Nella provincia di Biella, in quell’angolo di Piemonte che confina con la Valle d’Aosta, rilassanti colline verdi accolgono chi cerca una dimensione naturale autentica, lontana da contaminazioni esterne.

Dalle finestre dei tipici borghi della Valle Elvo è possibile affacciarsi sulla pianura sottostante oppure abbracciare con gli occhi la cima delle vicine, imponenti montagne valdostane. Tra le colline intorno a Biella, pastori e luoghi di fede, pascoli e borghi convivono da sempre sotto lo sguardo vigile delle cime del Monte Rosa.

Pascoli, piccoli borghi e antichi santuari: ecco le Prealpi biellesi

 

Seguendo le anse del torrente Sessera, da Coggiola fino alla confluenza con il Sesia, scopriamo l’omonima valle fatta di dolci rilievi e piccoli borghi. Se desiderate trascorrere una giornata di totale immersione nella maestosità della natura si può percorrere l’itinerario che porta ai santuari del Cavallero, della Novareia e del Brughiera e la tappa successiva diretta verso il Santuario di San Giovanni d’Andorno  lungo i rilievi collinari della Valle Cervo con un lungo percorso dal dislivello contenuto, inserito in un paesaggio tra borgate, frazioni e paesi e pascoli e prati.

I caseifici di queste valli particolarmente dedite alla pastorizia, producono il macagn, formaggio a latte intero d’origine esclusivamente bovina. Gli uomini che vivono e hanno vissuto la natura selvaggia del Biellese sono, da sempre, legati ad una tradizione religiosa fortemente radicata.

La Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Oropa, custode del Santuario della Madonna di Oropa (L’ITINERARIO:Dal Santuario di Oropa al Santuario di Graglia), è meta di un sentito pellegrinaggio e dove ci sono percorsi interessanti da fare (L’ITINERARIO: Dal Santuario di San Giovanni D’Andorno al Santuario di Oropa).

Ogni anno, in una notte di fine luglio, canti e litanie accompagnano i partecipanti attraverso un suggestivo percorso d’alta quota illuminato dall’affascinante luce delle fiaccole. Per gli escursionisti più allenati consigliamo l’Alta Via delle Alpi Biellesi, un trekking di lunga percorrenza dalle caratteristiche molto varie.

Unendo le località di Piedicavallo e Bagneri, il percorso, perfettamente indicato, si distende per filo di cresta sulle montagne che sovrastano la città di Biella. È necessario essere dotati di imbraco e longe per superare i tratti più impervi.L’ITINERARIO – Da Coggiola al Santuario della Brughiera 

Alpi Biellesi: il Colma di Mombarone

 

  • IL VOLTO AUTENTICO DEL BIELLESE: VALLE SESSERA, VALLE CERVO E L’OASI ZEGNA

Coperta da fitti boschi compatti, la Valle Sessera è stata per molto un’area selvaggia, poco popolata e particolarmente isolata dall’esterno. Negli ultimi due secoli, lo sviluppo del settore tessile ha contribuito a modificare le vie d’accesso e il paesaggio, consentendo nuove opportunità di incontro sociale e culturale.

La protagonista di questa natura nascosta è l’acqua che, dalle cime alpine del gruppo del Rosa, arriva nei fiumi, nei laghi e nelle risaie. Con la sua forza modellatrice ha inoltre scavato due cavità carsiche, la grotta di Bercoveri e quella di Tasseri.

L’anfiteatro collinare intorno a Biella ospita la Valle Cervo, territorio di confine che da sempre ha visto il passaggio di uomini e mandrie diretti verso i mercati di Biella.

Questi incessanti viaggi hanno dato vita ad incontri stimolanti mettendo in relazione molteplici realtà culturali. Segni tangibili dei percorsi delle popolazioni locali sono oggi mulattiere, terrazzamenti, edicole, fontane, abbeveratoi per il bestiame, disseminati tra boschi e pascoli. Ancora nella Provincia di Biella, la Valle Mosso è un verde lenzuolo adagiato sulle colline, ricco di sentieri escursionistici in grado di regalare spettacolari panorami sulle Alpi, come ad esempio quello che da Coggiola  accompagna gli escursionisti al Santuario del Cavallero 

Tra la Valle Cervo e Trivero, percorrendo una bella strada panoramica, si arriva nel cuore dell’Oasi Zegna, considerata un importantissimo laboratorio nella natura in grado di accogliere attività di educazione ambientale e di ricerca. Ai ragazzi vengono raccontati i preziosi segreti della vita di montagna mentre per gli appassionati del settore si tengono lezioni di botanica e micologia.

L’Oasi è meta ambita anche per gli sportivi che qui possono praticare, oltre all’escursionismo e alla mountain bike, l’arrampicata, lo sci, il volo a vela e l’equitazione. Un itinerario breve e alla portata di tutti è il Sentiero dei Rododendri .
L’ITINERARIO – Da Coggiola al Santuario della Brughiera

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