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TREKKING&Outdoor N° 269
Rivista
#trekking
TREKKING&Outdoor N° 269
18 marzo 2020 - 10:00
L’Editoriale di TREKKING&Outdoor
di Michele Dalla Palma
L’altro aspetto di questa gestione criminale dei doveri/diritti tra pubblica amministrazione e mondo produttivo è che mentre le aziende italiane sono cinte d’assedio da controllori ed esattori che inventano ogni giorno nuovi obblighi e oneri, il lavoro clandestino e la malavita creano una spietata e inavvicinabile concorrenza alle merci prodotte onestamente. Di pochi giorni fa il “caso cinese” di Prato, che ha messo in luce, per l’ennesima volta, un sistema produttivo totalmente illegale che opera in assoluta clandestinità, non paga un centesimo di tasse, e contribuisce a mettere “fuori mercato” le produzioni realizzate nel rispetto delle regole dall’imprenditoria italiana. Politica e organi di vigilanza conoscono alla perfezione queste dinamiche, e allora perché nessuno interviene? Perché è sicuramente più facile vessare e angariare gli onesti che andare a pestare i piedi alle mafie, siano nostrane, cinesi, russe, rumene, albanesi e chi più ne ha… questo, oggi, è il paese in cui viviamo. La “ripresa” è già reale in Europa, per tutti: Francia, Germania, Spagna e gran parte delle nazioni più piccole, che hanno messo a frutto sforzi e sacrifici della popolazione lavorativa, hanno lasciato le paludi dell’incertezza con politiche chiare, serie e concrete, e ricominciano a guardare con moderata fiducia al futuro, anche se nulla sarà più “come prima” e le politiche nazionali dovranno essere attente e consapevoli dei nuovi equilibri internazionali. Solo noi annaspiamo senza speranza in segno “meno”, e non certo per responsabilità di chi lavora, stringe la cinghia e abbassa la testa, ma per la colpevole mancanza di senso dello stato di chi ci governa e rimane solo aggrappato ai propri privilegi. Credo che ognuno di noi, che combattiamo ogni giorno per resistere a burocrazie e malaffare, abbia bisogno di un “Auguri”!
Sfoglia la presentazione del numero!
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Redazione
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