Camminare d’estate: 9 consigli per non sentirsi male al caldo

Le belle giornate di sole invitano a camminare, in montagna e nei meravigliosi centri storici, ma l'estate nasconde rischi: vediamo come godere dell'esperienza all'aperto anche quando fa più caldo

19 luglio 2025 - 15:00

Camminare d’estate, come evitare rischi da caldo: 9 cose da sapere

Camminare d’estate è complicato, perché l’organismo è sottoposto ad uno stress maggiore.

Allo sforzo dell’attività fisica si aggiunge infatti quello derivante dalla situazione climatica, un po’ come accade in inverno.

Se a nessuno verrebbe in mente di farsi una camminata sotto la neve con temperature rigidissime, si potrebbe essere invece tentati di pensare che camminare in una calda giornata estiva sia meno rischioso.

Ecco 9 consigli per camminare in sicurezza d’estate, sui sentieri oppure in città.

 

1 – Camminare tra musei e centri storici: lo street food non è tuo amico

In estate, camminando tra centri storici e musei, lo street food può essere una tentazione irresistibile: veloce, saporito, spesso economico.

Ma attenzione: quando fa molto caldo, certi alimenti tipici dello street food possono appesantire la digestione, aumentare la sete o addirittura causare piccoli malesseri.

Cibi troppo elaborati, fritti o salati richiedono un maggiore sforzo digestivo, proprio mentre il corpo è già impegnato a regolare la temperatura.
Inoltre, se acquistati in luoghi esposti al caldo e al sole, possono essere più soggetti a deterioramento o contaminazioni, soprattutto quando si tratta di salse, latticini o carne.

La regola, se cammini con il caldo, è scegliere cibi leggeri, freschi, ben conservati e facilmente digeribili.

2 – Camminare in montagna: non dare per scontato il meteo

È vero: in estate, tendenzialmente, il tempo è buono.

Attenzione, però, a quel “tendenzialmente”, che lungi dall’indurti a non controllare il meteo deve convincerti a farlo sempre.

Innanzitutto, potrebbe fare fin troppo caldo e in tal caso sarebbe saggio rinunciare al trekking.

In secondo luogo è altamente probabile che tu abbia scelto un itinerario in alta quota.

Questo da un lato mitiga i problemi relativi alla temperatura, dall’altro rende più repentini i cambiamenti meteorologici, essendo la variabilità meteo una caratteristica dell’alta montagna.

Inoltre, i temporali estivi possono essere molto violenti e non sarebbe simpatico essere colti di sorpresa tra fulmini e saette nel mezzo dell’escursione.

_Cosa fare se ci si imbatte in un temporale estivo all’aperto

 

 

3 – Il mattino ha il fresco in bocca, e anche la tua salute

Certo, a nessuno piacciono le levatacce alle 6 del mattino e già durante la settimana lavorativa c’è chi è costretto ad alzarsi anche prima.

A volte il trekker occasionale fatica ad accettare l’idea di doversi alzare all’alba.

Ma gli escursionisti esperti lo sanno: una piccola fatica iniziale ti consentirà di goderti al massimo la giornata.

Non solo.

Alzarsi presto consente di ammirare il panorama che la natura sa offrirci con lo spettacolo della luce mattutina.

Tieni conto che la temperatura massima si raggiunge tra le 11,30 e le 14 circa e questo vuol dire che in quell’intervallo orario dovrai essere sotto un albero oppure, se il trekking è breve, dovrai già essere tornato a casa.

 

4 – Fa caldo, quindi…copriti

Sembra strano, ma coprirsi d’estate è importante tanto quanto lo è d’inverno.

Ovviamente l’abbigliamento deve essere corretto.

Il cotone, ad esempio, è off limits.

Ricorda di proteggere la testa con un cappello e gli occhi con occhiali da sole.

Anche la pelle va aiutata con crema adeguata, soprattutto se cammini in alta quota dove il sole picchia più pesantemente.

E ricorda: sulle nostre montagne e sui nostri appennini, anche le chiome degli alberi sembrano fatte per proteggerci nelle ore più calde.

Cosa c’è di meglio di una bella pausa pranzo nel bosco o nella foresta, magari guardando il mare o le montagne intorno?

_Tutto quello che c’è da sapere sull’abbigliamento per camminare d’estate

5 – L’acqua è vita, soprattutto in estate

Si calcola che durante un’escursione si perda in media 1 litro d’acqua l’ora.

Questa quantità può arrivare a raddoppiare in un trekking particolarmente duro in estate.

Capisci di che rischio stiamo parlando.

Disidratarsi è un’eventualità per nulla remoto ed è possibilissimo che, impegnato come sei nel tuo cammino, neanche ti accorga che stia capitando proprio a te.

Quindi, regola d’oro: porta con te più acqua di quella che pensi ti servirà lungo il cammino.

Quando si intraprende un trekking non sai mai come andrà, soprattutto se l’itinerario è lungo.

Bevi un po’ per volta, anche quando non hai sete, perché la disidratazione non ti colga di sorpresa.

6 – Scegliere dove camminare fa la differenza

Nessun itinerario è davvero giusto o davvero sbagliato, con gli opportuni accorgimenti.

Tuttavia, pensare di fare un trekking a ferragosto in Pianura Padana, certamente non è particolarmente saggio.

In generale è meglio dedicarsi a trekking in alta montagna, l’Appennino già richiede qualche accorgimento in più.

Un’altra possibilità è percorrere un itinerario di mare.

Esistono bellissimi sentieri immersi nei boschi che si aprono su spiagge dove fare un bel tuffo ristoratore.

_10 itinerari a piedi per l’estate, dalle montagne al mare

 

7 – Se cammini in città: attento a dove cammini

Sembra banale, ma non lo è: camminare in città o su strade asfaltate in estate comporta un’esposizione al calore ancora più intensa.

L’asfalto può raggiungere anche i 50-60 gradi sotto il sole diretto.

Questo significa che il calore viene irradiato anche dal basso, e non solo dall’alto.

Risultato? Ci si disidrata più in fretta, le gambe si affaticano prima, e il rischio di colpo di calore aumenta.

Camminare su sterrato, su erba o nei parchi può fare una grande differenza, anche solo per una passeggiata urbana o un giro nel quartiere.

Quando possibile, cerca l’ombra e alterna superfici più “fresche”.

8 – I sali aiutano, eccome

Assumere l’acqua è essenziale, ma è necessario anche ristabilire l’equilibrio elettrolitico che diventa instabile, in una situazione che stressa il tuo organismo come può essere il trekking estivo.

Gli integratori di sali minerali ti danno energia e ti fanno godere al meglio la tua camminata.

Integratori a base di potassio e magnesio sono i più indicati. Il potassio è essenziale per il buon funzionamento muscolare, il magnesio per il sistema nervoso.

Camminando d’estate perdiamo grandi quantità di questi preziosissimi minerali e averne a disposizione durante il trekking significa fare un carico di energia e di lucidità mentale.

Anche qui, non aspettare di sentirti senza energie, assumi un integratore all’inizio del trekking e poi all’occorrenza in rapporto alla lunghezza dell’itinerario.

 

9 – Fermati il tempo che serve a ripartire e goderti la camminata

Prendersi una pausa è necessario sempre, ma soprattutto se stai facendo un trekking estivo.

Se il trekking è lungo fermati nell’ora di caldo massimo.

Lasciando evaporare il sudore la temperatura del corpo si normalizzerà e sarai pronto per ripartire per il resto del cammino.

Cogli l’occasione per mangiare qualcosa e goderti la natura e il paesaggio.

In fondo camminiamo per questo: immergerci nella natura e ammirare la sua meravigliosa bellezza.

Con calma, senza correre.

_Cammina fa più bene che correre

 

 

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