Spagna, spettacolare Caminito del Rey: panorami di rocce e acqua

Il Caminito del Rey è uno spettacolare itinerario tra rocce e acqua in Andalusia. Un tempo temuto e pericoloso, è stato oggi messo in sicurezza e può essere percorso, sempre con cautela, per goderne i panorami unici

24 luglio 2025 - 12:40

Caminito del Rey, il fascino sospeso di una leggenda andalusa

Nel cuore dell’Andalusia, tra le aspre montagne della provincia di Málaga, si snoda un sentiero leggendario che unisce natura selvaggia, storia e adrenalina: il Caminito del Rey.

Si tratta di un percorso pedonale sospeso a strapiombo sulle gole di El Chorro ha attraversato più di un secolo di storia, trasformandosi da passaggio tecnico per operai a uno dei sentieri più iconici e spettacolari d’Europa.

La sua fama, alimentata per decenni da racconti di audaci escursioni e da immagini spettacolari, ha attirato avventurieri e curiosi da tutto il mondo.

Oggi, dopo un lungo e attento restauro, il Caminito del Rey è tornato a essere accessibile in sicurezza, mantenendo intatto il suo fascino drammatico.

Camminare lungo le sue passerelle sospese a oltre 100 metri d’altezza è un’esperienza intensa, capace di unire il piacere della scoperta alla meraviglia dei paesaggi verticali dell’entroterra andaluso.

 

Una storia incastonata nella roccia

La costruzione del Caminito del Rey risale ai primi anni del XX secolo. Fu realizzato tra il 1901 e il 1905 per collegare due centrali idroelettriche lungo il fiume Guadalhorce, passando attraverso le gole del Desfiladero de los Gaitanes.

Il sentiero serviva come passaggio per operai e tecnici, e permetteva il trasporto di materiali e la manutenzione delle condutture d’acqua.

A testimoniare l’importanza dell’opera, nel 1921 re Alfonso XIII lo percorse in occasione dell’inaugurazione della diga del Conde del Guadalhorce, da cui prese il nome attuale: El Caminito del Rey.

Negli anni successivi, il cammino cadde in disuso e, con il deterioramento delle strutture, divenne un luogo frequentato da escursionisti temerari e arrampicatori esperti.

Privo di parapetti e con lunghi tratti pericolanti, acquisì la reputazione di “sentiero più pericoloso del mondo”.

Il fascino del rischio attirò anche l’attenzione dei media internazionali, soprattutto dopo una serie di incidenti mortali avvenuti tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000.

Le autorità decisero allora di chiudere ufficialmente l’accesso, mentre cresceva la pressione per un recupero in chiave turistica e sicura.

Nel 2015, dopo un complesso intervento di restauro durato quattro anni e costato oltre cinque milioni di euro, il Caminito è stato riaperto al pubblico in una veste completamente rinnovata, con passerelle moderne, parapetti, controlli di sicurezza e limiti di accesso giornaliero.

Il risultato è un equilibrio perfetto tra accessibilità e conservazione del carattere spettacolare e selvaggio del percorso.

 

L’esperienza del cammino: natura e adrenalina

Lungo circa 7,7 chilometri, di cui 2,9 km su passerelle sospese, il Caminito del Rey si snoda attraverso paesaggi straordinari, dove la roccia scolpita dal tempo e dall’acqua crea scenari imponenti.

Il tratto più suggestivo è senza dubbio quello che attraversa la Gola del Gaitanes, una fenditura di circa 3 chilometri scavata dal fiume Guadalhorce, con pareti verticali che raggiungono i 300 metri d’altezza.

Il percorso è lineare (da nord a sud), e si affronta in discesa, partendo dal villaggio di Ardales e arrivando a El Chorro, nel comune di Álora.

Il cammino si apre con una dolce passeggiata nella pineta, per poi trasformarsi gradualmente in un sentiero più ardito.

Si cammina su passerelle ancorate alla roccia, strette e sospese nel vuoto, con ampie vedute sulla gola e sul fiume sottostante.

Ogni curva del sentiero offre una nuova prospettiva: grotte naturali, aquile reali che volteggiano nel cielo, il rumore dell’acqua che scorre impetuosa tra le gole.

Il tratto finale è forse il più spettacolare: un ponte sospeso collega i due lati della gola, offrendo una vista vertiginosa sul canyon e un’iniezione finale di adrenalina.

Nonostante la sicurezza del percorso sia oggi garantita da sistemi moderni, l’effetto scenico rimane intatto, e la sensazione di camminare “in aria” è uno degli elementi che più colpiscono i visitatori.

Lungo il sentiero si trovano pannelli informativi che illustrano la storia della zona, la geologia, la fauna e la flora del parco naturale. Tra le specie presenti, si possono avvistare capre di montagna, falchi pellegrini e numerosi rapaci.

Il contrasto tra l’asperità della gola e la quiete del paesaggio circostante contribuisce a rendere l’esperienza unica, adatta non solo agli amanti del brivido, ma anche a chi cerca un contatto profondo con la natura.

 

Informazioni utili

Come arrivare
Il punto di partenza ufficiale è il Centro de Recepción de Visitantes nei pressi di Ardales. L’aeroporto più vicino è quello di Málaga (a circa un’ora di auto). Da Málaga partono anche treni regionali fino a El Chorro, con collegamenti autobus per l’ingresso nord.

Prenotazioni
L’accesso è regolato e a numero chiuso. È obbligatorio prenotare il biglietto in anticipo sul sito ufficiale del Caminito del Rey (www.caminitodelrey.info). Sono disponibili visite libere e guidate, con opzione di trasporto navetta dal punto di arrivo al punto di partenza.

Costi
Il biglietto d’ingresso ha un prezzo base di circa 10 euro (visita libera) o 18 euro (visita guidata). La navetta tra i due estremi del percorso ha un costo aggiuntivo di circa 2,50 euro.

Durata e difficoltà
Il percorso completo richiede tra le 2 e le 4 ore, a seconda del passo e delle soste fotografiche. Il sentiero è classificato come facile-moderato: non richiede abilità tecniche, ma è sconsigliato a chi soffre di vertigini o ha difficoltà motorie. L’età minima per accedere è di 8 anni.

Attrezzatura consigliata
Scarpe da trekking o da ginnastica con buona aderenza, acqua abbondante (specialmente in estate), cappello e crema solare. Non sono ammessi ombrelli, bastoncini da trekking, né borse ingombranti.

Sicurezza
Nonostante l’apparente pericolo, il sentiero è oggi sicuro e sottoposto a continui controlli. Sono presenti videocamere, personale di sorveglianza e un sistema di evacuazione in caso di emergenza.

Tuttavia, è bene seguire attentamente le indicazioni e non sporgersi dai parapetti.

 

 

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