Colorful autumnal vineyards and snowy mountains on background in Piedmont, Northern Italy.
State progettando una fuga d’autunno tra colline e buon vino?
Le Langhe sono la meta perfetta. In questa stagione, infatti, il paesaggio si accende di colori caldi, i vigneti si tingono d’oro e i borghi ritrovano una dimensione più intima.
Girare tra le colline delle Langhe in autunno significa scoprire un territorio dove il gusto è parte del paesaggio: cantine storiche, trattorie a conduzione familiare, mercati e botteghe che profumano di nocciole, formaggi e vini robusti.
Ecco cinque borghi del gusto da non perdere nelle Langhe, dove la cucina, il vino e la bellezza del paesaggio si fondono in un’esperienza perfetta per questa stagione.
Definita il “balcone delle Langhe”, La Morra è uno dei punti panoramici più spettacolari del territorio. Dal belvedere principale, accanto alla torre campanaria, lo sguardo abbraccia un mare di vigneti che in autunno si tingono di sfumature dorate e rossastre.
È il cuore della zona del Barolo, dove ogni collina racconta una storia di viticoltura e di passione per il vino.
Il borgo ha conservato la sua struttura medievale, con vicoli stretti, piazze raccolte e antiche case in mattoni che ospitano oggi botteghe, enoteche e piccoli ristoranti.
Ph: Gettyimages/e55evu
L’atmosfera è tranquilla ma vivace, soprattutto nei weekend autunnali, quando le cantine aprono le porte per le degustazioni e l’aria profuma di mosto e tartufo.
Tra le tappe imperdibili c’è la Cantina Comunale di La Morra, situata nel centro storico: qui è possibile conoscere e assaggiare le diverse etichette prodotte nei cru del Barolo, spesso guidati da chi lavora direttamente in vigna.
Poco fuori dal paese, lungo una strada panoramica tra i filari, si trova invece la celebre Cappella del Barolo (o Cappella delle Brunate): un piccolo edificio coloratissimo, trasformato dagli artisti Sol LeWitt e David Tremlett in un simbolo contemporaneo delle Langhe.
Nei ristoranti e nelle osterie locali si ritrovano i sapori più autentici della cucina piemontese: tajarin al ragù, brasato al Barolo, carne cruda all’albese e dolci a base di nocciole delle Langhe.
Il tutto accompagnato da un calice del vino che più di ogni altro racconta questo paesaggio: il Barolo, “re dei vini e vino dei re”.
_ La pagina ufficiale dell’Ente Turismo
Serralunga d’Alba è uno dei borghi più affascinanti delle Langhe, un piccolo centro che conserva intatto il suo carattere medievale.
Arroccato su una collina circondata dai vigneti del Barolo, è dominato dal suo castello trecentesco, una delle fortezze meglio preservate del Piemonte.
Con le sue torri slanciate e la pianta stretta e allungata, il castello sembra vigilare ancora oggi sulle colline circostanti: salire fin lassù, soprattutto al tramonto, regala una delle viste più suggestive della regione.
Le stradine acciottolate del borgo, fiancheggiate da case in pietra e antiche botteghe, conducono fino alla piazzetta principale, dove si può toccare con mano quanto Serralunga sia immersa nel cuore pulsante della produzione del Barolo.
Ph: Gettyimages/Alessandro Giamello
Nei dintorni, infatti, si trovano alcune delle cantine storiche più prestigiose, ma anche piccole aziende a conduzione familiare dove è possibile degustare vini e conoscere direttamente i produttori.
In autunno il borgo assume un fascino particolare: i vigneti si colorano di rosso e rame, l’aria profuma di mosto e nelle cantine si lavora alacremente per la nuova annata.
È il periodo perfetto per scoprire la cultura vitivinicola locale, tra visite guidate, pranzi nelle trattorie del paese e passeggiate tra i filari.
La cucina segue la stagione: tajarin con tartufo bianco, selvaggina in umido, formaggi stagionati e dolci alle nocciole sono protagonisti delle tavole, accompagnati dai grandi vini rossi della zona.
_ Cosa visitare a Serralunga d’Alba
Nel cuore della zona del Barolo, Castiglione Falletto è un piccolo borgo circondato da colline perfettamente disegnate dai filari.
La sua posizione centrale lo rende uno dei punti panoramici più belli delle Langhe.
Ovunque si guardi, il paesaggio è un intreccio di vigneti, cascine e poderi che raccontano la storia agricola del territorio.
Il borgo, raccolto intorno al suo castello medievale a pianta circolare, è rimasto sorprendentemente intatto nel tempo.
Le strette vie acciottolate conducono a piccole piazze e scorci da cartolina, dove la quotidianità è fatta di sapori della cucina e lavoro nei campi.
Ph: Gettyimages/StevanZZ
Meno noto rispetto ai vicini La Morra o Serralunga, Castiglione Falletto conquista proprio per il suo fascino discreto e la sua autenticità.
Qui l’enoturismo mantiene ancora una dimensione familiare, fatta di porte aperte, racconti e calici condivisi.
Le cantine a conduzione familiare sono il cuore pulsante del borgo.
Visitarle permette di capire da vicino la filosofia dei produttori che fanno del Barolo un vino di carattere, legato a ogni singolo appezzamento di terra.
Intorno, partono diversi sentieri panoramici che si snodano tra i vigneti e collegano il paese ai borghi vicini, ideali per chi vuole camminare immerso nei colori dell’autunno.
A tavola, la tradizione regna sovrana: selvaggina, funghi porcini, bagna cauda e formaggi locali accompagnano vini eleganti e intensi.
_ Qualche informazione su Castiglione Falletto
Se state progettando un weekend d’autunno nelle Langhe, Neive è uno di quelli disegnati per essere scoperti con calma.
Tra i Borghi più belli d’Italia, è un piccolo capolavoro di armonia architettonica e tradizione contadina.
Passeggiando tra le sue stradine lastricate, si incontrano torri medievali, case in mattoni e antiche botteghe che conservano un’atmosfera autentica, lontana dai ritmi più turistici di altre località.
Il cuore di Neive è Piazza Italia, un piccolo salotto circondato da palazzi eleganti e osterie dove fermarsi per un calice di Barbaresco DOCG, uno dei vini simbolo del territorio.
Ph: Gettyimages/Daniele Di Novi
Qui il vino non è solo una bevanda, ma una cultura.
Le cantine storiche e le aziende a conduzione familiare aprono le porte ai visitatori per raccontare i segreti della vinificazione e offrire degustazioni guidate.
La gastronomia è un altro punto di forza.
Ristoranti e le trattorie del borgo propongono piatti di stagione come tajarin al tartufo bianco d’Alba, brasato al Barbaresco, funghi porcini e formaggi d’alpeggio.
E per chi ama i sapori dolci, è impossibile non assaggiare il Moscato d’Asti, vino aromatico e leggero che trova proprio qui una delle sue zone d’elezione.
Neive è anche un’ottima base per esplorare i dintorni.
Basta una breve passeggiata tra i filari per raggiungere le colline del Moscato, punteggiate da cascine e produttori che mantengono viva una tradizione vitivinicola secolare.
Che siate appassionati di vino, fotografia o semplicemente di borghi autentici, Neive saprà allora conquistarvi con un’eleganza discreta, fatta di silenzi, profumi e panorami che cambiano a ogni curva.
_ Neive tra i Borghi più belli d’Italia
Se amate i borghi che raccontano la loro storia attraverso il profumo del vino, Barbaresco è una tappa obbligata.
Piccolo e raccolto, ma di fama mondiale, questo borgo delle Langhe domina il fiume Tanaro da una collina elegante, dove ogni pietra parla di tradizione vitivinicola e orgoglio piemontese.
Il profilo è inconfondibile: la torre medievale, alta oltre 30 metri, è il simbolo del paese e regala una vista a 360 gradi sulle vigne del Nebbiolo, che in autunno si tingono di sfumature dorate e rosse.
Ph: Gettyimages/rglinsky
Salire fin quassù è quasi un rito per chi vuole capire davvero il legame tra Barbaresco e il suo territorio.
Nel cuore del borgo, la Cantina Sociale dei Produttori del Barbaresco è una tappa imperdibile.
Qui si possono scoprire le diverse annate e cru di questo vino leggendario, nato da uve Nebbiolo ma capace di esprimere un’eleganza tutta sua, più morbida e immediata rispetto al Barolo.
Le degustazioni guidate permettono di entrare nel vivo della cultura enologica locale, ascoltando le storie dei produttori e delle famiglie che, da generazioni, custodiscono i segreti di queste colline.
Ma Barbaresco non è solo vino: tra le sue vie tranquille si trovano botteghe di prodotti tipici dove acquistare tartufi bianchi, nocciole delle Langhe, conserve artigianali e formaggi del territorio.
_ Scopri di più sulle colline del Barbaresco
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