6 borghi di montagna da fiaba da godersi tra Natale e Capodanno

Un viaggio nelle Alpi, dove le feste conservano un legame autentico con il paesaggio, la tradizione e il ritmo lento dell’inverno: 6 borghi bellissimi per vivere la magia delle feste tra neve, ciaspolate e tradizioni

18 dicembre 2025 - 14:00

6 borghi di montagna per vivere la magia di Natale e Capodanno

Il Natale e le feste, in montagna, non arrivano mai all’improvviso.

Si annunciano con le prime gelate, con i paesi che si svuotano lentamente, con le giornate che si accorciano lasciando più spazio al silenzio.

Nei borghi alpini questo periodo dell’anno non è tanto un evento quanto una condizione: il paesaggio innevato, le architetture tradizionali e le consuetudini locali creano un’atmosfera che non ha bisogno di essere costruita.

Ci sono luoghi in cui le festività si inseriscono in modo naturale nel ritmo dell’inverno, senza sovrapporsi al territorio né trasformarlo. Piccoli paesi dove il Natale e Capodanno si vive tra passeggiate nel silenzio e mercatini.

Ecco 6 borghi da non perdere per vivere la magia delle feste.

1 – Auronzo di Cadore, la bellezza delle Dolomiti venete

Auronzo di Cadore, nel cuore delle Dolomiti bellunesi, è uno di quei paesi che in inverno sembrano andare al passo giusto.

Il freddo, la neve e le giornate più corte riportano tutto a una dimensione semplice, in cui il paesaggio torna a dettare i tempi.

Il lago di Santa Caterina, spesso parzialmente ghiacciato, diventa il punto di riferimento visivo del borgo: le luci natalizie si riflettono sull’acqua ferma e, tutt’intorno, le Dolomiti chiudono l’orizzonte con una presenza solida e rassicurante.

Le grandi montagne del Cadore fanno da sfondo costante, mentre poco distante si estende l’area delle Tre Cime di Lavaredo, uno dei simboli più noti delle Dolomiti. Le decorazioni e le illuminazioni seguono questa linea, accompagnando il paesaggio senza sovrastarlo.

Nel periodo di Natale, Auronzo propone iniziative semplici e ben inserite nel contesto: mercatini, presepi, appuntamenti legati alle tradizioni locali.

Il centro resta vivo ma mai caotico, permettendo di vivere le festività con calma.

Auronzo, dunque, può rappresentare una meta ideale per chi immagina un Natale alpino classico, fatto di passeggiate lente, scorci fotografici e di un rapporto costante con la montagna.

_ La pagina dell’Ente turismo su Auronzo

2 – Riale, un villaggio Walser in Val Formazza

Riale è uno dei borghi più alti e suggestivi delle Alpi piemontesi e, in inverno, sembra sospeso in un tempo tutto suo.

Situato all’estremità della Val Formazza, a circa 1.700 metri di quota, il villaggio walser si compone di case in pietra e legno dai tetti spioventi, antiche fienili e piccoli scorci di campi innevati, che creano un armonioso contrasto tra costruzioni umane e natura selvaggia.

La neve, spesso abbondante e duratura, avvolge il borgo e il paesaggio circostante, trasformando i sentieri e le stradine in tappeti bianchi.

Durante il periodo natalizio, Riale mantiene la sua dimensione essenziale e raccolta. Non ci sono mercatini o grandi eventi: il Natale qui si vive nella semplicità delle piccole cose.

Le luci nelle finestre delle case e le decorazioni delle strutture ricettive aggiungono un tocco di calore, senza alterare il carattere autentico del borgo.

Il contatto con l’inverno alpino è diretto e totale: è possibile seguire sentieri battuti solo dalle ciaspole, ammirare i boschi innevati e i ruscelli cristallini che scorrono sotto la brina, o semplicemente fermarsi a osservare il cielo terso e le cime lontane che incorniciano la valle.

Le poche strutture ricettive offrono accoglienza calorosa, con camini accesi e prodotti tipici, completando l’esperienza di un Natale lento, intimo e profondamente legato alla natura.

_ Scopri di più su Riale

3 – I borghi della Val di Funes con vista sulle Dolomiti

La Val di Funes è uno degli scenari alpini più caratteristici dell’Alto Adige e, durante il periodo natalizio, la sua bellezza raggiunge un’intensità particolare.

I piccoli centri della valle, come Santa Maddalena e San Pietro, sembrano trasformarsi un po’ per volta: le case tradizionali con i tetti spioventi si accendono di decine di lucine, che esaltano la semplicità dell’architettura e il contesto naturale circostante senza mai risultare invadenti.

Le Odle, spesso innevate, dominano il paesaggio con la loro imponenza, conferendo al Natale un senso quasi solenne e un’atmosfera che invita alla contemplazione.

Le festività in Val di Funes sono profondamente radicate nella cultura sudtirolese.

I mercatini, di dimensioni contenute, offrono prodotti artigianali locali, decorazioni tradizionali e specialità gastronomiche, mentre cori e musiche natalizie riempiono l’aria di suoni caldi e familiari.

Passeggiare per i borghi innevati, tra vicoli acciottolati e piccole chiese antiche, significa entrare in un Natale elegante e autentico, in cui la luce, il silenzio e il paesaggio diventano parte integrante della festa.

Qui il Natale non è solo da vedere, ma da sentire: il suono dei campanelli, l’odore del legno e del pane appena sfornato, il respiro dell’inverno alpino si intrecciano per creare un’esperienza completa e indimenticabile.

_ La Val di Funes sulla pagina ufficiale dell’Ente turismo

4 – Champoluc, montagne selvagge in Val d’Ayas

Champoluc, nel cuore della Val d’Ayas, offre una versione più vivace del Natale alpino, senza rinunciare al fascino autentico del borgo di montagna.

Situato ai piedi del Monte Rosa, il paese si anima con la stagione invernale: le cime innevate dominano il paesaggio e il torrente Evançon attraversa il centro, aggiungendo un tocco di movimento naturale che completa l’atmosfera del borgo.

Durante il periodo natalizio Champoluc riesce a combinare accoglienza, servizi e atmosfera: le luci del centro valorizzano le facciate delle case in legno e pietra, i negozi e le pasticcerie propongono prodotti tipici, e le iniziative dedicate alle famiglie rendono il borgo adatto a visitatori di ogni età.

 

I mercatini sono contenuti ma curati, e le attività all’aperto – ciaspolate, brevi escursioni o passeggiate lungo il torrente – permettono di godere appieno del paesaggio invernale.

Il borgo mantiene un equilibrio tra vitalità e tranquillità: è possibile alternare momenti di relax davanti al camino nelle strutture locali a passeggiate tra i vicoli innevati o uscite in montagna, senza mai sentirsi fuori luogo o sopraffatti dal turismo.

Champoluc è ideale per chi desidera vivere il Natale in montagna con un ritmo più dinamico.

Ma sempre inserito in un contesto naturale di grande impatto, dove le Dolomiti del Monte Rosa restano costantemente presenti e visibili.

_ Cosa fare e cosa vedere a Champoluc

 

5 – Macugnaga, passare le feste con vista sul Monte Rosa

Macugnaga è uno dei borghi più carichi di suggestione dell’arco alpino piemontese. Il villaggio walser, adagiato ai piedi della parete est del Monte Rosa, vive il Natale in una dimensione quasi contemplativa.

Le case in legno scuro, le chiese storiche e la presenza costante della montagna creano un’atmosfera di raccoglimento che si intensifica durante l’inverno.

Nel periodo natalizio emergono con forza le tradizioni walser, le celebrazioni religiose e il senso di comunità.

Macugnaga è una meta ideale per chi cerca un Natale profondo, dove il paesaggio non è soltanto sfondo, ma elemento centrale dell’esperienza, capace di trasmettere un senso di misura e di rispetto per l’ambiente alpino.

_ Visita la pagina ufficiale di Macugnaga

6 – Sauris di Sopra, panorami unici in Friuli

Sauris di Sopra è uno dei borghi più singolari del Friuli, vero e proprio gioiello delle Alpi Carniche.

Isolato e di origine germanica, si trova a oltre 1.400 metri di quota, immerso in boschi secolari e pascoli silenziosi che in inverno si ricoprono di neve creando un paesaggio quasi fiabesco.

Passeggiare tra le sue case in legno dai tetti spioventi significa sentirsi avvolti da un’atmosfera che ricorda i villaggi del Nord Europa, con luci soffuse che illuminano delicatamente i vicoli e un silenzio che amplifica ogni piccolo dettaglio: il cigolio della neve sotto i piedi, il profumo del legno, il respiro dell’inverno.

Durante il Natale, Sauris di Sopra non cerca spettacolo né folla.

Le tradizioni locali si manifestano nella semplicità dei gesti quotidiani, nella cucina tipica servita nelle locande e nelle piccole celebrazioni religiose che scandiscono le giornate.

Ogni attività – una camminata nei dintorni, una sosta davanti al camino, l’assaggio di un formaggio o di uno strudel fatto in casa – contribuisce a rendere il Natale autentico e profondo.

_ Scopri di più su Sauris

 

 

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