Valle Umbra e Monti Sibillini: viaggio lento in una delle aree più verdi d’Italia

La Valle Umbra, la Valnerina e i Monti Sibillini costituiscono una delle aree più straordinarie del territorio umbro, un luogo dove i paesaggi della natura e quelli creati dall’uomo si fondono in un unicum straordinario, che va assaporato al ritmo lento del camminare o dei pedali.

15 giugno 2023 - 3:56

L’Umbria è un po’ il simbolo di quell’incanto tutto italico che riesce a cucire le opere della natura e quelle dell’uomo attraverso il filo sottile ma robustissimo della bellezza.

Questo simbolo ha un suo cuore, un sancta sanctorum, dove la magia del bello pervade ogni luogo e ogni sguardo.

Il territorio è quello che va dalla fertile pianura della Valle Umbra, cui fanno da contorno le colline dove regna l’olivo, alle cime più selvagge dei Monti Sibillini, passando per la splendida Valnerina.

 

L’Umbria, cuore verde d’Italia, tra trekking e bicicletta

È un cuore verde, dove gli amanti dell’escursionismo a piedi e in bicicletta possono trovare centinaia di chilometri di sentieri, mulattiere e stradine da percorrere al ritmo lento dei propri piedi o dei pedali.

Qui il paesaggio naturale è punteggiato da borghi e città che costituiscono veri e propri scrigni di storia e cultura.

Montefalco, Monteleone di Spoleto, Nocera Umbra, Norcia, Poggiodomo, S. Anatolia di Narco, Scheggino, Spello, Spoleto, Vallo di Nera e Valtopina sono solo alcuni dei capoluoghi del territorio, testimoni di una storia plurimillenaria e custodi di alcune fra le più belle opere architettoniche e artistiche del medioevo e del rinascimento italiano.

Taluni di questi paesi sono conosciuti ormai in tutto il mondo come destinazioni turistiche, altri sono meno noti forse solo perché messi in ombra dai nomi dei loro vicini più celebrati.

Non ci sono però solo i centri storici.

Al di fuori delle città, una miriade di frazioni rurali, manifesta, pur senza fasti monumentali, l’identità più genuina di questi luoghi, fatta di cultura popolare e di tradizioni, sapori e saperi, che nulla hanno di “museale”, ma sanno di vita vissuta e di incontri e amicizie schiette nate lungo la strada.

 

Un angolo italiano di Tibet: la natura dei Monti Sibillini

Difficile, fra le tantissime possibilità di escursioni offerte da un territorio così ricco, estrapolare una selezione da consigliare agli appassionati di trekking e biking.

Giusto per trovare un filo rosso da seguire, si potrebbe cominciare dalle aree protette, a partire, ovviamente, dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini che si estende su gran parte dei territori comunali di Norcia e Preci.

Tante sono le suggestioni e le leggende che aleggiano attorno a queste montagne, reminiscenze di riti e culti pagani, probabilmente mantenute vive dall’aspetto stesso del paesaggio, così “alieno”, con le sue cime glabre e le sue infinite praterie d’alta quota.

Fosco Maraini, illustre orientalista ed esperto conoscitore della montagne di tutto il mondo, non esitò a definirlo “un angolo italiano di Tibet”.

I Sibillini sono il luogo ideale per gli amanti del turismo lento che cercano un’immersione totale nella natura incontaminata, dove i segni dell’uomo si fanno timidi e radi.

Per chi invece vuole vivere da vicino lo stretto rapporto fra paesaggio e spiritualità che da sempre permea queste terre, il punto di partenza ideale non può che essere il Parco Regionale del Monte Subasio, la cui mole massiccia e tondeggiante si profila a nord sopra l’orizzonte di Spello e a est sopra Valtopina.

Camminare o pedalare fra i boschi alle sue pendici significa respirare quel senso mistico che nei secoli passati richiamò qui Francesco e i suoi frati e che, in anni ben più recenti, ha ispirato la fondazione di nuove comunità religiose.

Ne è un esempio quella che ha trovato ospitalità nell’Eremo della Trasfigurazione, situato a breve distanza dall’amena frazione di Collepino.

Ancora diversi sono gli spunti di interesse che offre la terza area protetta del territorio: il piccolo Parco regionale di Colfiorito.

Qui, sulle alture a est di Foligno, una zona di antiche conche carsiche ospita, tra ampi altipiani dalle dolci ondulazioni, una grande varietà di ambienti umidi, boschi, pascoli e campi coltivati.

Il luogo più straordinario del parco è probabilmente la Palude di Colfiorito, area umida permanente che sicuramente darà soddisfazione agli amanti del bird watching, che vi potranno ammirare innumerevoli specie di uccelli.

Le opportunità per la pratica del turismo lento, ovviamente, non si esauriscono qui, anzi!

Lungo i sentieri che si snodano attorno alle sponde del Nera i camminatori potranno scoprire un ecosistema fluviale e un “piccolo mondo antico” fatto di borghi, frazioni rurali e antiche pietre poste a guardia del territorio.

Pedalando lungo le comode strade dalle Valle Umbra gli appassionati delle due ruote potranno andare incontro alla meraviglia dei centri d’arte come Spoleto, Trevi, Foligno e Montefalco, adagiate sui dolci pendii dei colli.

Insomma, non vi resta che mettere lo zaino in spalla e i piedi sui pedali e andare alla ricerca del vostro sentiero ideale, nascosto nel cuore verde dell’Umbria.

 

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