Bastoncini trekking: come si usano e a cosa servono

I bastoncini possono piacere oppure no, ma il dato certo è che quattro punti di appoggio sono meglio di due. Consigli pratici per scegliere i bastoncini telescopi per il trekking

19 maggio 2023 - 5:27

Non è un’immagine ricorrente, però camminando in montagna è ancora possibile vedere greggi al pascolo con il pastore che vigila appoggiato al suo lungo bastone.

Sempre lui, il bastone di legno durissimo con un grosso punteruolo di ferro, nel XX secolo faceva parte dell’equipaggiamento essenziale degli alpinisti nel corso delle loro ascensioni.

Il bastone può essere anche simbolo di pellegrinaggio, di chi ha deciso di affrontare un lungo cammino, un percorso, una via.

Nell’iconografia cristiana, il “bordone”, bastone ricurvo simbolo stesso del pellegrinaggio, è un’immagine classica per i santi denotati come “pellegrini”.

Un esempio su tutti è San Giacomo, grazie al quale si apre il messaggio cristiano lungo il Cammino di Santiago di Compostela).

Il bastone quindi, non serve solo per assicurare il miglior appoggio  ma anche per accompagnare un lungo viaggio, di chi è alla ricerca di una meta interiore.

 

Dal bastone ai bastoncini da trekking

In montagna il bastone si è sempre usato, siamo passati però dal bastone di legno intagliato ai bastoncini in alluminio e fibra di carbonio.

Per mantenere un buon bilanciamento del peso e una postura corretta della schiena è necessario coordinare “gamba destra e bastone sinistro”, “gamba sinistra e bastone destro”, il bastoncino deve sostenere il movimento sul lato opposto alla gamba d’appoggio.

Quando camminiamo la colonna vertebrale si avvantaggia dell’uso dei bastoncini perché il peso dello zaino si scarica anche sulle braccia.

Infatti con i bastoncini da trekking , il 26% circa dello sforzo viene scaricato dagli arti inferiori a quelli superiori con una riduzione dello stress delle articolazioni dell’anca, ginocchio e caviglia.

Riepilogando, i bastoncini:

  • migliorano la stabilità e l’equilibrio;
  • consentono il mantenimento della postura eretta;
  • permettono una maggiore spinta di progressione in salita;
  • fanno lavorare anche i muscoli degli arti superiori;
  • parte del proprio peso e dello zaino viene scaricato anche sulle braccia (soprattutto in discesa);
  • migliorano l’efficienza respiratoria;
  • regolarizzano il ritmo della camminata.

 

Come regolare i bastoncini da trekking

I bastoncini per il trekking devono essere regolabili in altezza in base alla nostra statura e all’inclinazione del terreno.

In salita i bastoncini vanno accorciati, in discesa vanno allungati.

Su terreni molto acclivi ma brevi, per non interrompe la dinamicità della nostra camminata c’è una soluzione più semplice e veloce: basta tenere i bastoncini più in basso rispetto alla vera impugnatura.

Lo avrete notato, ci sono modelli che sotto all’impugnatura hanno una ventina di centimetri in schiuma EVA ad alta densità: questa è la presa “accessoria” quando bisogna affrontare brevi tratti di sentiero in forte salita.

 

Come sono fatti i bastoncini da trekking

La scelta deve ricadere su bastoncini in alluminio che garantiscono solidità e resistenza, oltre alla auspicata leggerezza (ad esempio, materiale in lega d’alluminio di grado aeronautico).

Invece i bastoncini in fibra di carbonio sono più leggeri, dinamici e assorbono meglio le vibrazioni, ma sono anche più fragili e costosi.

Un’altra differenza importante è che l’alluminio si piega ma non si spezza, quindi se il bastoncino si rompe, la perdita di equilibrio non comporta una rovinosa quanto inaspettata caduta lungo il sentiero.

La fibra di carbonio invece si può spezzare di netto, quindi l’appoggio viene a mancare all’improvviso

Come sono costruiti

Alluminio e fibra di carbonio formano l’ossatura dei bastoncini, i bastoncini da trekking sono composti da due o tre pezzi, così da poterli regolare in base alla propria statura e al tipo di terreno da affrontare.

Inoltre se lungo il percorso s’incontrano tratti dove è necessario avere le mani libere, i bastoncini telescopici possono essere accorciati e bloccati allo zaino utilizzando le asole preposte ad agganciare gli attrezzi come ciaspole, piccozza o, appunto, bastoncini richiusi.

Quindi, per il minimo ingombro è meglio che i bastoncini abbiano il corpo diviso in tre sezioni anziché due.

Ci sono addirittura modelli pieghevoli con l’anima elastica (tipo la paleria per le tende), che possono essere ripiegati velocemente e riposti dentro lo zaino.

 

Sistema di bloccaggio

I bastoncini a chiusura rapida (click, a leva esterna) sono decisamente più veloci e pratici rispetto a quelli a chiusura a vite, che sono però i più diffusi ed economici (un tubo gira dentro l’altro e poi per pressione si blocca).

La leva di bloccaggio laterale per ottenere l’altezza desiderata è semplice e veloce, anche quando si indossano i guanti, quindi acquistate questo tipo di bastoncini se siete amanti delle ciaspole e praticate attività invernali.

In verità c’è un terzo tipo di bloccaggio, poco “malleabile”, tipo paleria della tenda, ossia tramite un pulsante che si blocca negli occhielli posti a centimetri di distanza lungo il tubo.

 

L’impugnatura dei bastoncini da trekking

Quelle ergonomiche in sughero sono piacevoli al tatto, non fanno sudare le mani, compensano le vibrazioni trasmesse dal bastoncino, offrono una presa antiscivolo massima e sono termoisolanti, quindi anche d’inverno sono performanti.

Anche la gomma naturale o sintetica ha lo stesso pregio, ossia isola dal freddo, ma d’estate irrita la pelle perché provoca sudorazione e sfregamento.

Più morbida al tatto è sicuramente la spugna sintetica, infatti rispetto alla gomma riduce l’irritazione a contatto con la pelle; non è però indicata per l’inverno poiché assorbe l’acqua.

Come potete leggere, i diversi tipi d’impugnatura hanno pregi e difetti, la scelta dovrà essere dettata soprattutto dall’uso che fate dei bastoncini, se e quante volte li utilizzate anche nel periodo invernale con le ciaspole.

 

Materiale del puntale

Altro particolare dei bastoncini da trekking è la presenza di una punta in metallo, solitamente tungsteno, che migliora la presa su superfici sconnesse, utile soprattutto in discesa.

Tutti i bastoncini sono forniti di tappi in gomma che servono a coprire le punte una volta che si mettono “a riposo”.

Insieme alla punta, quando necessario ci sono le rondelle da applicare alla base del bastoncino: si usano soprattutto sulla neve perché consentono al bastoncino di galleggiare .

Le rondelle di piccole dimensioni possono essere utili quando si percorrono tracce di sentiero lungo pietraie: servono a non far sprofondare la punta nei ghiaioni.

 

Come vanno impugnati i bastoncini?

L’avambraccio deve essere parallelo alla superficie del terreno, questo parametro è fondamentale per regolare correttamente la lunghezza dei bastoncini.

Decidere di quanti centimetri allungarli o ritrarli dipende pertanto dall’inclinazione del terreno, solo così possiamo mantenere una postura corretta e garantire il giusto equilibrio.

Questa operazione è facilitata dai bastoncini telescopici a tre sezioni: in piano la regolazione della lunghezza dei bastoncini sarà corretta nel momento che braccio e avambraccio formano un angolo di circa 90 gradi.

Il punto di unione cambia invece se la progressione è su terreno inclinato: in discesa braccio e avambraccio formano un angolo più aperto, ossia ottuso, sarà acuto invece se dobbiamo avanzare sul sentiero che guadagna quota.

Durante la deambulazione il bastoncino deve essere portato leggermente in avanti rispetto alla gamba di appoggio perché così possiamo sfruttare al massimo la loro spinta.

Riepilogando:

  • Terreno in piano: angolo tra avanbraccio e braccio di 90 gradi
  • Terreno in salita: angolo acuto, inferiore a 90 gradi
  • Terreno in discesa: angolo ottuso, superiore a 90 gradi
  • In un traverso con pendenza, il bastoncino vicino alla parete in pendenza deve essere più corto, rispetto a quello che guarda la valle.

 

Alcuni modelli consigliati

In commercio ci sono svariati modelli, per tutti i prezzi e necessità.

Abbiamo cercato di selezionare diverse tipologie di bastoncini per l’escursionismo, adatti ad esigenze diverse e per tutti i portafogli.

 

_ Black Diamond Ultra Mountain 

Un bastoncino resistente e robusto, pensato per un utilizzo intensivo da parte di trekker che praticano escursioni di più giorni e trasportano anche carichi molto pesanti.

Nonostante queste caratteristiche mantiene un peso decisamente ridotto grazie alla costruzione in carbonio delle tre sezioni tubolari pieghevoli, connesse tramite la tecnologia Speed Cone di Black Diamond.

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_ Salewa Carbonium Ascent

I Salewa Carbonium Ascent sono bastoncini in carbonio, agili e resistenti, con una struttura pieghevole ed autobloccante ibrida.

Dotati di un sistema che permette la regolazione dell’altezza, progettato per l’escursionismo veloce su vari tipi di terreni.

L’estremità inferiore è fabbricata in Titanal, una lega di alluminio robusta e perfetta per attraversare rocce e ciottolati.

La presa ergonomica in gomma schiumata EVA offre un’ottima presa. Il sistema di bloccaggio Trust-Lock, rinforzato in alluminio, garantisce un fissaggio sicuro.

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_ Black Diamond Trail

Un buon rapporto qualità/prezzo unito a ottime caratteristiche di comfort e funzionalità rispetto ai più diversi tipi di utilizzo sono le caratteristiche principali di questo prodotto.

Costruito in alluminio, è un bastoncino versatile e leggero, che si avvale del pratico sistema di regolazione FlickLock con design piatto.

Molto utile anche la prolunga termica antiscivolo in schiuma espansa che ricopre la sezione superiore del bastone.

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_ Ferrino Mustang

I Ferrino Mustang sono bastoncini da trekking progettati per essere resistenti e durevoli.

Sono realizzati in robusto alluminio leggero e dotati di un sistema di regolazione dell’altezza facile da usare, che consente di adattarli a qualsiasi statura e a ogni tipo di terreno.

La punta in carburo offre un’aderenza affidabile su qualsiasi superficie, anche rocciosa, mentre la maniglia ergonomica e la fascia del polso imbottita assicurano comfort anche nei trekking più lunghi.

Sono un classico in casa Ferrino, pratici e robusti, adatti alle esigenze di quasi ogni trekker.

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Ferrino Bastoncini Gran Tour

5 sezioni telescopiche / Misura piegato: cm 35 / Alluminio / Gran Tour / Manopola anatomica antiscivolo

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Black Diamond Trail 

Da gite occasionali di fine settimana a lunghi viaggi in montagna, il Black Diamond Trail Trekking Pole bilancia sapientemente comfort, funzionalità e convenienza.

Offrono una completa regolazione per adattarsi al terreno, mentre i nostri supporti Tech carburo intercambiabili sono facilmente scambiabili con la nostra gomma Tech Tips (venduto separatamente) per adattarsi a superfici mutevoli.

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Gipron Atlas

I Gipron Atlas sono un’eccellenza tra i bastoncini da trekking, realizzati in lega di alluminio 7075, combinano leggerezza e resistenza.

Offrono un sistema di regolazione telescopica precisa, per adattarsi a diverse stature e terreni. La punta in carburo di tungsteno garantisce una trazione eccellente anche sui terreni più difficili.

L’impugnatura ergonomica in EVA, unita al sistema di cinghie regolabili, offre un’ottima presa e comfort anche sulle lunghe distanze.

Le rondelle intercambiabili li rendono versatili per tutte le stagioni. Gli Atlas sono l’ideale per l’escursionista esperto.

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Ferrino Kailash

Dimensioni: regolabile dai 60 ai 135 cm / Materiali: alluminio / Meccanismo di blocco: pieghevole “Lock&Go” / Impugnatura: anatomica antiscivolo in spugna / Sistema antischok: non presente / Corpo terminale: punte, rondelle e rosette in tungsteno

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_ Scopri gli altri articoli sull’abbigliamento e le attrezzature per il trekking:

 

 

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