

Paracord: cos’è e a cosa serve il risolvi-tutto del trekking
Il paracord non è soltanto un cordino resistente: è un vero e proprio simbolo di ingegno e adattabilità. La sua trasformazione in bracciale di sopravvivenza rappresenta la naturale evoluzione di un oggetto pensato per salvare vite umane: scopriamone tutti i segreti
Paracord: che cos’è e come funziona il cordino magico da sopravvivenza
A molti il termine paracord potrà sembrare un’espressione esotica, quasi misteriosa.
In realtà, dietro questa parola si nasconde una storia affascinante che intreccia ingegneria, avventura e spirito di sopravvivenza.
Il paracord, infatti, nasce in ambito militare, precisamente nel mondo del paracadutismo, e con il tempo ha saputo conquistare anche gli appassionati di escursionismo, trekking, alpinismo e attività outdoor in generale.
Vediamo allora di capire meglio cos’è questo particolare cordino, come è fatto, perché è così apprezzato e come è diventato un vero e proprio simbolo per chi ama la vita all’aria aperta.
Le origini militari del paracord
Come suggerisce il nome, il paracord ha origini strettamente legate al paracadutismo.
Il paracord originale, identificato anche come “550 cord”, è un cordino di nylon sviluppato per scopi militari. Il numero 550 indica la capacità di resistenza a una trazione di 550 libbre (circa 250 kg).
Il cordino veniva e viene tuttora utilizzato per collegare la calotta del paracadute all’imbragatura del paracadutista.
Per questa ragione, la qualità e la resistenza del materiale sono fondamentali. Il paracord militare standard (quello autentico, per intenderci, difficile da reperire nei normali negozi) è composto da una calza esterna intrecciata che contiene al suo interno sette trefoli.
Ciascuno di questi trefoli è a sua volta formato da tre filamenti ulteriormente intrecciati.
Questa struttura conferisce al paracord una straordinaria robustezza e, al tempo stesso, una grande flessibilità.
Il risultato è un cordino leggero, maneggevole, resistente alle abrasioni, all’umidità e agli agenti atmosferici.
_Dodici salvavita da mettere nello zaino da trekking
Dal cielo alla terra: l’utilità per gli escursionisti
A questo punto sorge spontanea la domanda: che cosa c’entra un cordino da paracadute con le attività outdoor come escursioni, bivacchi e sopravvivenza in natura?
La risposta sta proprio nella struttura del paracord.
Essendo composto da più trefoli scomponibili, si presta a un’infinità di utilizzi. È possibile dividere il cordino nei suoi fili interni, ottenendo spaghi sottili ma sempre molto resistenti, da impiegare in numerose situazioni d’emergenza o di necessità.
Ad esempio, un filo interno del paracord può diventare una lenza da pesca di fortuna o un filo per suture improvvisate.
Può servire come legaccio per fissare un telo o per riparare una fibbia rotta dello zaino.
Può essere utilizzato per costruire una trappola, fissare un bastone, rinforzare un riparo temporaneo o realizzare un laccio emostatico d’emergenza.
Non a caso, nel mondo dell’escursionismo e della sopravvivenza, il paracord è spesso considerato uno degli strumenti più versatili e indispensabili.
Dallo Shuttle all’Hubble: le leggende intorno al paracord
Il mito del paracord si è consolidato nel tempo anche grazie a storie e aneddoti, più o meno verificabili. Una delle leggende più curiose e affascinanti racconta di un utilizzo davvero “spaziale”.
Si narra infatti che, durante una missione dello Space Shuttle, alcuni astronauti abbiano utilizzato il paracord per effettuare una riparazione di emergenza a un componente del telescopio spaziale Hubble.
Una soluzione di fortuna, ma provvidenziale, che avrebbe permesso di salvare una situazione critica in orbita.
Anche se questa storia non è stata mai confermata ufficialmente, ha contribuito a consolidare l’aura leggendaria di questo materiale.
Che sia o meno del tutto vera, la vicenda dimostra come il paracord sia percepito come uno strumento estremamente affidabile e polivalente, adatto anche alle sfide più estreme.
Il paracord diventa un bracciale di sopravvivenza
Un altro capitolo affascinante della storia del paracord riguarda la sua evoluzione in oggetto di uso quotidiano.
Il problema principale, infatti, era come portare con sé un cordino di diversi metri senza che fosse d’ingombro.
La soluzione è stata tanto semplice quanto geniale: trasformarlo in un bracciale.
Nasce così il bracciale di sopravvivenza in paracord, diventato un vero e proprio simbolo tra gli appassionati di outdoor.
Questi bracciali sono realizzati intrecciando il paracord con una tecnica particolare che permette di “nascondere” anche 3-5 metri di cordino (nei modelli più voluminosi si può arrivare anche a 10 metri).
In caso di bisogno, basta srotolare il bracciale per avere subito a disposizione il cordino, pronto a essere utilizzato per qualsiasi evenienza.
L’arte di intrecciare: bracciali personalizzati
Costruirsi un bracciale di paracord non è solo un gesto pratico, ma anche un vero e proprio rito creativo.
In rete si possono trovare decine di tutorial dettagliati per imparare a intrecciare il proprio bracciale personalizzato.
C’è chi riesce a creare intrecci estremamente complessi, capaci di contenere non solo il cordino ma anche altri oggetti utili.
Tra le spire, infatti, si possono inserire piccoli gadget da sopravvivenza come acciarini per accendere il fuoco, spille da balia, cerotti, micro-lame, disinfettanti e persino una bussola miniaturizzata.
Realizzare un bracciale fai-da-te significa, per molti appassionati, prepararsi mentalmente a fronteggiare qualsiasi situazione.
È un gesto che unisce manualità, ingegno e spirito di avventura.
Per chi non vuole intrecciare: bracciali già pronti
Ovviamente non tutti hanno il tempo o la pazienza per realizzare il proprio bracciale a mano. Per fortuna, il mercato offre moltissimi modelli già pronti.
I bracciali commerciali in paracord sono disponibili in diverse varianti, dal semplice cordino intrecciato fino a veri e propri mini-kit di sopravvivenza portatili.
I modelli più completi possono includere acciarino integrato, piccolo cutter per tagliare il cordino, fischietto di emergenza e una mini bussola.
Il vantaggio di questi bracciali preassemblati è la comodità. Basta metterli al polso e si è subito pronti per un’escursione o un’avventura improvvisata.
Si tratta di accessori leggeri, poco ingombranti, ma potenzialmente in grado di fare la differenza in caso di bisogno.
Uno strumento che unisce funzionalità e stile
Al di là della loro indiscutibile utilità, i bracciali in paracord sono diventati anche un elemento di stile. Indossare un bracciale di sopravvivenza è un modo per dichiarare la propria passione per la vita all’aperto e l’attenzione alla preparazione.
Molti escursionisti, ma anche semplici amanti della montagna o del trekking domenicale, scelgono il bracciale di paracord come un simbolo.
Un oggetto che ricorda l’importanza di essere sempre pronti, di adattarsi e di trovare soluzioni creative anche nelle situazioni più complicate.
In un’epoca in cui molti accessori outdoor sono pensati soprattutto come gadget estetici, il bracciale in paracord conserva una funzione concreta e tangibile.
È un piccolo grande esempio di come la tradizione militare possa trasformarsi in cultura outdoor, unendo passato e futuro in un unico filo — anzi, in molti fili intrecciati.
Au River

Strumento di Sopravvivenza 8-in-1: Bussola, Flint Fire Starter, Fischio d’emergenza, Termometro, Corda per ombrello, Luce LED, Multi-tool, Lettore di carte.
La corda può essere estesa fino a 3,2 metri in caso di necessità (fissare tende, indossare set di attrezzature etc.)
Honyao

Bussola, fischietto, raschietto a dente di sega, pietra focaia, ideale per campeggio, escursionismo, caccia, canottaggio, appassionato di pesca.
Le sottili fibbie sagomate ad arco offrono un comodo sostegno al polso.
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