Sandali da trekking: quando usarli e 5 modelli per l’estate

Leggeri, traspiranti e sempre più performanti, i sandali da trekking sono l’alternativa estiva agli scarponi. In questo articolo scopriamo quando usarli, come scegliere il modello giusto e 5 modelli consigliati per l'escursionismo estivo

19 agosto 2025 - 13:00

Un’alternativa per la stagione più calda

Quando si pensa al trekking, il primo pensiero va inevitabilmente agli scarponcini: robusti, protettivi, adatti a tutti i tipi di terreno.

Ma con l’arrivo della stagione calda – e in particolare durante le escursioni su sentieri di media e bassa quota – esiste un’alternativa valida, spesso sottovalutata: i sandali da trekking.

Leggeri, traspiranti, sorprendentemente stabili, i sandali tecnici hanno conquistato negli ultimi anni un ruolo sempre più rilevante nel mondo dell’escursionismo, evolvendo da semplice calzatura da “dopo camminata” a vera e propria opzione per percorsi selezionati.

Ma attenzione: come ogni attrezzatura outdoor, anche il sandalo da trekking ha le sue regole d’uso, i suoi contesti ideali e le sue limitazioni.

In questo articolo esploriamo tutto ciò che serve sapere per scegliere consapevolmente un buon paio di sandali da escursionismo, e vi proponiamo cinque modelli che uniscono comfort, funzionalità e affidabilità sui sentieri.

Sandali da trekking: alleati ideali… ma non sempre

A prima vista potrebbero sembrare poco adatti alla montagna: sono aperti, flessibili, spesso privi di protezione frontale.

Eppure, se scelti con attenzione e usati nel giusto contesto, i sandali da trekking possono rivelarsi alleati perfetti, soprattutto nei mesi più caldi e in ambienti non estremi.

Il primo punto di forza è senza dubbio la traspirazione. Camminare con i piedi al fresco, evitando accumuli di sudore e riducendo il rischio di vesciche, è una vera liberazione, soprattutto nelle giornate torride o dopo ore dentro scarponi chiusi.

Ma c’è anche una questione di praticità: i sandali tecnici, grazie ai materiali moderni e alle suole strutturate, offrono oggi una stabilità sorprendente su molti fondi naturali, a patto che non siano eccessivamente tecnici o instabili.

È bene precisarlo subito: i sandali non sostituiscono gli scarponi in alta montagna, su percorsi esposti o con carichi importanti nello zaino.

Ma possono essere utilizzati con successo e grande soddisfazione su sentieri fluviali, tracciati forestali, percorsi costieri o in presenza di guadi frequenti, dove avere il piede libero e un’asciugatura rapida fa davvero la differenza.

E se il sentiero lo consente, possono diventare anche la calzatura principale dell’escursione.

Quando usarli davvero

Scegliere di affrontare un’escursione con i sandali da trekking non è un atto di leggerezza, ma una decisione consapevole.

L’uso ideale di questa calzatura si colloca in tutti quei contesti dove non serve una protezione totale della caviglia o del piede, ma dove il comfort, la traspirabilità e la leggerezza fanno la differenza.

Pensiamo ad esempio alle escursioni lungo i corsi d’acqua, ai sentieri collinari, ai tracciati lacustri, alle mulattiere in bosco, ai percorsi tra le faggete dove l’ombra è tanta e il terreno non è particolarmente aggressivo.

In queste situazioni, un buon sandalo tecnico può regalare un’esperienza di cammino molto più naturale e piacevole.

Inoltre, per chi affronta trekking lunghi o viaggi a tappe, i sandali rappresentano una risorsa preziosa anche solo per il tempo di recupero.

Per esempio, una volta arrivati al rifugio o alla tenda, poter liberare i piedi da scarponi chiusi e indossare qualcosa di fresco e leggero è un piccolo lusso che migliora la qualità complessiva dell’esperienza.

 

Come scegliere un buon sandalo da trekking

Non tutti i sandali sono adatti all’escursionismo.

Quelli tecnici devono avere precise caratteristiche: suola robusta e ben scolpita, intersuola ammortizzata, cinghie regolabili in più punti, materiali a rapida asciugatura, protezioni sufficienti per la pianta e il tallone.

È essenziale che calzino bene e che non creino punti di sfregamento, soprattutto in escursioni di più giorni.

La suola, in particolare, deve garantire una buona aderenza su fondi diversi, dal fango al terreno secco, dalla ghiaia all’erba bagnata.

Importante anche il sistema di chiusura: meglio evitare modelli con velcro troppo esposto, che rischia di aprirsi quando è sporco o bagnato. Le fibbie devono essere esterne e regolabili singolarmente.

E se il sandalo presenta una fascia frontale leggermente rialzata, tanto meglio: proteggerà le dita da urti accidentali contro rocce o rami.

Modelli consigliati per l’estate 2025

 

Teva Hurricane XLT2

Un modello storico che continua a evolversi. I Teva Hurricane XLT2 sono tra i sandali più versatili per l’escursionismo estivo leggero.

La suola, robusta e ben scolpita, garantisce trazione su sterrati e sentieri erbosi, mentre l’intersuola in EVA offre un buon assorbimento degli urti.

Le cinghie, completamente regolabili, permettono una calzata personalizzata, e i materiali asciugano in tempi rapidissimi, anche dopo un guado o una pioggia improvvisa.

Sono l’ideale per chi cerca una calzatura leggera e confortevole, adatta sia all’escursione giornaliera che alla camminata urbana in viaggio.

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Keen Newport H2

Più strutturati e protettivi rispetto a un sandalo classico, i Keen Newport H2 hanno una tomaia chiusa in mesh lavabile e un paracolpi frontale che protegge le dita anche su sentieri più accidentati.

La suola ha scanalature multidirezionali che offrono ottima trazione su superfici umide o sconnesse.

Il sistema di allacciatura rapida li rende stabili e sicuri, anche in discesa. Sono pensati per chi affronta spesso ambienti umidi, con frequenti passaggi in acqua, e non vuole rinunciare a un minimo di protezione extra.

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Lizard Super Hike

Prodotti in Italia e pensati specificamente per il trekking, i Lizard Super Hike offrono un ottimo equilibrio tra comfort e prestazioni.

La suola Vibram garantisce aderenza anche su terreni misti e leggermente tecnici, mentre la struttura avvolgente sostiene bene il piede senza limitarne la libertà.

L’intersuola in EVA contribuisce a una camminata fluida anche dopo molte ore. Sono sandali perfetti per chi vuole esplorare boschi, sentieri collinari e percorsi fluviali senza sentirsi limitato dalla calzatura.

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Source Gobi

I Source Gobi sono noti per la loro straordinaria comodità anche su distanze lunghe.

L’intersuola è morbida ma stabile, le regolazioni delle cinghie permettono un adattamento preciso alla forma del piede, e la soletta interna ha un trattamento antimicrobico che evita cattivi odori anche dopo giornate calde.

Asciugano in fretta e non temono l’umidità. Sono perfetti per viaggi itineranti, cammini di più giorni o escursioni in climi caldi e variabili, dove serve una calzatura tuttofare.

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Salomon Techamphibian 5

A metà tra sandalo e scarpa trail, i Techamphibian 5 di Salomon offrono una soluzione ideale per chi cerca la versatilità.

Hanno una tomaia chiusa in mesh traspirante, rinforzi frontali, e una suola con ottimo grip anche su roccia bagnata. Il sistema di allacciatura Quicklace li rende pratici e veloci da regolare, anche con le mani bagnate.

Sono pensati per l’escursionismo in ambiente misto terra-acqua, ideali su percorsi che alternano tratti asciutti e guadi, coste rocciose e canyon.

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