Castelbrando, un gioiello sulla via Claudia Augusta

18 marzo 2020 - 10:21

Duemila anni di storia sono passati tra le sue antiche mura. Oggi,
grazie all’attenta e puntigliosa opera di restauro della famiglia
Colomban, durata cinque anni, le aree dell’imponente edificio di
CastelBrando sono tornate al loro splendore originario. Un luogo
incantato dove è possibile tornare indietro nel tempo, soggiornando
nelle stanze che furono di Teodolinda, Ezzelino da Romano, il
Gattamelata e Caterina Cornaro, regina di Cipro, Antonio Canova, Anton
Van Dyck e i Da Ponte… atmosfere e suggestioni che si possono vivere
alternandole alla scoperta di luoghi dalle grandi valenze
naturalistiche, ambientali ed enogastronomiche. Siamo infatti nelle
terre del Prosecco, e tutto, qui, parla della cultura e dell’arte del
vino. CastelBrando è un’occasione unica per coniugare tutto questo in
una cornice di magia. L’accurato rifacimento ha restituito a questa
dimora storica e alle sue splendide sale gli antichi decori: raffinati
stucchi, pavimenti in legno del ‘700 e a Terrazzo Veneziano, suggestivi
caminetti e gli originali veroni con lavorazione a piombo dai quali si
godono spettacolari viste sulla valle e sulle colline circostanti. Il
corpo settecentesco del castello ospita un hotel, un centro benessere e
un raffinato ristorante dove è possibile gustare deliziose specialità
in un ambiente elegante e ricercato. Il Teatro Sansovino, detto anche
“Salone degli Stemmi”, è il cuore dell’ala cinquecentesca del castello.
Gioiello di architettura veneziana con eleganti bifore e trifore, è
adornato con affreschi, armi ed alabarde e due grandi caminetti dono di
Caterina Cornaro, regina di Cipro.

CastelBrando organizza numerosi eventi spettacolari di alto interesse
culturale: concerti, seminari, rappresentazioni teatrali con interpreti
di fama internazionale e la grande rievocazione storica annuale “Una
piazza per la storia veneta. Cultura e tradizioni di terraferma”, in
collaborazione con la Regione del Veneto e l’Associazione Claudia
Augusta.   CastelBrando è anche custode della storia ed offre
un percorso culturale che comprende tre aree museali ed una quarta in
via di realizzazione. “CastelBrando in Armi: le armi che fecero
l’impresa”: una mostra di armi ed armature, dall’Imperatore Claudio
Augusto a Teodolinda, da Carlo Magno a Gattamelata, dai Da Camino alla
famiglia Brandolini, in grado di far rivivere le suggestive atmosfere
dell’antica corte immergendosi nella storia, nello spirito e nella
cultura del passato. “Potere e Giustizia”: nelle antiche prigioni del
castello rivive un dibattimento processuale nel feudo della Valmareno
tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII; le tre piccole sale,
voltate a botte, ospitano ciascuna un tema particolare,
dall’amministrazione della giustizia ai processi celebrati nella
contea, alle pene inflitte ai condannati, in un percorso espositivo che
si svolge partendo dall’analisi del diritto dai codici romani
(Giustiniano) a quelli longobardi (Codice di Rotari), dagli Statuti
della Serenissima fino ai Codici del feudo della Valmareno. “Alla
Scoperta dei Suoni Perduti: canti, suoni e musiche antiche”: lo spazio
espositivo è situato nell’antico percorso longobardo ed è dedicato alla
storia ed all’evoluzione degli strumenti musicali nel Medioevo. La
mostra è allestita con preziose riproduzioni di strumenti antichi e
supportata da un apparato iconografico e descrittivo interattivo. “I
Costumi del Potere”: nella sacrestia della chiesetta settecentesca si
potranno presto ammirare i preziosi costumi dei celebri personaggi
storici che abitarono il castello: ogni personaggio narrerà al
visitatore la propria storia, conducendolo in un ideale viaggio nel
tempo attraverso i millenni.  CastelBrando organizza visite
guidate al castello ed alle aree museali, per i visitatori, in tutti i
giorni della settimana. Sono stati inoltre creati cinque differenti
pacchetti tematici per le scuole, dando la possibilità di integrare i
programmi didattici in corso con delle “lezioni sul campo”: essi
spaziano dall’Era delle Glaciazioni (i laghi di Revine, la Valmareno),
al periodo romano (Via Claudia Augusta), al periodo feudale (castelli e
fortificazioni), al Rinascimento (la vita nella Valmareno), fino alla
Repubblica di Venezia.

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