I boscaioli delle Valli di Lanzo

18 marzo 2020 - 10:21

“Cade…!”
 Questo nell’immaginario collettivo è l’urlo che accompagna il
lavoro del boscaiolo; seguito un attimo dopo dal fragore del tronco che
si abbatte a terra. Pochi di noi però sanno quanto impegno, fatica,
calcolo e, soprattutto, esperienza e professionalità occorrano
nell’abbattimento di un albero. In Italia infatti la pratica sportiva e
quella professionale del boscaiolo sono ancora emergenti, mentre in
altri paesi europei, come Scozia, Germania, Finlandia, Austria,
Svizzera le attività legate alla valorizzazione delle foreste
contribuiscono ormai in maniera determinante all’economia nazionale. Ma
da oggi le cose potrebbero cambiare. Nel 2004, le Valli di Lanzo
torinesi hanno ospitato per la prima volta nel nostro paese il 26°
Campionato del Mondo dei Boscaioli. I taglialegna di tutto il mondo si
sono riuniti e sfidati all’ultimo colpo di accetta e motosega,
nell’ambito di una competizione internazionale che, nata nel 1970, si è
dimostrata un efficace strumento di promozione del patrimonio naturale
e delle sue tradizioni.
Il Campionato del Mondo è infatti un evento di straordinaria importanza
per la valorizzazione di una professione come quella del boscaiolo,
fondamentale per l’equilibrio ecologico e ambientale e per l’economica
della montagna. La scelta per l’edizione 2004 delle Valli di Lanzo, uno
fra gli ambienti naturali più belli delle Alpi Graie, non è stata
casuale: il 29% della superficie del Piemonte è coperto da splendide
foreste. Quale omaggio migliore per queste valli alpine, poter
ricordare l’uomo che da sempre ha conosciuto il bosco, lo ha vissuto da
vicino e ha contribuito a mantenere intatto il paesaggio e l’equilibro
naturale. Le Valli di Lanzo si sono impegnate per anni nel ripristino e
nel mantenimento dei boschi, consentendo così la piena valorizzazione
dei mestieri, delle culture e delle vocazioni legate alla foresta. Così
oggi questo territorio, già ricco di pregi naturalistici e storici, ha
migliorato e prolungato la propria offerta turistica nel pieno rispetto
e nella conoscenza della natura.

Gli alberi, i veri giganti del bosco, a volte sono rilegati a semplici
comprimari. Infatti in montagna l’attenzione del turista è rivolta
quasi sempre alle vette, alle nevi, alla fauna, ai fiori. Ma nel grande
libro della Natura sono loro, gli alberi, la premessa alla vita
dell’uomo e di tutti gli altri esseri viventi. Le semplici apparenze
potrebbero portare a biasimare il boscaiolo che in realtà ha grande
rispetto del bosco e, grazie alla propria esperienza, è in grado di
contribuire alla gestione e alla salvaguardia del territorio e delle
foreste. Nelle Valli di Lanzo l’abbondanza di legname ha sempre
rappresentato una risorsa per la gente di montagna e per l’economia
locale. Generazioni di boscaioli hanno curato le foreste ricavandone di
che vivere e preservando per noi un bene naturalistico invidiabile. Su
queste montagne si sono consacrate le energie di quanti, per amore
della natura, hanno creato le condizioni sociali atte a salvaguardare
intere aree verdi. La giornata iniziava all’alba, quando si partiva da
casa per raggiungere il bosco, generalmente a piedi. Sotto gli ordini
del caposquadra il lavoro proseguiva per tutto il giorno; a volte si
rimaneva per settimane sulle montagne, dormendo in baite isolate.
L’emarginazione sociale insita in questo mestiere era tuttavia
sconfitta attraverso la coesione del gruppo: uomini orgogliosi della
loro professionalità, gelosi del proprio lavoro, superbi nel portare
avanti anche le operazioni più semplici. Una vita, quella del
boscaiolo, segnata dalla lunga fratellanza con i faggi, i castani, i
larici che ricoprono questi monti. Valori e saperi che si ritrovano
oggi nei gesti di questi ragazzi in gara: operatori forestali ogni
giorno e atleti ogni due anni per i Campionati del Mondo. Giovani che
si avvicinano al mondo forestale attratti dall’amore per la natura, e
vi restano. Vivono nel bosco e del bosco, offrendo a tutti la
possibilità di un rapporto uomo e natura più vero.

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

I colori dell’autunno nel Parco d’Abruzzo

OPEN DAY WINTER: dal 26 ottobre al 2 novembre va in scena l’ABRUZZO

Abbattere il LUPO aumenta i danni alle greggi