Il Santuario di Santa Cristina nelle Valli di Lanzo

18 marzo 2020 - 10:21

Il santuario di Santa Cristina, abbarbicato su una selvaggia rupe a
1030 metri di altezza a Cantoria in val d’Ala, la più stretta e ripida
fra le tre Valli di Lanzo, è un punto panoramico unico da cui leggere,
come in un’immensa carta geografica in rilievo, la geografia boschiva
del territorio: un primo livello di boschi di castagni e faggi, seguito
da densi lariceti, fino a raggiungere in alto le grandi pietraie, che
nuovamente si aprono su bacini dall’eccezionale fioritura. Il bosco è
stata la prima risorsa economica per questa comunità fin dai tempi più
antichi, e le tracce, gli strumenti e i modelli della civiltà montanara
si ritrovano ancora nella vita di tutti i giorni. Raccolti in numerosi
ecomusei e musei sparsi sul territorio, questi oggetti umili ma
preziosi della vita di un tempo, ricostruiscono il lavoro di
generazioni di agricoltori, artigiani, e naturalmente boscaioli. 
La Mostra/Museo degli oggetti di uso quotidiano di Germagnano (Ceres),
rappresenta uno spaccato accurato dell’ambiente alpino di inizio
secolo, attraverso tre sezioni tematiche. La seconda, intitolata
“Dall’Albero”, è interamente dedicata al lavoro del boscaiolo: dalla
realizzazione della baita, spazio un tempo adibito ad abitazione
durante il lavoro nei boschi, alle teleferiche usate per condurre a
valle il legname, agli strumenti del mestiere, accette, corde… Per far
rivivere interamente l’ambiente, gli oggetti sono elencati ognuno con
il nome in italiano e con la corrispondente traduzione nella lingua
provenzale in uso fra le popolazioni alpine di Lanzo. (Info: tel.
0123.53339 oppure 0123.53491 visitabile su prenotazione).

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