Porto Ercole village and boats in harbor in a sea bay. Aerial view. Monte Argentario, Maremma Grosseto Tuscany, Italy
Il tour del monte Argentario e delle rocche spagnole è una degli itinerari più interessanti e panoramici che si possano fare in Toscana in mountain bike.
Si tratta di un percorso ad anello di circa 41 Km che parte dalla località di Terra Rossa e termina presso la diga di Orbetello.
Il giro consente di toccare i principali centri abitati della zona, Porto Ercole e Porto Santo Stefano, e di esplorare un luogo meraviglioso sospeso tra la terra e il mare, ricco di bellezze naturalistiche e tesori storici.
Non manca la possibilità di fare anche delle piccole soste relax viste le diverse baie pittoresche che si attraversano: Cala del Bove, Cala dei Gessi, Cala Moresca e Cala Grande.
Ph.: da www.toscana.info
Il vero fil rouge del tour, però, è la storia: lungo la traversata si possono ammirare diverse rocche spagnole, l’antico sistema difensivo del monte Argentario.
Nel complesso, si tratta di un giro di medio-alta difficoltà della durata di circa 3 o 5 ore, anche se questa dipende sia dalle varie soste che dalla preparazione atletica complessiva.
Il terreno è per un 60% asfaltato e per un 40% sterrato e il dislivello è di circa 450 metri: il consiglio è quello di optare per una MTB full oppure hardtail, oppure per una e-MTB per ridurre al minimo la fatica.
L’itinerario inizia nella località di Terra Rossa, in prossimità della diga che congiunge il Monte Argentario con Orbetello.
Bisogna seguire le indicazioni per Porto Ercole e pedalare sulla pista ciclabile che corre lungo la laguna di ponente.
Si continua fino all’incrocio per la Feniglia, lo si supera, e si procede oltrepassando Poggio Pertuso fino a Cala Galera e alle prime abitazioni di Porto Ercole: un luogo incantevole che vanta un porticciolo pittoresco e un centro storico caratteristico.
Dopo una sosta al porticciolo del paese, incastonato tra la Rocca Spagnola e Forte Filippo, si prosegue in salita lungo la strada provinciale panoramica di Porto Ercole (SP 66): una strada a mezza costa che si sviluppa tra pini e macchia mediterranea con spettacolari affacci sul mare.
Dopo circa 1,5 Km di pedalata si può fare una piccola deviazione verso il Forte Stella, un baluardo strategico del sistema di difesa spagnolo, costituito da un fortilizio esterno di forma quadrangolare che racchiude un bastione interno con una caratteristica pianta stellata a sei punte.
Il panorama è semplicemente incantevole: dal piazzale antistante il forte si può godere di una vista meravigliosa su tutta la Costa d’Argento.
Terminata la visita al Forte Stella bisogna risalire l’ultimo chilometro della provinciale panoramica per poi iniziare un breve tratto in discesa.
L’itinerario procede su alcune strade sterrate per circa 4 Km: terminati questi ultimi si aggira Punta Avvoltore, il punto più alto dell’Argentario, fino a ritrovare la pavimentazione asfaltata in prossimità di Torre Ciana.
Ph.: da www.monteargentario.info
Quest’ultima fu una struttura difensiva costiera costruita dai Senesi nel corso del Quattrocento: la torre aveva lo scopo di rafforzare il sistema difensivo lungo il tratto litoraneo meridionale del territorio della Repubblica di Siena.
Da lassù la vista è maestosa e si possono scorgere le isole di Giannutri e del Giglio in primo piano.
Pedalando in un continuo saliscendi si arriva al punto più basso dell’itinerario: 40 metri sul livello mare.
Si procede lungo un sentiero pedonale che scende fino alla suggestiva spiaggia delle Cannelle.
Dopodiché, il percorso torna a salire con decisione: si deve affrontare un tratto caratterizzato da tornanti ripidi e abbastanza stretti.
Ph.: da www.vacanzemaremma.it
Dopo aver superato alcune curve piuttosto ampie ci si inoltra in un ambiente selvaggio dove la macchia mediterranea lascia spazio a oliveti e muretti a secco, fino a scollinare all’altezza di Capo D’Uomo.
Quest’ultimo è un altro punto panoramico d’eccezione affacciato sul mare dove si trovano anche i resti di un’altra fortificazione spagnola degna d’interesse: la Torre di Capo d’Uomo.
Questa fu costruita in epoca medievale dagli Aldobrandeschi, ancor prima che gran parte dei loro territori entrasse a far parte della Repubblica di Siena.
Il percorso procede in discesa facendo imboccare la strada panoramica di Porto Santo Stefano (SP 65).
Una volta superato il tornate all’incrocio con il Residence Cala Piccola inizia una piacevole discesa.
All’ingresso di Porto Santo Stefano ci si può fermare per una sosta alla Fortezza Spagnola che domina il golfo della cittadina.
Il complesso venne costruito dagli spagnoli tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo, dopo che Porto Santo Stefano entrò a far parte dello Stato dei Presidi.
Ph.: da www.mtballmountain.it
Da Porto Santo Stefano l’anello cicloturistico inizia a chiudersi, anche se prima bisogna attraversare un tratto di strada riservata alle biciclette e ai mezzi pubblici che prevede due gallerie scavate nella roccia della vecchia ferrovia Orbetello Scalo-Porto Santo Stefano.
Si arriva così alla cala del Pozzarello: da lì in poi si pedala lungo la SP 161 fino al ponte di Santa Liberata, all’inizio del tombolo di Giannella.
Superato l’incrocio di Santa Liberata si deve seguire un percorso ciclopedonale che, costeggiando la laguna, conduce alla diga di Orbetello, punto di partenza dell’itinerario.
_ Su questa pagina trovate una scheda dettagliata assieme a un’utile traccia Gpx dell’itinerario
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