Come scegliere l’abbigliamento da trekking invernale: 6 consigli utili

Per i trekking invernali, quelli sulla neve magari con le ciaspole ai piedi, avere l'abbigliamento giusto è particolarmente importante. In questo articolo spieghiamo a quali parti del corpo bisogna prestare più attenzione e l'abbigliamento più importante

4 gennaio 2023 - 8:39

Camminare d’inverno: l’abbigliamento giusto per le basse temperature

Abbiamo parlato in diversi articoli delle attrezzature e dei capi di abbigliamento più adatti all’outdoor invernale.

Chi ama camminare nella neve, con l’ausilio di ciaspole o ramponcini, si immerge nella natura alla ricerca di pace e benessere interiore, per farlo però è necessario avere sempre la giusta attrezzatura.

Il nostro corpo durante i trekking a basse temperature è un cliente molto severo per l’abbigliamento, perché ci sono due opposte esigenze da soddisfare.

Da una parte la dispersione del calore e dell’umidità per evitare il sudore stagnante e, dall’altro, il mantenimento di una temperatura corporea confortevole e costante.

Ecco perché abbiamo voluto mettere insieme, in questo articolo, un po’ di consigli da leggere prima di preparare lo zaino e la valigia per un fine settimana in montagna.

 

1. Proteggere la testa: il cappello per il trekking invernale

È una delle parti del corpo più esposte e, al contempo, quella che disperde più calore.

Stiamo parlando della nostra testa, che troppo spesso viene ignorata nella selezione dell’abbigliamento da portare nello zaino.

Quante volte avete camminato al freddo, con il corpo ben protetto e al caldo, con la testa invece lasciata a subire vento, neve e intemperie.

Invece è molto importante pensare anche a lei, perché è una delle parti del corpo più esposte.

La prima protezione potrebbe essere una cuffia tecnica, non sarebbe male avere anche un passamontagna per le condizioni un po’ più estreme che copra bocca e guance.

Ricordiamoci sempre che tutte le giacche da montagna sono dotate da cappucci protettivi che si possono chiudere e aiutano a proteggere la testa e il collo.

Alcune persone tendono a staccarle, voi non fatelo mai, ne sentirete la mancanza proprio nel momento del bisogno.

Modelli consigliati di cappelli per il trekking e la montagna:

Columbia Watch Cap

Salomon Active Beanie

_ Napapijri Semiury

Carhartt Watch Cap Beanie

_ Salewa Polar Beanie

 

2. Proteggere le mani: scegliere i guanti per la neve

Veniamo ad un’altra parte del corpo che troppo spesso non trova spazio nella lista delle cose da proteggere, sono le nostre mani, che sono messe troppo spesso a dura prova.

Le immergiamo nella neve, le esponiamo al vento, le usiamo per arrampicarci in passaggi un po’ scoscesi, ma le lasciamo troppo spesso scoperte.

Anche le mani possono essere vestite a cipolla, ovvero con più strati.

Per esempio l’utilizzo di un paio di guanti di seta leggeri da indossare sotto dei guanti tecnici più pesanti, possono consentire l’utilizzo di macchina fotografiche o altre azioni di maggior “precisione” senza dover lasciare la mano scoperta.

Ma esistono anche le manopole o muffole che integrano entrambi questi strati e sono più adatti ad un utilizzo in montagna d’inverno.

Modelli consigliati di guanti per il trekking invernale:

_ Salewa Ortles 2

_ Salomon Equipe Glove

_ The North Face Etip

Salewa WS Finger

_ Ferrino Bergen

_ Reusch Multisport Gore-tex

 

3. La protezione comincia dai piedi: calze tecniche e scarponi

Iniziamo ora a parlare di elementi tecnici più noti, ma vale comunque la pena ricordarli.

Non possiamo camminare sulla neve con gli stessi scarponi utilizzati in agosto per fare un’escursioni sul Sentiero degli Dei.

In inverno ci vogliono scarponi tecnici che non garantiscano solo un’elevata impermeabilità, ma riescano anche a mantenere costante la temperatura del piede, grazie a standard di isolamento termico elevati.

Ma visto che il trekking d’inverno fa spesso rima con ciaspole o ramponcini, la struttura esterna dello scarpone dovrà essere più rigida e resistente, adatta a fornire il giusto supporto per le due attrezzature appena citate.

Abbiamo finito con i piedi? No!

Ecco una della attrezzature più importanti e, al contempo, sottovalutate da tutti gli appassionati di outdoor: le calze!

Una calza tecnica di alta qualità può fare davvero una grande differenza tra un trekking confortevole e una tortura cinese.

Perché spetta a loro garantire la perfetta aderenza tra il piede e lo scarpone, garantendo un primo isolamento termico e presidio contro la sudorazione.

Modelli consigliati di calze per il trekking invernale:

_ Danish Endurance

_ Salewa Mountain VP

_ La Sportiva X-cursion

_ Salewa Trek N Calze

 

4. Base Layer: il primo strato dell’abbigliamento a cipolla

Il ruolo principale di questo strato della cipolla, definito anche abbigliamento base layer, è quello di veicolare lontano dal corpo il sudore prodotto durante il cammino e il movimento, allentandolo verso gli strati successivi.

Il calore prima va verso il c.d  mid layer – pile e maglione – e poi via verso il “guscio” impermeabile, prima di andare a disperdersi verso l’ambiente esterno.

Da questa descrizione si può cogliere l’importanza di questo strato, che ha il compito di disperdere, assieme all’umidità, il calore in eccesso che si sviluppa durante l’attività fisica.

Ecco alcuni capi intimi e base layer consigliati:

_ Salewa Ortles 2 Polartec

_ Salomon Essential Seamless

_ Columbia Midweight Stretch

_ Gore Wear Windstopper

 

5. Lo strato centrale della cipolla, il mid layer o fleece

La parte del Re, in questo ambito, la ricopre senza alcun dubbio lui, il pile per il trekking e la montagna!

Leggero, idrofugo e traspirante, insomma tutte le carte in regola per diventare il protagonista assoluto di tutti i maglioni e le felpe tecniche per l’attività outdoor.

A differenza della lana, molto utilizzata in passato,  le fibre di pile sono più leggere e altamente idrofughe.

Questo significa che tendono a non impregnarsi di acqua, o sudore, continuando a svolgere la propria funzione isolante anche in condizioni di sudorazione estrema.

Inoltre, un’altra importante caratteristica, sono i tempi di asciugatura molto rapidi, cosa si può volere di più?

Forse una elevata permeabilità all’aria, tratto che lo rende particolarmente indicato per l’utilizzo nell’ambito degli sport aerobici come l’escursionismo.

Alcuni modelli di pile consigliati:

_ Salewa Nuvolo

_ Ferrino Pile Tailly

_ Patagonia M’s R1 Techface

_ The North Face Denali 2

_ Karpos Vertice Fleece

 

6. L’ultimo strato, il guscio: softshell e hardshell

Sono la protezione finale, quella che va a coprire e proteggere tutti gli altri strati e avrà il compito di combattere tutti gli elementi atmosferici che, durante l’escursione, si scontreranno con i suoi tessuti. Stiamo parlando dei gusci impermeabili.

Sul mercato ne esistono due grandi famiglie : i softshell, che sono i gusci più morbidi e confortevoli e molto apprezzati per  per la loro vestibilità e per il modo in cui “seguono” i movimenti del trekker.

Ci sono poi gli  hardshell, i gusci più duri,  che hanno quel classico effetto “cartonato” che alcuni non amano molto, però dalla loro hanno la performance. Questi gusci offrono prestazioni molto elevate in termini di impermeabilità, traspirazione e leggerezza.

Gusci hardshell consigliati:

_ Columbia Venture On Donna

_ Patagonia M’s Pluma Jacket

_ Montura Gore-Tex

Salewa Viox Powertex 

_ Salewa Ortles 3

_ La Sportiva Crizzle

 

Gusci softshell consigliati:

_ The North Face Apex Chromium

_ Salewa Comici

_ Ferrino Tobol

_ Salomon Agile Softshell

 

 

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