Harvesting edible mushroom in woodland. Fall season
Qualcuno storcerà il naso.
Non tutti associano volentieri trekking e andare per funghi.
Per alcuni la ricerca di questi preziosi frutti del bosco distrae dal cammino.
Altri riducono i fungaioli allo stereotipo classico del pensionato, al quale di camminare interessa poco, mentre molto di più gli interessa riempire la cesta.
In realtà noi pensiamo che non si debba essere troppo radicali (stavamo per scrivere “talebani”, ma forse non è il momento).
Si può benissimo essere escursionisti e fungaioli allo stesso tempo. Si può esserlo innanzitutto nell’ipotesi di un trekking da “specialisti fungaioli”.
In questo caso l’obiettivo principale del trekking è andare per funghi, ma non si può non godere del cammino necessario per arrivarci.
E poi si può essere trekker – fungaioli anche quando si percorre un itinerario per puro piacere di farlo.
In autunno, dedicare un tratto del nostro cammino alla ricerca nel bosco, magari fuori dal sentiero principale, non potrà che arricchire il trekking.
Che la vostra mission sia la prima oppure la seconda vediamo, Regione per Regione, dove è più facile trovare boschi ricchi dei preziosissimi frutti dell’autunno.
Abbiamo deciso di indicarvi anche molti link a risorse sul web che vi potranno dare una mano nella ricerca dei migliori posti da funghi.
Anche la Vallée è un paradiso per i fungaioli.
I boschi di La Thuile sono ricchi di porcini e finferli.
Le zone limitrofe alle cascate del Lutor sono un ottimo punto di ricerca ed è bella l’escursione lungo la mulattiera che si addentra nelle conifere.
Ph.: Gettyimages/Zbynek Pospisil
La norma generale per la Valle è che è ammessa la raccolta di una quantità giornaliera non superiore a 1 kg per persona.
La Val di Non e il Lago di Molveno, nel Parco Naturale dell’Adamello, sono tra i luoghi più noti per la ricerca di funghi in Trentino.
In questa pagina potrete trovare informazioni specifiche su dove e come trovare funghi in Val di Non.
Si tratta tra l’altro di paesaggi meravigliosi dal punto di vista naturalistico.
Quali funghi si possono trovare?
Prataioli, gallinacci e naturalmente porcini.
Ottimi posti da funghi sono anche i boschi della Val di Sole, Val Rendena, Val di Fiemme, Paganella.
Ricordiamo che per la Provincia di Trento è possibile raccogliere solo 2 kg di funghi al giorno e la raccolta è vietata dalle 19 alle 7.
Il Tarvisiano e le valli di Tolmezzo sono i luoghi più noti per la ricerca di funghi in Friuli.
Qui potete trovare indicazioni sulle specie che si possono trovare.
Ph.: Gettyimages/Milan Sommer
La normativa sulla raccolta di funghi in Friuli è particolare: occorre possedere una specifica autorizzazione alla raccolta e versare un contributo il cui importo varia a seconda della zona in cui si intende esercitare la raccolta.
Qui potete trovare tutti i dettagli sulla normativa.
Il Veneto è ricchissimo di posti per andare per funghi.
I boschi del Cadore, in particolare la Val Fiorentina, del Cansiglio, gli altopiani di Asiago, un vero Regno del Fungo
Anche la Lombardia è ricca di posti buoni per andar per funghi.
Senza allontanarsi troppo da Milano: il Parco delle Groane, la Val Brembana, l’Alta Brianza, l’area tra Milano e Pavia e la Bassa Valtellina sono tutte zone buone a pochi chilometri dalla metropoli.
In questo articolo potete trovare il dettaglio di queste zone.
Da ricordare che nell’Oltrepò pavese, la raccolta non è libera, ma è necessaria l’autorizzazione, rilasciata dai comuni della zona.
Il tetto massimo di 3 kg di funghi a persona al giorno.
Spesso si pensa alla Liguria solo per il mare, ma che errore amici fungaioli!
Gran parte di quella sottile striscia di terra è fatta di boschi e valli ricche di funghi.
Ph.: Gettyimages/Kamila Kozioł
Per rimanere vicino a Genova segnaliamo Bargagli, a pochi minuti dal centro città forse meno conosciuta, ma di solito molto prolifica.
Il luogo più famoso per chi va in cerca di porcini è però in provincia di Savona: Sassello è un vero must per i fungaioli liguri.
Qui potete trovare tutte le informazioni per accedere a questo paradiso del porcino.
L’Emilia Romagna con le sue valli appenniniche è uno dei paradisi dei fungaioli.
La Val di Taro offre addirittura un fungo IGP, il fungo di Borgotaro.
Le valli parmesi, la Val Baganza, la Val Trebbia, la Val Nure e la Val Ceno offrono addirittura una Strada del Fungo Porcino.
Il regolamento regionale emiliano vieta di superare i 3 kg di funghi raccolti, di cui non più di 1 kg delle specie Amanita caesarea e Calocybe gambosa, il Prugnolo.
La Maremma è uno dei luoghi più ricchi di funghi della Toscana.
I boschi di querce lungo la la strada che da Civitella Marittima va a Roccastrada sono lo scrigno di porcini profumatissimi.
Lo stesso per la strada che da Castel del Piano prosegue verso il Monte Amiata, con i boschi di castagno che custodiscono B. reticolatus, B. aereus e C. Cibarius.
Tutti i dettagli in questa pagina dedicata.
La raccolta dei funghi epigei è consentita nei boschi e terreni non coltivati e può essere esercitata da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto.
Inoltre è severamente vietata la raccolta di ovuli buoni quando non sono visibili le lamelle.
Il Monte Catria, in provincia di Pesaro, è una zona tra le più famose per i funghi, tanto che proprio qui qualche tempo fa è stato rinvenuto un porcino gigante di circa 1,5 kg.
Altri luoghi buoni sono: il Monte Nerone e l’area del Parco della Gola della Rossa, con i famosi Pinaroli.
Occorre però informarsi sulle eventuali restrizioni presenti per la raccolta nel parco.
La raccolta dei funghi può essere esercitata a persone che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età fino ad un massimo di 3 kg al giorno.
In Abruzzo i luoghi dove andare a caccia di funghi sono i Monti della Laga e la Marsica.
Il regolamento regionale abruzzese prevede che la raccolta di funghi massima giornaliera non può superare i 3 kg.
Al fine di impedire la raccolta di esemplari fungini immaturi sono stabilite delle dimensioni minime del diametro da rispettare.
I funghi sono presenti nelle zone montuose e collinari di Spoleto, sui Monti Martani, Serano e Subasio, e in particolare nei boschi di Montebibico, nella zona della Vallocchia e di Pompagnano.
I boschi ricchi di funghi sono anche nei dintorni di Umbertide, di Città di Castello, Perugia (Monte Malbe), Terni e Orvieto, per citare le città più famose.
Da segnalare anche l’area di Preggio e Lisciano Niccone, situata al confine con la Toscana.
Per le zone di Foligno, sono da segnalare Sellano e Pettino.
La raccolta dei funghi può essere esercitata, dall’alba al tramonto, da persone che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età non oltre ai 4kg a persona al giorno.
In Lazio le sone buono sono quelle del Terminillo, di Filettino, la Valgranara e il Parco dei Monti Simbruini
Una menzione particolare merita l‘Alta Valle del Velino.
Il regolamento regionale prevede una raccolta massima giornaliera non può superare i 3 kg.
Anche i meravigliosi boschi campani riservano sorprese Campania.
I tartufi di Laceno, in Irpinia, sono tra i più noti.
Da non dimenticare però anche i boschi del Cilento.
Ph.: Gettyimages/Kondor83
Il regolamento della Campania stabilisce che non è possibile raccogliere più di 3 kg a persona al giorno ed è obbligatoria la pulizia del fungo in loco.
I sentieri intorno a Potenza e Aliano offrono boschi ideali per andare per funghi.
Le regole sulla raccolta sono indicate qui.
Sannio, Monti della Meta e Parco del Matese sono i luoghi per cercare funghi in Molise.
Se pure non si tratta di una Regione nota per i funghi, la Murgia e il Salento offrono qualche bella sorpresa.
Basti pensare al Cardoncello della Murgia e dei Marieddhri salentini.
Quantità massima: 3kg al giorno per persona.
In Calabria il Parco della Sila è uno tra i più ricchi sia come quantità che come diversità di funghi, a partire naturalmente dal porcino.
Anche l’Aspromonte è un vero scrigno di prelibatezze d’autunno, tanto che un gruppo di amatori fungaioli ha dedicato tutto un sito ai suoi funghi.
La raccolta è consentita entro il limite massimo giornaliero di 3 Kg ed è vietata la raccolta all’interno delle riserve naturali.
In Sardegna la zona target per i fungaioli è la Gallura: prataioli, ovuli, porcini, gallinacci, finferli e mazze di tamburo sono l’oggetto del desiderio.
In questo sito potete trovare informazioni dettagliate su come e dove trovare funghi in Gallura.
Nella regione è consentita la raccolta di quantità giornaliera non superiore a 4 kg per i funghi epigei e non superiore ad un chilogrammo per i funghi ipogei.
Due sono le zone da setacciate:
Raccolta massima: 4kg a persona giornalieri.
Ricorda che il vento alle quote può cambiare radicalmente la percezione del tempo e la sicurezza di un passaggio esposto.
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