Ciaspole: 7 consigli che possono salvarti la vita sulla neve

Ciaspolare è un'esperienza meravigliosa, ma richiede anche qualche precauzione. Ecco alcuni consigli fondamentali per divertirsi sulle racchette da neve, minimizzando i rischi dell'ambiente invernale

23 febbraio 2024 - 8:00

Divertirsi con le ciaspole senza rischiare: 7 consigli essenziali

Siamo nel pieno della stagione invernale.

Questo periodo dell’anno, tanto atteso dagli appassionati di ciaspole, è finalmente arrivato con tutta la magia della coltre bianca sui sentieri e del silenzio incantato delle foreste innevate.

L’inverno regala un’atmosfera unica alla natura, ma questo non significa che dobbiamo scordarci dei pericoli che comporta un’attività outdoor come quella sulla neve.

Ecco allora 7 consigli da riporre nello zaino per godersi appieno l’emozione del trekking sulla neve.

 

1 – La regola della cipolla vale anche in inverno

D’inverno, a seconda dell’ora del giorno, le temperature possono cambiare rapidamente.

Farsi cogliere impreparati, quando il clima è uno dei maggiori fattori di rischio per la propria sicurezza è un errore che può mettere a repentaglio voi e chi cammina con voi.

Per fortuna la teoria e la pratica della cipolla ci vengono in soccorso.

Vestendosi in più strati si facilita l’adattamento al clima in rapporto alle necessità.

L’essenziale:

• Calzini invernali pesanti
• Due paia di guanti
• Strati esterni impermeabili
• Berretto invernale e giacca con cappuccio
• Strati interni in pile o lana Merino

_ Per saperne di più sulla teoria della cipolla

 

2 – Ciaspolare in compagnia: più divertimento e più sicurezza

Se qualcosa va storto, rimanere bloccato da solo può metterti in una situazione pericolosa.

Anche se è sempre una buona idea fare un’escursione con un partner, questo è particolarmente vero durante i mesi invernali.

Per chi proprio non ce la fa a resistere al fascino della ciaspolata in solitaria, un consiglio: avvisate amici o parenti di dove andrete.

Se possibile, indicate anche l’itinerario che seguirete e quando prevedete di fare ritorno.

Sono piccoli accorgimenti che potrebbero salvarvi la vita.

 

3 – Attrezzatura: meglio non andare al risparmio

Non è sempre vero che più spendi meglio spendi, ma nella gran parte dei casi è così.

La scelta di attrezzatura e abbigliamento adeguato sono uno di quei casi in cui è meglio non puntare a risparmiare il più possibile.

Per chi non ha troppa dimestichezza col materiale tecnico, la scelta di brand autorevoli nel campo dell’outdoor può certamente ridurre il rischio di fare errori di cui ci si potrebbe pentire.

Inoltre, sulla neve, anche la scelta di ciaspole e bastoncini da trekking può fare la differenza tra rendere la tua escursione un’esperienza da ricordare o una da dimenticare.

 

4 – Prepararsi all’emergenza

Mai essere troppo sicuri durante le escursioni invernali.

Anche quando si tratta di itinerari che conosci bene, meglio sempre prepararsi al peggio.

Per questo occorre sempre avere una mappa cartacea e un kit di sopravvivenza e pronto soccorso.

Per le escursioni più lunghe, pensa anche a ciò di cui potresti aver bisogno se fossi costretto a passare la notte all’aperto.

Una torcia elettrica o una lampada frontale sono un must.

Fiammiferi antivento-impermeabili e un sacco a pelo potrebbero rendere il tuo zaino un po’ più pesante, ma ne varrà la pena se dovessi rimanere bloccato nel caso di ciaspolate particolarmente impegnative, anche se dovrebbe trattarsi davvero di casi – limite.

Per saperne di più sul kit di pronto soccorso per il trekking e l’outdoor leggi questo articolo

 

5 – Verificare sempre il meteo

Tempeste di neve, visibilità limitata e temperature in caduta libera possono modificare rapidamente le in peggio l’esperienza di un itinerario sulla neve.

Controllare il  meteo ti aiuterà a decidere se la tua escursione deve essere posticipata o meno.

Ricorda: a volte rispettare la natura significa anche rinunciare a camminare e tornare a casa.

_ Per sapere di più sulle App per il Meteo leggi questo articolo

 

6 – La disidratazione è un pericolo anche d’inverno

Istintivamente non ci si pensa, ma la disidratazione è in agguato anche, anzi soprattutto, durante le escursioni invernali.

La bassa temperatura induce a non bere e questo, abbinato allo sforzo fisico della ciaspolata, può metterti in una situazione di rischio.

Una borraccia termica, in questi casi, diventa un vero salvavita.

_ Se vuoi sapere di più su come proteggerti dalla disidratazione invernale, leggi questo articolo

 

7 – Quante ore per andare e tornare? Il rischio di restare al buio

Non c’è cosa peggiore che rimanere involontariamente sui sentieri quando cala il buio.

Questo è ancora più vero nel caso delle ciaspolate e delle escursioni invernali.

Le regole per prevenire questo rischio nella stagione fredda, quindi, devono essere ancora più rigide.

Già nella fase di pianificazione dell’escursione, devi tenere conto che le ore di luce in inverno sono molte meno che nella bella stagione.

Diventa fondamentale, quindi, una regola semplice: si osserva quante ore si è camminato per prevedere quante ce ne vorranno per tornare indietro prima che cali l’oscurità.

Ovviamente questa regola va adeguato al caso specifico, al dislivello, alla difficoltà del percorso e ad altri parametri.

Inoltre, andare sulle ciaspole richiede più energie rispetto ad un trekking tradizionale.

Quindi lo sforzo richiesto per tornare sarà maggiore di quello durante un normale trekking.

Piuttosto che correre il rischio di farsi sorprendere dal buio invernale, meglio tornare indietro prima. anche se non si è raggiunta la meta prevista.

Ci sarà sempre tempo per rifare l’escursione in sicurezza.

 

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