Passatempi da fare in montagna nelle pause fra un cammino e l’altro

C’è chi fa trekking per sport, chi invece semplicemente per approfittare di una sana passeggiata nella natura in compagnia di amici. Ma per entrambi i tipi di camminatori un momento è solenne, ovvero quello della pausa.

18 maggio 2021 - 10:46

Importante per rinvigorire corpo e mente, è un periodo di tempo da trascorrere tanto in solitudine, ammirando le bellezze naturali del luogo, quanto in compagnia, dilettandosi con semplici giochi, alcuni di questi anche digitali.

Se il tempo dovesse essere poi poco adatto a un’escursione o se si decidesse di passare una notte in rifugio per completare il percorso di trekking lungo un fine settimana, è bene essere attrezzati per trasformare i momenti di pausa in qualcosa di più.

 

Giochi e passatempi da fare in solitaria

Per i più tecnologici, come dicevamo in precedenza, non vi sono dubbi: i dispositivi mobili con tanto di batteria esterna (a pannelli solari se possibile) sono d’obbligo anche in montagna.

Stiamo parlando di e-reader come il Kindle, oppure più semplicemente di smartphone con cui accedere a piattaforme o applicazioni per giocare in rete, ultima frontiera della storia del casinò online, ancora in fasce ma ricca di avvenimenti.

Per i solitari analogici, invece, oltre a godersi le bellezze della natura fra una pausa e l’altra del cammino, vi sono diversi tipi di intrattenimento per passare il tempo.

Uno di questi è l’intramontabile diario: archivio di cuore e mente, di pensieri e di riflessioni che solo posti di montagna magici possono ispirare, ancor di più se in solitaria.

Altro “intrattenimento” particolarmente benefico per corpo e mente è quello della meditazione: se si ha a disposizione uno smartphone esistono decine e decine di applicazioni guida per praticare la meditazione, ma basta prepararsi a casa e riproporre lo stesso processo durante la pausa del cammino per avere sollievo anche nella respirazione.

 

Giochi di gruppo: gli eterni giochi da tavola, le carte, ma anche i versi degli animali

Durante una passeggiata o un cammino, più o meno impegnativo che sia, il momento della pausa è doveroso: alleggerisce la mente, ci si può rinfrescare e si può constatare il percorso fatto e quello ancora da intraprendere. Ma ancora, la pausa permette di condividere piccole conversazioni, o per i più tecnologici inviare un messaggio a qualcuno.

Quando le pause sono più lunghe diventano però anche un momento per intrattenersi con giochi di gruppo, e c’è molto spesso chi porta con sé giochi di società, soprattutto quando si è deciso di trascorrere una o due notti fuori in tenda o in un rifugio.

E così sono i giochi da tavolo, ma che si prestano ad essere trasportati viste le ridotte dimensioni dell’imballaggio come Taboo e Pictionary, a diventare immancabili, o ancora più semplicemente un mazzo di carte napoletane o francesi.

Oltre a giochi che si possono fare con supporti quali carte, scacchiere e percorsi, esistono poi ovviamente quelli da fare semplicemente con la propria voce, come quello del verso degli animali: ogni concorrente sceglie un verso che dovrà poi essere ricordato da ognuno nel momento in cui sarà il proprio turno di gioco; oppure ancora il “mimo”, gioco senza tempo che ha sempre un alto livello di successo in gruppo.

Per chi ha abilità manuali è invece una pratica molto rilassante quella dell’intaglio: in montagna è facilissimo trovare piccoli pezzi di legno da lavorare con un coltello tascabile, provando a incidere una lettera o per i più capaci, provare a disegnare.

Oltre alle solite accortezze da tenere in considerazione come la salvaguardia di piedi e ginocchia, aggiungendo ovviamente anche schiena e pelle, la pausa può rappresentare comunque un momento sia ludico che di relax in compagnia o in solitaria durante una bella camminata di montagna.

 

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

5 consigli essenziali per affrontare un itinerario in alta quota d’estate

Trekking notturni d’estate: ecco i consigli fondamentali per camminare al buio

Rischio disidratazione durante le escursioni estive: come riconoscere i sintomi e i migliori rimedi