Terminata la discesa, si passa dietro un rimessaggio di autotrasporti e tenendo la destra si risale su strada vicinale Ca’ di Nardo. La visuale si apre su campi coltivati, si oltrepassano alcune case, dopo un centinaio di metri ad un bivio si prende a sinistra: un breve saliscendi su sterrato ci conduce nei pressi della Strada Comunale della Montagna. Al bivio si piega a destra in direzione di Montagna, frazione del comune di Sansepolcro, proseguendo per circa 5 chilometri asfaltati, inizialmente in piano e poi in leggera salita, su pendenze sempre maggiori. S’intravedono vecchi casolari, alcuni dei quali rimessi a nuovo, qualche calanco e affioramenti rocciosi dalla geologia complessa. Pieghe e faglie caratterizzano questa parte di Valtiberina, insieme a strati orizzontali dove predomina la Marnoso Arenacea e il “Macigno”. Si costeggia quasi costantemente l’Afra, importante affluente della principale asta fluviale della zona, il Tevere.
Si sono ormai coperti 8 chilometri dall’inizio dell’escursione, si svolta ora a sinistra, su curva a gomito in direzione “Germagnano”, la pendenza del percorso aumenta e il fondo stradale alterna asfalto e sterrato in buone condizioni. Salita impegnativa, nella penombra del bosco di querce con presenza di pini e abeti: dopo un chilometro circa dall’incrocio, si scorge a sinistra un agriturismo, “Fattoria di Germagnano”, dove nei pressi la Cooperativa Extravaganti alleva asine da latte, un prodotto simile a quello umano, quindi valido alimento sostitutivo nella fase di allattamento materno. Inoltre gli asini allevati allo stato brado svolgono un ruolo importante nel mantenimento del mosaico agro-silvo-pastorale dell’area, dove altrimenti la zona boschiva prenderebbe il sopravvento sulle zone aperte adibite a pascolo. Oltrepassato il curioso allevamento, si prosegue tenendo la sinistra, addentrandoci ancora di più nel territorio della Riserva Naturale Regionale dell’Alpe della Luna. La strada sale con pendenze dolci, sotto una fitta copertura arborea che consente di pedalare al fresco anche nella stagione calda.
Dopo circa 3,5 chilometri, nei pressi della zona chiamata “Monte Vicchi” s’irradiano numerosi sentieri all’ombra per camminare, raccogliere i funghi e trascorrere una piacevole giornata nelle aree picnic prov- viste di panchine e fontane di acqua. Oltrepassato Monte Vicchi, la strada perde quota su asfalto per circa 5 chilometri, fra tornanti e bellissimi scorci di paesaggio, fino a Sansepolcro.Da qui per tornare alla destinazione di partenza, si può proseguire in direzione San Giustino per la Via Tiberina Sud, continuando a seguire le indicazioni per la frazione Cospaia di San Giustino (PG).