October 2019, Gromo. View.
La Val Seriana, a nord di Bergamo, si estende per quasi 60 chilometri seguendo il corso del fiume Serio, regalando paesaggi che alternano boschi, pascoli e cime orobiche.
In questo itinerario partiamo dall’Alta Val Seriana, sopra il borgo medievale di Gromo, per risalire il suggestivo Sentiero delle Malghe fino alla vetta del Monte Redondo, che sfiora i 1800 metri.
Un’escursione non troppo impegnativa, ideale anche per famiglie con ragazzi abituati a camminare, che si completa in circa quattro ore tra natura, storia e vedute spettacolari.
Il trekking inizia proprio da Gromo, un borgo inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia. Passeggiare tra le sue stradine acciottolate, le antiche chiese e i campanili è un vero salto indietro nel tempo.
Ph.: Gettyimages/Sergio Nogueira
Da qui, si raggiungono in auto gli Spiazzi di Gromo, località turistica a circa 1200 metri di quota, distante circa 8 km dal centro. Un ampio parcheggio, il piazzale Avert, segna l’inizio dell’escursione.
Il Sentiero delle Malghe parte accanto a un piccolo bar e sale subito all’interno di una fitta abetaia.
Dopo una camminata iniziale di circa mezz’ora, si arriva alla baita del Dosso (1369 m).
Qui il paesaggio comincia ad aprirsi: gli alberi si diradano, compaiono piccoli laghetti alpini e il rumore del traffico scompare.
Proseguendo, si raggiunge la suggestiva baita d’Avert a 1495 metri, seconda delle malghe che danno il nome al sentiero. In estate non è raro incontrare capre o mucche al pascolo, custodite nei tradizionali recinti in pietra chiamati barèch.
Il sentiero continua fino alla baita della Costa (1646 m).
Qui si trova un bivio: chi vuole può affrontare la salita al monte Avert (2085 m), più impegnativa; chi preferisce proseguire sul percorso principale segue la traccia verso destra.
Il percorso alterna brevi salite e tratti pianeggianti. Alla sinistra del cammino, la cresta che unisce la cima Benfit al monte Timogno accompagna lo sguardo, anche se in parte nascosta dall’orografia.
Dopo circa due ore si incontra la stazione a monte della seggiovia e subito dopo il Rifugio Vodala (1647 m), perfetto per una sosta panoramica.
Superato il rifugio, il sentiero attraversa la seggiovia della pista nera “Orsini”.
Una freccia indica la direzione per il Monte Redondo, la meta dell’escursione.
Si cammina tra pascoli d’alta quota, circondati da muretti in pietra e piccoli recinti, con la possibilità di avvistare capre e altri animali al pascolo.
Ph.: Gettyimages/Luc Sante
Si raggiunge la zona del monte Corrù (1818 m) e da qui si punta alla sella che collega con la vetta del Redondo.
L’ultimo tratto è il più ripido e impegnativo, soprattutto se si cammina con bambini: circa venti minuti di salita che richiedono un po’ di pazienza.
Lo sforzo viene ampiamente ripagato: dalla vetta del Monte Redondo (1796 m) si apre un balcone panoramico protetto da corde metalliche, da cui si gode una vista unica.
Davanti agli occhi spiccano le “Dolomiti della Valcanale”, il Pizzo del Diavolo, il Brunone, il Coca e le cime che circondano la conca del Barbellino.
Più in basso, il borgo di Gromo da cui siamo partiti appare minuscolo, immerso in una natura incontaminata.
La discesa avviene per lo stesso sentiero, in circa un’ora e mezza.
Si può anche optare per una variante che scende verso la baita Pagherolo, immergendosi nuovamente nel bosco fino agli Spiazzi.
Il periodo migliore per percorrere il Sentiero delle Malghe va da maggio a ottobre.
In estate, attenzione ai temporali pomeridiani tipici delle Alpi; in primavera e autunno, non sono rari giorni di nebbia o foschia, soprattutto al mattino. È sempre consigliato consultare il bollettino meteo prima di partire.
_La pagina Instagram del Rifugio Vodala
_Le foto del percorso e la traccia GPX
_La pagina dell’Ente turismo Val Seriana
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