La Cascata dell’Acquacheta, situata nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, è una delle meraviglie naturali più suggestive dell’Appennino Tosco-Romagnolo.
Questo spettacolare salto d’acqua, alto oltre 70 metri, è reso celebre da Dante Alighieri nel XVI canto dell’Inferno, dove lo descrive come un “rumor che di qua suona”.
La cascata si trova nel comune di Portico e San Benedetto, in provincia di Forlì-Cesena, e rappresenta una meta ideale per gli amanti del trekking e della natura incontaminata.
Il percorso per raggiungere la cascata è ben segnalato e adatto anche a escursionisti non esperti.
Partendo da San Benedetto in Alpe, si segue il Sentiero Natura Acquacheta (CAI 407), che si sviluppa lungo la riva sinistra del fiume Acquacheta, attraversando boschi di faggi e querce secolari.
Lungo il cammino, si incontrano punti panoramici che offrono viste mozzafiato sulla vallata sottostante e sulla cascata stessa.
Il sentiero conduce anche alla Piana dei Romiti, un’area di grande interesse storico e archeologico, dove si possono ammirare i ruderi dell’antico eremo fondato nel X secolo da San Romualdo.
Il percorso ad anello, che comprende anche la visita alla cascata, ha una durata di circa 5 ore e un dislivello di 500 metri, con una lunghezza complessiva di 12 km.
Il trekking verso la Cascata dell’Acquacheta offre un’esperienza unica, dove la bellezza naturale si fonde con la storia e la spiritualità del luogo.
Oltre alla cascata, il percorso permette di scoprire la Piana dei Romiti, un’area che ospita i resti dell’antico eremo camaldolese, fondato nel 986 da San Romualdo.
Ph.: Gettyimages/Cristina_Annibali_Krinaphoto
Questo luogo, immerso nel silenzio dei boschi, rappresenta un importante punto di riferimento per chi desidera approfondire la storia monastica della regione.
Il sentiero prosegue attraverso boschi di faggi e querce, offrendo suggestivi scorci panoramici sulla vallata sottostante.
Lungo il cammino, si possono osservare numerose specie di flora e fauna locali, rendendo l’escursione un’opportunità per gli appassionati di botanica e birdwatching.
La presenza di punti panoramici strategici consente di ammirare la cascata da diverse angolazioni, apprezzandone appieno la maestosità e la bellezza.
Per affrontare al meglio il trekking verso la Cascata dell’Acquacheta, è consigliabile seguire alcune semplici indicazioni:
Equipaggiamento: Indossare scarpe da trekking robuste e comode, preferibilmente impermeabili, e portare con sé una giacca a vento, soprattutto nei mesi autunnali, quando le condizioni meteorologiche possono variare rapidamente.
Acqua e cibo: Portare con sé una bottiglia d’acqua e qualche snack energetico, poiché lungo il percorso non sono presenti punti di rifornimento.
Ph.: Gettyimages/Laura Zago
Tempo di percorrenza: Calcolare circa 5 ore per l’intero percorso ad anello, considerando soste per ammirare il paesaggio e visitare i punti di interesse lungo il cammino.
Sicurezza: Informarsi sulle condizioni del sentiero prima di partire e, se possibile, intraprendere l’escursione in compagnia di una guida esperta o di un gruppo organizzato.
L’autunno è una stagione particolarmente suggestiva per visitare la cascata, grazie ai colori caldi delle foglie che creano un’atmosfera incantevole lungo il percorso.
Inoltre, il rumore dell’acqua che scroscia sulla roccia e la frescura dell’aria rendono l’esperienza ancora più piacevole e rigenerante.
La pagina ufficiale del Parco dedicata alla Cascata dell’Acquacheta
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