Toscana in primavera, meraviglioso Monte Amiata: 2 itinerari panoramici

In primavera, sulle pendici dell'antico vulcano, la natura si risveglia. Il Monte Amiata è un paradiso di biodiversità: esploriamo a piedi le sue bellezze uniche tra panorami, sapori e terme millenarie

7 maggio 2024 - 10:00

Primavera sul Monte Amiata: camminare nella natura che si risveglia

Il Monte Amiata si offre in tutta la sua splendida veste durante la primavera.

Un vero paradiso per i trekker che amano immergersi nella natura che si risveglia.

Il canto degli uccelli, le farfalle che volano tra i fiori, i torrenti d’acqua purissima.

E poi i panorami maestosi, che regalano viste indimenticabili sulla Val d’Orcia e la Maremma.

La temperatura mite e il clima favorevole della primavera rendono l’escursione ancora più piacevole, consentendo ai visitatori di godere appieno della bellezza naturale e del fascino intramontabile dell’antico vulcano.

E per chi ama coniugare una bella camminata con la tradizione gastronomica, non c’è posto migliore per assaporare i prodotti tipici: assaggerete ricotta, miele, salumi e formaggi indimenticabili.

1 – Trekking sul Monte Amiata, tra eremiti e acque miracolose

L’Amiata conserva nel suo cuore di pietra una grande energia, che gli uomini hanno imparato a utilizzare fin dall’antichità.

In questa terra, ancora ignorata dal turismo di massa, si possono toccare gli aspetti più intimi e suggestivi della natura toscana. Questo itinerario percorre strade bianche e sentieri che si inoltrano nei castagneti del grande vulcano.

Dalla SS2 Via Cassia, in località “La Bisarca”, si imbocca la strada per Abbadia S.Salvatore e, alla prima curva, si devia a destra inerpicandosi su una panoramica stradina di crinale in direzione Campiglia d’Orcia, fino al piccolo borgo di Pietrineri.

Arrivati al Palazzo (ex uffici della miniera, oggi residence per vacanze), vale la pena constatare di persona la vitalità del vulcano.

Sulla destra inizia una stradina che porta alla vecchia miniera di mercurio e alla zona delle “puzzolaie”, dove fuoriescono acqua calda e i vapori sulfurei.

Ritornati al Palazzo, davanti alla facciata parte un suggestivo sentiero che si addentra nel bosco e, costeggiando grandi massi, sbuca di fronte alla “grotta” di S.Filippo.

Da qui si prende la strada per il paese e poi la deviazione per il “Fosso Bianco”, una straordinaria concrezione di travertino, che spicca con il suo colore candido e irreale tra le fronde degli alberi.

La saturazione minerale dell’acqua che sgorga da queste sorgenti è tale, da riuscire a inglobare, ricoprendole di sali e trasformandole in “pietra”, le foglie che cadono dal bosco circostante.

Proseguendo si ritorna al paese e, per strada asfaltata, in poco tempo al punto di partenza.

Località di partenza e arrivo: Bagni S.Filippo (425 s.l.m)

Difficoltà: E

Dislivello: + – 300

Tempo di percorrenza: circa 3 ore

 

2 – Trekking panoramico alla scoperta del Monte Amiata

Questo itinerario, che dal rifugio Amiatino raggiunge la vetta superando il rifugio Cantore e località Le Macinaie, consente di avere una visione d’insieme della grande montagna.

Dal rifugio, si attraversa la strada asfaltata e i comincia a salire per la vecchia pista da sci al termine della quale si segue un sentiero ben marcato che traversa una suggestiva faggeta per raggiungere il rifugio Cantore (1440 m).

Sulla destra, si superano le strutture alberghiere del Piano della Marsiliana.

Al termine del parcheggio, in prossimità di enormi faggi, ha inizio la pista per lo sci di fondo che con un lungo traverso, mantenendosi in quota, porta a Prato delle Macinaie (1385 m).

Si ricomincia a salire seguendo il percorso della ripida pista da sci.

In breve si raggiunge la grande croce monumentale che caratterizza, a quota 1728, la vetta dell’Amiata.

Dieci metri più sopra, nel punto più elevato della montagna (quota 1738), tra enormi massi trachitici si trova la statua della Madonnina degli Scouts.

Da qui si può ammirare il più bel panorama della Val d’Orcia, fino a Siena, e poi, girando lo sguardo in un orizzonte senza confini, spaziare oltre il lago di Bolsena fino alla silhouette del Terminillo.

Scendendo lungo le piste da sci si torna al rifugio Cantore e, seguendo a ritroso il sentiero dell’andata, si rientra al rifugio Amiatino.

 

Località di partenza e arrivo: Rifugio Amiatino (1286 m)

Difficoltà: E

Dislivello: + – 550

Tempo di percorrenza: circa 5 ore

 

 

Informazioni utili

Il sito ufficiale del Rifugio Vetta, che offre anche un servizio ristorante con abbondanza di prodotti tipici

 

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