Trentino Alto Adige, Val Venegia: trekking con vista sulle Pale di San Martino

Un trekking in Val Venegia alla portata di tutti, con vista spettacolare sulle Pale di San Martino, uno dei più maestosi gruppi delle Dolomiti. Camminiamo tra baite, foreste, rocce e malghe, non rinunciando a qualche pausa gourmet.

17 giugno 2022 - 6:50

Val Venegia: la magia delle Dolomiti tra baite e malghe

Alberi secolari, cime maestose, la val Venegia è in assoluto uno degli angoli più deliziosi delle Dolomiti.

Amata non solo dagli escursionisti, ma anche da uno fra i più leggendari personaggi che si dice popolino i boschi del Parco Naturale Paneveggio e le Pale di San Martino: el Mazaròl

Il nome di questa valle, nota non solo per il suo palcoscenico naturale, ma anche per l’abbondanza di acqua, è intrecciato a quello di Venezia: all’epoca della Serenissima i tronchi di questi boschi raggiungevano infatti, con un lungo viaggio fluviale, la città dei Dogi.

La leggenda narra che se i primeriotti sono diventati dei bravi casari lo devono proprio a questo ometto tutto rosso che “compare quando meno te lo aspetti”.

Questo trekking ha il pregio di avere una modesta pendenza ma straordinari panorami sulle Pale di San Martino.

L’alta quota consente di camminare al fresco anche nelle giornate estive più calde.

La presenza di tre punti di ristoro consente di distribuire le soste in base all’allenamento ed alle necessità.

Tuttavia, benché il dislivello sia ridotto, preparatevi a camminare: la lunghezza del tracciato è di circa 15km, fra andata e ritorno.

L’itinerario: da Malga Venegia alla Baita Segantini

Si parte dal parcheggio di Malga Venegia o al Pian dei Casoni, si segue la forestale che percorre la vallata in leggera salita.

La parete ovest del Monte Mulaz, una muraglia colossale, ci accompagna durante la prima parte del tracciato.

Superiamo presto Malga Venegia, 1773 metri, e proseguiamo sulla strada forestale.

Risaliamo la valle passando per Malga Venegiota, 1825 metri, altro luogo di ristoro ben noto agli escursionisti, dove chi vuole può fermarsi per assaggiare prelibatezze locali o fare rifornimento per il trekking.

Si prosegue in direzione del Passo Costazza e Baita Segantini, con lo sguardo alle imponenti pareti del Cimon della Pala, di Cima Vezzana e dei Bureloni, che si susseguono una dopo l’altra.

Ancora in salita si superano i grandi ghiaioni che digradano da sinistra.

L’ultimo tratto si affrontano una serie di tornanti fino a Baita Segantini, bellissimo punto panoramico sul Passo Rolle e sulle Pale di San Martino.

Alla Baita sarebbe un peccato non assaggiare Fontal, Trentingrana, Tosèla o Botìro, visto che siamo sulla Strada dei Formaggi.

Ma l’offerta gastronomica in quota è vasta: dagli insaccati affumicati alla polenta, dai canederli, al gulash Trentino, dal formai rostì alle frittelle.

Informazioni utili

Il sito ufficiale della Baita Segantini

 

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