L’Alpe Solcio, coperta da un bel manto nevoso già a inizio novembre, offre ai ciaspolatori una bella escursione verso il Rifugio Crosta, aperto tutto l’anno.
Si tratta di un ampio alpeggio ai piedi di un vallone solitario e selvaggio.
Si ritiene che l’origine del nome derivi dal latino sulcus e dal dialetto solch che significano appunto solco e che ne descrivono bene le caratteristiche.
Ph. : facebook.com/rifugiocrosta
Si tratta infatti di una vera e propria insenatura su cui si erge il Monte Cistella, una delle montagne più belle dell’Ossola, celebrata da poeti e scrittori.
Tra gli anni 20 e 30 del Novecento ebbe inizio la costruzione di quello che oggi è il Rifugio Crosta, ma che in origine doveva essere un albergo intitolato proprio al Monte Cistella.
Nel 1947 l’edificio venne invece acquistato dalla sezione del Cai di Gallarate, ribattezzato “Domus Nostra” e in seguito dedicato a Pietro Crosta, ex presidente della sezione e che si era impegnato nell’acquisto.
Il rifugio e l’alpe sono punto di riferimento e interessante meta per scialpinisti e ciaspolatori durante l’inverno e base per escursioni al Monte Cistella (2880 m) e al Pizzo Diei (2906 m), oltre ai trekking verso i Parchi Veglia e Devero, d’estate.
Da Varzo, risalire in direzione di San Domenico fino a giungere al parcheggio sulla destra poco oltre Maulone di Sotto (m 937).
Da qui parte una strada esposta a Sud chiusa al traffico con indicazioni Alpe Solcio, nel Parco Naturale Veglia – Devero.
D’inverno il percorso è solitamente innevato e battuto.
Dopo un breve tratto nel fitto bosco di conifere, si arriva a Maulone di Sopra.
Si superano splendidi alpeggi fino a raggiungere Salera, belvedere sulla Val Divedro e sul trittico dei 4000 Svizzeri di Weissmies, Lagginhorn e Fletschorn.
Da qui si sale fino a Calantigine e successivamente all’Alpe Solcio e al Rifugio Crosta in un ambiente sempre aperto, solare e che infonde pace e serenità.
Il ritorno avviene per lo stesso percorso con possibilità di scegliere scorciatoie più ripide.
Il rifugio si raggiunge anche da San Domenico, attraverso l’Alpe Dorcia e l’Alpe Balzo ma l’itinerario presenta talvolta tratti a rischio valanga.
La pagina Facebook del Rifugio Crosta
Il rifugio ha cambiato gestione, per avere informazioni aggiornate sull’accessibilità e le aperture invernali occorre contattare il CAI di Gallarate
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