

Estate fresca in Val Maira: 5 trekking bellissimi tra natura e borghi
La Valle Maira è una delle valli più autentiche e incontaminate delle Alpi piemontesi: ecco cinque trekking imperdibili per incontrare la sua anima tra silenzio, cultura occitana e panorami emozionanti
Piemonte d’estate, Valle Maira tra natura, tradizioni e montagne
La Valle Maira è un luogo che sfugge alle regole del tempo e del turismo di massa.
Questa valle del Piemonte sud-occidentale, incastonata tra le Alpi Cozie in provincia di Cuneo, è diventata negli ultimi anni una delle mete preferite per gli escursionisti alla ricerca di silenzio, autenticità e natura selvaggia.
Qui non troverete impianti sciistici o grandi alberghi, ma sentieri ben curati, rifugi accoglienti, borgate sospese nel tempo e paesaggi che restano nel cuore.
Abbiamo selezionato cinque trekking rappresentativi, tutti interamente all’interno della Valle Maira, per farvi scoprire l’anima più profonda di questo territorio straordinario.
1 – Giro dell’altopiano della Gardetta
L’altopiano della Gardetta è uno dei luoghi più suggestivi e fotografati della Valle Maira.
Ci si arriva dal Colle del Preit, sopra Canosio, dove una strada sterrata conduce a Prato Ciorliero, punto di partenza ideale per un’escursione ad anello che si snoda tra praterie alpine, formazioni rocciose e vecchie postazioni militari.
La vista è dominata dalla spettacolare sagoma della Rocca la Meja, una cuspide calcarea che si erge solitaria come un faro nella vastità dell’altopiano.
Il sentiero attraversa un paesaggio quasi lunare, dove affiorano antichi fossili marini, testimoni di quando qui c’era un oceano.
Si cammina tra pascoli punteggiati di fiori, cavalli liberi e marmotte, con la possibilità di sostare al Rifugio Gardetta per rifocillarsi o pernottare.
L’ambiente, pur non troppo impegnativo dal punto di vista tecnico, è di alta montagna: ampio, esposto, e spesso spazzato dal vento. Un’escursione che coniuga geologia, storia e paesaggio in un connubio davvero unico.
_La pagina ufficiale del Rifugio Gardetta
_Qualche informazione in più sul sito dell’Ente turismo
2 – Da Chiappera al Passo della Cavalla
All’estremo lembo della Valle Maira sorge Chiappera, una frazione del comune di Acceglio che sembra uscita da un’altra epoca.
Case in pietra, silenzio assoluto e le pareti verticali della Rocca Castello e Rocca Provenzale che si innalzano sopra il paese.
Da qui parte un itinerario che porta al Passo della Cavalla, attraverso il Vallone di Maurin, in un ambiente sempre più selvaggio man mano che si sale.
Il sentiero segue l’antica via di collegamento con la Val Varaita e regala panorami sempre più ampi: dai pascoli della conca di Chiappera fino ai crinali rocciosi del passo, da cui nelle giornate limpide si può godere di una vista che spazia fino al Monviso.
Il cammino è vario e mai banale, con tratti più dolci e altri più ripidi, tra ruscelli, pietraie e piccoli alpeggi. Per realizzarlo, ci si può appoggiare al comodo Rifugio Campo Base, situato proprio dopo le ultime case di Chiappera.
È un’escursione ideale per chi vuole assaporare l’asprezza e la bellezza dell’alta montagna senza affrontare difficoltà tecniche eccessive, ma con il giusto spirito d’avventura.
_La pagina ufficiale del Rifugio Campo Base
_Scopri di più sulla borgata Chiappera
3 – Anello delle borgate di Elva
Elva è uno dei borghi simbolo della Valle Maira: isolato, misterioso, ricco di storia e cultura. Partendo dalla sua splendida chiesa parrocchiale, affrescata da Hans Clemer nel Quattrocento, si può compiere un anello che attraversa alcune delle sue numerose borgate sparse sui pendii circostanti.
Il sentiero si snoda tra boschi di larici, antiche mulattiere e radure dove il tempo sembra essersi fermato. Le borgate di Colle Bettone, Grange Garneri, Clari e Serre, infatti, conservano intatta l’architettura tipica della valle: tetti in lose, forni comunitari, stalle in pietra…
Camminando tra questi piccoli nuclei si ha la sensazione di attraversare un museo a cielo aperto, dove ogni muro racconta storie di vita contadina, di emigrazione, di sopravvivenza.
Il tutto con lo sfondo magnifico del Pelvo d’Elva e del Monte Chersogno, che dominano la valle dall’alto. È un itinerario accessibile anche a camminatori meno esperti, ma capace di regalare emozioni profonde a chiunque sia disposto a rallentare e osservare.
_La traccia GPX e alcune foto del percorso
_Scopri di più sulla chiesa di Elva
4 – Sentiero Dino Icardi: giro ad anello nell’alta Valle Maira
Il Sentiero Dino Icardi è un percorso ad anello tra i più spettacolari dell’alta Valle Maira, interamente in territorio del comune di Acceglio.
Dedicato a un alpinista locale scomparso nel 1988, l’itinerario parte da Chiappera, risale le spettacolari Cascate di Stroppia e conduce al Rifugio Stroppia (circa 2.260 m), punto panoramico da cui il vallone si allarga verso il cuore della montagna.
Da lì si attraversa il Passo dell’Asino e si percorre il Vallonasso di Stroppia, salendo verso il Bivacco Barenghi (circa 2.815 m), con viste uniche sul Brec de Chambeyron e sulle cime circostanti.
Il sentiero prosegue in quota, costeggiando il Lago Niera, fino a raggiungere il Colle dell’Infernetto (circa 2.783 m). La discesa, abbastanza tecnica e ripida, scende nel Vallone dell’Infernetto lungo pendii detritici attrezzati con corde fisse, fino a ricongiungersi con la valle del Maurin e poi ritornare a Chiappera lungo una sterrata militare sul fondo valle.
Con circa 15–18 km e 1 300 m di dislivello, è un percorso lungo e impegnativo, indicato per escursionisti esperti.
Offre scenari paesaggistici eccezionali, dai salti d’acqua ai laghi alpini, attraverso ambienti assai diversi tra loro: dalle pareti scoscese alle dolci conche glaciali, fino alle cime più alte della valle.
_Qualche informazione in più sul sito del Rifugio Campo Base
5 – Sentiero Frassati della Valle Maira
Tra le proposte escursionistiche più affascinanti dell’alta Valle Maira, il Sentiero Frassati è un itinerario ad anello che parte dal parcheggio presso le Sorgenti del Maira, poco sopra la borgata di Saretto, nel comune di Acceglio.
Qui, in una conca verdeggiante di travertino e rocce modellate dall’acqua, nasce il torrente Maira: una zona di particolare suggestione naturalistica, facilmente accessibile grazie a una strada sterrata che si dirama dalla carrozzabile principale.
Il percorso si sviluppa per circa 16 chilometri attraversando ambienti d’alta quota di grande varietà e bellezza. Dopo un tratto iniziale tra boschi e pascoli, si risale il vallone verso il Lago Visaisa, ampio e luminoso, incastonato tra le pietraie sotto le creste rocciose.
Più in alto si raggiunge anche il Lago Apzoi, più piccolo ma altrettanto scenografico, spesso specchio di nuvole e rapaci in volo.
Nella parte più elevata, il sentiero si inoltra in un paesaggio lunare, disseminato di fortificazioni militari del Vallo Alpino. Trincee, postazioni e casermette in pietra raccontano in silenzio la storia di un confine che fu per decenni presidio e simbolo di tensione.
Camminare qui, tra silenzi assoluti e panorami che si allargano fino al Monviso e alla valle dell’Ubayette, è un’esperienza che unisce natura, memoria e spiritualità.
L’anello si chiude riportando all’area delle Sorgenti, con un dislivello moderato ma che richiede comunque un buon allenamento. Il periodo consigliato per percorrerlo va da fine giugno a ottobre, compatibilmente con le condizioni di innevamento.
_Qualche informazione in più sui laghi Visaisa e Apsoi
_Il Sentiero Frassati sul sito dell’Ente turismo
_ Scopri altri itinerari in Piemonte
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