Percorsi autunnali in Piemonte: 4 itinerari da non perdere!

L'autunno in Piemonte offre un'opportunità unica per esplorare sentieri affascinanti avvolti dai colori caldi della stagione. In questo articolo, ti presentiamo quattro itinerari imperdibili che attraversano paesaggi storici, culturali e naturali, immersi in un'atmosfera tranquilla e suggestiva. !

31 ottobre 2024 - 11:20

Perché scegliere il Piemonte per i trekking autunnali

Sarebbe un peccato riporre scarpe e zaino proprio ora che l’autunno sta mostrando a pieno i suoi colori. Del resto, in questa stagione in Piemonte si spalanca un vero e proprio ventaglio di percorsi che in estate, probabilmente, non si considererebbe.

I colori delle foglie, la luce radente del sole che filtra tra gli alberi, il cielo nitido e il silenzio danno il meglio di sé in questa regione.

In aggiunta, con la fine dell’afflusso turistico estivo c’è la possibilità di respirare un’atmosfera più tranquilla, con giornate che fino a metà ottobre sono ancora lunghe e con temperature bene o male piacevoli.

Nelle terre dell’Alto Piemonte, in particolare, i percorsi storici raccontano l’arrivo e l’insediamento in Valsesia dei coloni Walser di lingua tedesca: si tratta di sentieri che scavano nella storia e, al contempo, che regalano panorami davvero unici.

Avrete infatti l’occasione di intraprendere vie di antichi commerci e strade militari dismesse, fra memorie di emigrazione e di scambi transfrontalieri.

 

1 – Il sentiero del Colle Mud: in cammino tra natura e storia

Questa prima proposta vi guiderà nella località di Pedemonte, una frazione di Alagna, alla scoperta di un trekking nella suggestiva Valle del Mud.

Quest’ultima si apre sui fondovalle di Alagna e Riva, tuttavia è incuneata tra il monte Tagliaferro e il Corno Mud, unisce Alagna a Rima San Giuseppe, e venne data in affitto dai monaci benedettini ai primi coloni walser arrivati nel XIII secolo.

Quella del Mud è una valle ripida e incassata tra le montagne, particolarmente austera ma ricca di storia.

S’inerpica nel primo tratto tra larici e ontani, ed è percorsa da una bella scalinata in pietra che sbuca, al limitare dei boschi, sui prati dell’alpe Mud a quota 1890 metri.

Caratteristiche di questo luogo sono anche delle splendide baite in pietra la cui peculiarità consiste nel fatto di essere parzialmente appoggiate al fianco di una montagna.

L’intero percorso si snoda per circa 4 Km, presenta un dislivello di poco superiore ai 1000 metri ed è percorribile in circa 3 ore e 15 minuti di camminata.

_Potete trovare l’itinerario completo sulla pagina ufficiale VisitPiemonte

2- Il trekking verso il Colle del Turlo: alla scoperta dell’alta Val Sesia

Ci si sposta ora ad Alagna Falesia, più precisamente nella Frazione Wold, al cospetto del Colle del Turlo.

In passato quest’ultimo fu un’importante via di collegamento con la Valle Anzasca, sia per gli scambi commerciali che per la gestione dei flussi migratori.

Nel XIV secolo vi transitarono i coloni walser provenienti da Macugnaga, i quali fondarono anche i primi insediamenti sul territorio di Alagna.

Un testimone chiave circa il ruolo fondamentale che questo colle ebbe per l’economia delle valli limitrofe è il toponimo che lo identifica: infatti “Colle del Turlo” in lingua Walser significa “piccola porta”.

Il territorio, attraversato dal sentiero 7, si trova all’interno del Parco Naturale Alta Valsesia ed è un luogo privilegiato per l’osservazione della fauna locale.

Il paesaggio saprà regalarvi emozionanti vedute sulla vallata sottostante e sui ghiacciai del Monte Rosa.

L’intero percorso si sviluppa per 7 Km ed è percorribile in circa 4 ore e 30 minuti di cammino.

_Potete trovare l’itinerario completo sulla pagina ufficiale VisitPiemonte

3- La Strada della Valle d’Otro

In provincia di Vercelli, all’interno del comune di Alagna Valesia, esiste un percorso storico dal fascino unico: si tratta della Strada della Valle d’Otro.

Di origine Walser, la sua bellezza è il frutto dalla perfetta simbiosi dell’uomo con la natura. Da oltre un millennio, infatti, questo sentiero è solcato dagli alpigiani con il loro bestiame.

Nel XIV secolo, i coloni walser provenienti dalla valle del Lys scelsero l’altipiano d’Otro per viverci stabilmente e lì fondarono 6 borghi: Follu, Scarpia, Ciucche, Weng, Felljerc e Dorf.

Il percorso è disseminato qua e là da cappelle ed edicole votive, mentre nella sua seconda parte si incappa nella deviazione per le miniere di manganese.

L’itinerario è lungo circa 4 Km, è percorribile in 2 ore e 20 minuti di cammino e non presenta un dislivello particolarmente impegnativo: circa 678 metri.

_Potete trovare l’itinerario completo sulla pagina ufficiale VisitPiemonte

4- La Strada del Pagarì: un’antica via dei commerci

Quest’ultima proposta di viaggio vi condurrà fino a San Giacomo, la frazione più alta del comune di Entracque (Cuneo), per intraprendere la Strada del Pagarì.

Il percorso riveste una particolare importanza in virtù dei commerci  e delle vie di transito tra Italia e Francia: basti pensare al valico posto a 2819 metri d’altezza tra la valle Gesso e la valle della Gordolasca, ovvero il collegamento con la Valle Vésubie.

La mulattiera che da San Giacomo di Entracque conduce al passo è stata realizzata nel 1453 da Paganino Dal Pozzo, detto “Il Pagarì”: costui, nel 1423, ottenne dal Duca Amedeo VIII di Savoia l’appalto per la riscossione della tassa sul sale proveniente da Nizza.

Sul tracciato sono ancora visibili i ruderi delle fortezze erette tra la fine Ottocento e gli anni ‘30 del Novecento.

Sin dal 1857 il comune di Entracque donò al re un ampio territorio: in località San Giacomo vennero realizzate le palazzine reali e il re stesso fece del vallone del Pagarì la sua personale riserva di caccia.

L’intero percorso conta 11 Km ed è percorribile in 5 ore e 10 minuti di camminata, anche se il dislivello in salita può risultare abbastanza impegnativo: circa 1412 metri.

_Potete trovare l’itinerario completo sulla pagina ufficiale VisitPiemonte

 

 

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