Il Mugello – Da Ronta al Passo della Colla

18 marzo 2020 - 9:58

L’itinerario percorre in salita una lunga cresta panoramica tra il Posso Farfereta e il Poggio Rampolli.
Dopo un tratto di crinale, la discesa dal Passo della Colla è un facile percorso prima tra il bosco di conifere e poi tra basse faggete e castagneti, assai panoramico, sulla lunga cresta tra i torrenti Eisa e Pesciola.
Alla Madonna dei Tre Fiumi poco prima di ritornare a Ronta si consiglia la visita all’affascinante Mulino ad Acqua ancora in funzione e presso il quale si possono acquistare farine di grano, di castagne, e di granturco macinate a pietra.
Di fronte al Mulino, attraversata la strada Faentina, vi è l’Oratorio della Madonna dei Tre Fiumi realizzato nel 1578.
Dalla stazione di Ronta ci si dirige a Sud verso Borgo S.Lorenzo.
Dopo le ultime case del centro abitato si prende a destra la strada asfaltata per Pulicciano.
Sottopassata la ferrovia si prende a destra una stradella selciata. Prima di una piazzetta si prende di nuovo a destra e, raggiunto un casolare ristrutturato, si prosegue su stradella campestre che volge, più sopra, a sinistra ed esce sulla strada asfaltata (lasciata all’inizio dell’it.) poche decine di metri prima della chiesa di Pulicciano (446m).
Lasciata la chiesa alle nostre spalle, si prende a destra, e oltrepassato un tabernacolo si vede davanti, in alto sulla collina, una casa con tre archi. Si prosegue su stradella sterrata, impercorribile in auto; si incontra dapprima una piazzetta sterrata dalla quale si apre un vaste panorama sulla vallata del Mugello e che ci permette, nelle giornate limpide, di vedere Monte Giovi, poi tre casette restaurate e altre due in fase di ristrutturazione.
Si trovano zone a cespuglieti e con giovani rimboschimenti di pino nero e deuglasia (Pseudotsuga) che segnalano vecchi campi abbandonati, estesi fin sotto la cava di pietra.
Dopo la cava, si supera una sbarra e dopo circa 400-500m di salita, si entra nel plesso forestale Giogo-Casaglia. Da qui in poi l’elemento paesaggistico dominante è il bosco, ora ceduo di carpino, castagno e roverella, ora vecchi rimboschimenti di pino piantati una cinquantina di anni fa per coprire pendici denudate dall’eccessivo sfruttamento operato dall’uomo. Questa situazione prosegue fino a Poggio Prefetto coperto da un folto rimboschimento di pino.
Si continua dopo Poggio Prefetto (960m) su stradella trascurando due sentieri sulla sinistra fino alle case dl Mansalto (902m).
Il sentiero si allarga quindi a formare una stradella che si biforca: si trascuri la diramazione di destra in salita (It.36 CAI proveniente da Grezzano), prendendo invece a destra in discesa (30 – 36 CAI).
Si sale infine al Varco Acquabona (1019m) sull’itinerario di crinale 00 CAI, che corre sulla strada forestale Giogo-Colla di Casaglia. Si imboccherà il sentiero 00 verso destra in direzione del Passo della Colla. Attraversato un bosco di magniflci faggi, si lascia a sinistra la pista per il Rifugio la Serra, allestito dalla Comunità Montana e gestito dalla Cooperativa Operai Forestali a si arriva alla sbarra al di là della quale la strada esce sulla statale 447 che si segue a destra. Dopo 2,5 km circa, si arriva al Passo della Colla di Casaglia (913m).
Di fronte all’albergo ristorante si prende, al di là della strada a qualche metro lato Firenze, una stradella che sale in un bel bosco di abeti. Poco oltre. la stradella lascia il crinale appenninico, tenendosi a destra del boscoso Poggio Trave (1016m) e seguendo la cresta di un contrafforte. Si supera (scaletta) un cancello. A sinistra si staccano due stradelle che portano a C. Riseccoli e alla Giogana. Di fronte alla seconda di queste stradelle, un sentiero (cancello), discende a Razzuolo. Poco oltre, altri due sentieri divergono verso sinistra (il secondo meno marcato), diretti a Gattala. Sempre lungo la cresta, ad una quota poco al disotto dei 1000m, per comodo sentiero fra bosco si oltrepassa Poggio Pettinelle (951m) e si rasenta, sulla destra, la cima di Monte Giuviglana (973m – croce – bel panorama), al di sopra di una zona prativa. Si rientra nel bosco, in leggera discesa. Si superano due radure, ove il sentiero è meno marcato, tenendosi leggermente a sinistra della cresta. Giunti a un bivio, si lascia la cresta e si prende il sentiero di destra, in forte discesa, sempre fra bosco, per uscire poi in un ampio bel castagneto. A una curva a sinistra, si lascia a destra la variante 34/A, più breve ma più ripida e si raggiunge una stradella che scende a tornanti fino alla strada che unisce il Santuario dei Tre Fiumi a Gattala.
Si segue in discesa la strada per circa 800m (a metà del tratto, scende da destra l’it. 34/A) e si giunge, superato un ponte, al Santuario della Madonna dei Tre Fiumi (albergo e fermata autobus), ove cessa la segnalazione. Prendendo a sinistra per la Statale si è in breve a Ronta.

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Trentino in primavera: 2 itinerari spettacolari nella Valle dei Mocheni

Bormio, 3 meravigliosi itinerari panoramici di primavera

Toscana, Apuane in primavera: 2 itinerari nella meraviglia di roccia