La Via Francigena nella provincia di Viterbo e Roma

18 marzo 2020 - 9:50

Si parte da Piazza Duomo e si esce dalla città per la porta San Pietro percorrendo via San Lorenzo, via San Pellegrino e via San Pietro. Inizialmente si segue la Cassia, ma alla località Le Farine si devia a sinistra per proseguire su strada carrozzabile meno trafficata che, tenendosi più vicina alle falde dei Monti Volsini, tocca gli abitati di Tobia e di Tre Croci.

In questa località si devia a sud per visitare i ruderi della chiesa di Santa Maria di Forcassi; ci si ricongiunge alla Cassia all’altezza di Vetralla, si devia a sinistra e si prende la s.s. 2 in direzione di Cura e del piccolo centro di Botte.

Si prosegue su carrozzabile fino al km 62, si arriva all’antica Vicus Matrini, attualmente nei pressi della chiesetta della Madonna di Loreto. Si prosegue e si costeggia la costruzione di una cisterna romana collegata ad un acquedotto, si devia a destra, si abbandona la s.s.2 Cassia e si segue il cartello segnaletico della Via Francigena che ci permette di arrivare a una fattoria. Si incrocia il tracciato della Cassia romana che si segue a sinistra fino alla località “Querce d’Orlando”.

Si prosegue seguendo una traccia attraverso il noccioleto fino ad incrociare una strada asfaltata, si devia a sinistra fino ad arrivare sulla Cassia moderna; si devia però subito a destra e si imbocca la via Doganale Oriolese, la Cassia medievale che ci porta ad incrociare ancora più avanti la Cassia romana; si devia a sinistra, si attraversa una valletta e si giunge al bivio (cartello segnaletico) fra la Cassia romana e il diverticolo della Via Clodia che punta verso sud/ovest in direzione di Barbarano Romano.

Si piega a sinistra fino al cancello di una proprietà privata che impedisce il proseguimento sulla Cassia romana; si devia quindi a sinistra sul tracciato della Cassia medievale che si presenta come una strada bianca, la via Valle dei Santi che ci porta fino alla periferia del paese di Capranica, all’altezza della chiesa della Madonna del Piano dalla facciata disegnata dal Vignola. Si entra nel centro storico del paese, lo si attraversa passando davanti al Municipio.

Si prosegue diritti fino ad uscire dal borgo attraverso porta Romana, si scende su scalinata nel fondovalle dove corre la moderna Cassia; si costeggiano le chiese di San Rocco e della Madonna delle Grazie, si risale a destra sul ciglio dell’altopiano con una sterrata e a sinistra si imbocca la Cassia medievale, ora completamente asfaltata. Si prosegue su carrozzabile per alcuni chilometri, si devia a sinistra e si scende fino alla periferia di Sutri; si prende a destra la s.s.2 Cassia, poi si devia subito a sinistra per salire su scalinata

 

_ Scopri le origini, la storia e le tappe della Via Francigena.

 

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