Sui sentieri di Rovereto, tra storia e paleontologia

18 marzo 2020 - 0:24

Dal Museo della Guerra, che domina dall’alto di una rupe il centro storico di Rovereto (190 m), il Sentiero della Pace sale verso il monumentale Sacrario di Castel Dante, dedicato ai caduti della Grande Guerra. Da qui un breve itinerario attraverso il bosco conduce al Colle di Miravalle, dove è collocata Maria Dolens, la celeberrima Campana dei Caduti, la più grande del mondo, fusa con il bronzo dei cannoni donati dalle nazioni partecipanti al primo conflitto mondiale.

Ritornati sull’itinerario principale, si sale lungo la Strada degli Artiglieri, che dopo numerose curve e tornanti, punteggiati dalle lapidi dedicate agli eroi della Prima Guerra Mondiale, raggiunge la grotta Damiano Chiesa (590 m). Da qui, una strada sterrata risale l’impressionante scenario dei Lavini di Marco, famosi in tutto il mondo per le “Piste dei Dinosauri”, impronte fossili dei rettili del periodo Giurassico, risalenti a 200 milioni di anni fa (secondo il noto paleontologo professor Leonardi, sono chiaramente riconoscibili diversi tipi di impronte: quelle di ornitischi bipedi, grandi erbivori lunghi fino a 5/6 metri, che raggiungevano fino a 2 tonnellate di peso; e quelle più piccole dei tridattili, carnivori che potevano raggiungere gli 800 kg di peso e i 4, 6 metri di lunghezza).

Il sentiero prosegue poi fino a malga Tovo, a quasi 1000 metri di quota, da dove si può rientrare lungo l’itinerario di salita o seguire la carrozzabile a sinistra, che in discesa riporta verso la Vallarsa, passando per l’abitato di Albaredo. Da qui è possibile rientrare a Rovereto con i mezzi pubblici.

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