I numerosi ritrovamenti archeologici e la flora presente hanno reso importante la zona, divenuta Oasi protetta nel 1986.
Il percorso non presenta difficoltà particolari ed è adatto anche ai bambini. Solo in alcuni tratti diventa leggermente più faticoso, laddove aumentano le pendenze e il fondo diviene leggermente irregolare.
Il percorso e il luogo di partenza non offrono fonti d’acqua, quindi si consiglia di premunirsene. Non sono presenti molti bivi, pertanto non vi saranno grosse incertezze lungo il tracciato. Si consigliano calzature a collo alto e con un fondo robusto per evitare problemi nelle zone pietrose e lastricate.
Descrizione:
Il percorso ha inizio nel piazzale della chiesetta di S. Maria di Barsento, posizionata su una collinetta che le dà il controllo di tutto il territorio sottostante. È possibile posteggiare lungo il vialetto o nel piazzale adiacente alla chiesa, salvo diverse indicazioni. Dopo una visita alla chiesa e dopo essersi goduti il panorama alle sue spalle, ripercorrere il vialetto e reimmettersi sulla Strada Vicinale Barsento svoltando a sinistra, percorrendola in discesa per 350 metri.
Svoltare a destra e percorrere il largo sentiero in salita con fondo pietroso. Dopo poche decine di metri sulla sinistra è segnalata con apposito cartello la Grotta del Sapone, referenziata con la sigla PU349, dove ai tempi della Seconda Guerra Mondiale veniva prodotto il sapone. Il percorso continua in salita e il fondo diventa leggermente più impegnativo per la presenza di grossi sassi e del pavimento lastricato.
Si arriva a un piazzale molto ben attrezzato, con tabella informativa, rastrelliera per il parcheggio bici e una panchina che l’escursionista potrà utilizzare dopo aver visitato “La grotta della Madonna”, referenziata PU350 e legata a leggende e tradizioni locali.
La strada avanza con tratti di sterrato comodi e di lastricato, interrotta di tanto in tanto da qualche cespuglio di pungitopo. Si arriva a un cancelletto che può essere aperto, e ci si immerge in una stradina un po’ più stretta che taglia in due un vasto prato con possenti alberi di Roverella.
Si prosegue lungo lo sterrato pianeggiante in un paesaggio di ulivi che porta alla strada asfaltata, dove è presente un gruppo di trulli molto belli sulla sinistra. A questo punto del percorso si torna indietro per raggiungere di nuovo la chiesa barsentana.