Granma Gatewood: la prima donna a percorrere da sola l’Appalachian Trail

Nel 1955, a 67 anni, Emma Gatewood percorse da sola l’Appalachian Trail. Un’impresa storica che ha cambiato il volto del trekking al femminile.

19 maggio 2025 - 7:03

Una pioniera del trekking femminile negli Stati Uniti

Nel 1955, a 67 anni, Emma “Granma” Gatewood compì un’impresa destinata a entrare nella storia del trekking: fu la prima donna a percorrere in solitaria l’intero Appalachian Trail, il celebre sentiero escursionistico che attraversa gli Stati Uniti orientali per oltre 3.500 km.

L’immagine che la ritrae è semplice ma potente: una signora in maglietta bianca, scarpe da ginnastica, un bastone da una parte e un sacco appoggiato sulla spalla. Potrebbe sembrare una gita fuori porta, ma è il volto autentico di una sfida epica.

Dall’Ohio al sentiero degli Appalachi

Emma Gatewood nacque nel 1887 a Mercerville, Ohio. Cresciuta in campagna, sviluppò fin da piccola un forte legame con la natura. A 19 anni si sposò con Percy Gatewood, da cui ebbe 11 figli.

Il matrimonio, però, fu segnato da anni di violenze domestiche. Emma trovava rifugio nei boschi dietro casa, un primo legame intimo e salvifico con la natura che avrebbe segnato il suo destino.

Dopo un lungo periodo di abusi, nel 1940 riuscì a ottenere il divorzio—un evento raro e coraggioso per l’epoca. Rimasta sola a crescere i figli, soltanto negli anni Cinquanta, con i figli ormai adulti, poté dedicarsi al suo sogno: affrontare l’Appalachian Trail.

L’impresa: sola, leggera e determinata

Nel 1953 tentò una prima volta, senza successo. Ma due anni dopo, nel 1955, partì nuovamente, questa volta dalla Georgia, all’estremo sud del trail.

Il suo equipaggiamento era minimo: una borsa di jeans con una coperta, un telo di plastica, una tazza, una borraccia, un biberon, una piccola pentola, un cucchiaio, un coltellino svizzero, un kit di primo soccorso, spilli, una torcia, un pezzo di corda, un impermeabile, un cappotto, un cambio di vestiti e scarpe da ginnastica Keds.

Ai figli disse semplicemente: “Vado a fare una passeggiata nei boschi”.

Tappa dopo tappa, Granma Gatewood proseguì il suo cammino, chiedendo ospitalità lungo il tragitto e guadagnandosi l’ammirazione di chiunque incontrasse. La sua storia iniziò a circolare rapidamente, fino a raggiungere le pagine di Sports Illustrated.

 

La vetta e la leggenda

Dopo cinque mesi di cammino nella natura selvaggia, Emma raggiunse il suo obiettivo il 25 settembre 1955, con l’ultima grande sfida: la scalata del Monte Katahdin nel Maine, in una giornata fredda e ventosa. Ma non finì lì.

Granma Gatewood ripeté l’impresa altre due volte, nel 1957 e nel 1964, diventando un simbolo di resilienza, libertà e spirito d’avventura.

 

Un’icona per il mondo dell’escursionismo

Emma Gatewood non è stata solo la prima donna a completare il trail in solitaria: è diventata una figura ispiratrice per generazioni di camminatori, e un simbolo della forza delle donne nell’outdoor trekking.

La sua storia è raccontata nel libro “Grandma Gatewood’s Walk” di Ben Montgomery, e approfondita anche dalle giornaliste Kelly Boyer Sagert e Bette Lou Higgins.

 

_ Del libro esiste anche un’edizione italiana:

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