La bicicletta, si sa, è il mezzo di trasporto “green” ed ecologico per eccellenza. Fa bene alla salute, aiuta a scaricare lo stress quotidiano e soprattutto non inquina. Ma quanti sanno che una bicicletta può essere addirittura “coltivata” direttamente nei boschi?
Sicuramente i tre ragazzi di Helium, la prima bicicletta di bambù coltivata e costruita interamente in Piemonte. Il team, composto da un agronomo, un ingegnere ed un artigiano, tutti e tre accomunati da una forte passione per le due ruote, ha deciso di rendere realtà questo ambizioso progetto sviluppato in tre anni di lavoro e ricerca.
Matteo, l’agronomo di Helium, da anni studia le caratteristiche peculiari del bambù: un materiale flessibile, adattabile ed esteticamente variegato. La passione per la bici ha fatto il resto, ed è così che è nata l’idea di Helium.
Le canne, che diventeranno il telaio di Helium, vengono coltivate interamente nei boschi di Candiolo, in Piemonte, utilizzando una tipologia di bambù che si adatta particolarmente al clima e al terreno del Nord Italia. In questo modo si riducono al minimo i passaggi e i trasporti intermedi tra produttore e consumatore. Il mercato delle bici di bambù si sta infatti sviluppando negli ultimi anni, ma l’idea di Helium è coerente con l’eco-compatibilità del progetto: per questo motivo la materia prima viene coltivata in Piemonte e non importata – come spesso accade – dal continente asiatico.
I leggeri fusti di legno vengono tagliati a circa tre anni dalla fuoriuscita del germoglio, in un momento in cui il bambù ha raggiunto le migliori caratteristiche di resistenza e durevolezza. L’uso delle canne fa sì che ogni bicicletta nasca come esemplare unico: ogni telaio è infatti diverso dagli altri per dimensione, forme e sfumature.
Il telaio viene poi assemblato totalmente a mano: le varie parti vengono essiccate e lavorate nel momento di perfetta asciugatura. Si procede poi con una serie di test per riprodurre le condizioni della strada in caso di stress secco-umido e caldo freddo, dopodiché si esegue un delicato lavoro di assemblaggio, con cui le canne vengono “fasciate” tra di loro con dei giunti composti da tessuti di lino, carbonio e resina. Infine il telaio viene ultimato con una vernice trasparente protettiva e si montano le componenti meccaniche. Il passaggio successivo è la strada.
Da pochi mesi Helium ha acquisito la certificazione UNI EN ISO 4210-6 che garantisce la sicurezza del materiale con cui sono costruiti i telai e le forcelle secondo le norme tecniche internazionali, ed è così pronta a sbarcare sul mercato.
Il risultato è una bici leggera e maneggevole, con una struttura in grado di assorbire ottimamente le vibrazioni della strada.
Versatili, esclusive e dal design accattivante, le bici in bambù e la loro delicata costruzione si stanno lentamente diffondendo in Italia ed Europa, per mostrare e dimostrare che spesso le iniziative virtuose di “green economy” non sono da percepirsi come una “moda” o una “tendenza”, ma possono offrire soluzioni concrete all’industria – per così dire – tradizionale.
Per ulteriori informazioni:info@helium.bikewww.helium.bike o sulla Pagina Facebook ufficiale.
Si ringrazia lo staff di Helium per la disponibilità e il materiale fotografico.