Il Pappamondo: qualità gastronomica in Calabria

17 marzo 2020 - 23:47

L’Associazione di volontariato Prometeus, in collaborazione con la Scuola
Secondaria di Primo Grado Zagari/Milone/Minniti, nell’ambito del progetto “La Città è dei Ragazzi”, promosso dall’Area delle Politiche del Welfare, ha realizzato a Palmi il progetto “Il Pappamondo: le tradizioni vanno a scuola”.

Per la fase conclusiva è in programma Pasta in Festa.
Per l’occasione  forniranno un supporto logistico la Barbieri Group di Altomonte (CS), il rinomato Panificio Perna di Tessano (CS) e l’Associazione Professionale Cuochi Calabresi che, oltre ad affiancare l’operato dei ragazzi, offriranno zippuli, zafarani cruschi e pani cu sucu.

Lo staff operativo, dopo aver  somministrato i questionari per la rilevazione dei dati in materia di alimentazione a più di 500 alunni delle Scuole Secondarie di Primo Grado della città di Palmi, ha avviato il percorso didattico programmato per far comprendere alle nuove generazioni come intervenire per limitare i danni provocati da scorrette abitudini alimentari.

Nelle ultime settimane, dunque, si sono svolti gli incontri pomeridiani con gli alunni delle scuole Medie Zagari, Milone e Minniti a cura dell’esperto dell’associazione, Dr Walter Cricrì, e della Drssa Laura Muscolino, biologa nutrizionista.

I ragazzi hanno risposto, in forma anonima, a domande mirate a conoscere il tipo di alimentazione seguito in famiglia, lo stile di vita e lo sport adottato, indicando soprattutto come si percepiscono e come contano di intervenire sul proprio corpo per migliorarsi.

L’analisi dei dati rilevati mette in evidenza che i nostri ragazzi si alimentano
in modo piuttosto superficiale, privilegiando il consumo di cibi veloci e saltando spesso la colazione o la cena.

Quasi tutti fanno una sostanziosa merenda a scuola e bevono bibite, qualcuno (dato molto rilevante) bevande alcoliche. Durante gli incontri i relatori, avvalendosi dei sistemi multimediali, hanno esposto e documentato le nuove teorie in tema di alimentazione e hanno sottoposto i ragazzi a piccoli e divertenti esperimenti di tipo sensoriale.

Il metodo informale e comunicativo ha permesso il pieno coinvolgimento degli alunni che hanno dimostrato vivo interesse e totale partecipazione.

In particolare, sono stati sensibilizzati al consumo di quegli ingredienti semplici e genuini come miele, il pane e olio che hanno da sempre ispirato la nostra cucina tradizionale e il cui utilizzo concorre ad allontanare i rischi di patologie quali obesità e diabete.

A conclusione di ogni incontro sono state proposte vere e proprie attività
laboratoriali per sperimentare, in pratica, la produzione di alcuni alimenti della
cucina tradizionale.

E’ stato divertente osservare la reazione dei ragazzi alle prese con la
preparazione delle tagliatelle.

Se pensiamo alla loro abilità nell’uso delle più moderne tecnologie informatiche, sembra incredibile immaginare quanto possano essere impacciati di fronte a farina e uova. Molti di loro non riuscivano a credere di essere stati capaci di stirare la sfoglia e fare maltagliati e fettuccine!

Con orgoglio e soddisfazione, però, hanno portato a casa il loro “trofeo” per
dimostrare alla famiglia quanto appreso dall’esperienza e di quale inaspettata
abilità siano stati capaci.

Il giorno 18 dicembre, in piazza Amendola, potranno riproporsi come cuochi provetti e cucinare “la pasta Prometeus” per tutta la comunità che vorrà essere presente al particolare evento.

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Donne in cammino sul Gargano Sacro: una primavera di passi, libertà e rinascita

Pasqua ad alto rischio valanghe in Piemonte: l’appello del Soccorso Alpino​

Droni sull’Everest: come la tecnologia sta rivoluzionando il lavoro degli sherpa