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L’avventura però a questo punto si intorbida. I dati della storia racconteranno che Walter e il compagno pakistano vengono letteralmente abbandonati, senza alcun riparo nè attrezzatura, in bilico su un fazzoletto di neve verticale.
L’Italia di allora non aveva bisogno di esprimere straordinari talenti solitari, quanto di dimostrare la coesione e la capacità di tante “formichine”, uscite massacrate dall’uragano della guerra civile, di realizzare un’impresa “impossibile”.Ma la storia dell’alpinismo non l’ha scritta il CAI, caro Walter.