Milano, a 23 anni lascia tutto e va a gestire un rifugio in Val di Spluga

Un ragazzo di Milano decide di lasciare la metropoli e di andare a gestire un rifugio a 2mila metri. Aveva partecipato al bando indetto dal Cai per cercare nuovi gestori di rifugi

22 settembre 2022 - 9:00

Federico Pessina è un ragazzo di 23 anni di Milano che ha deciso di partecipare al bando indetto dal Cai per individuare i gestori di alcuni rifugi. Il giovane milanese ha vinto il bando per gestire il rifugio Chiavenna, situato a 2000 metri di quota, in Val di Spluga.

Pessina è così diventato il più giovane rifugista d’Italia e ha deciso di lasciare la sua città natale per vivere immerso nella natura e offrire ospitalità ad escursionisti e trekker.

Una scelta in controtendenza rispetto a quella di molti coetanei che, alla sua età, spesso si spostano nel capoluogo lombardo in cerca di opportunità lavorative .

Il ragazzo ha raccontato a Milano Today che tutto parte dalla sua passione per la montagna che lo ha portato, subito dopo la maturità, a fare un’esperienza lavorativa presso il rifugio Gianetti.

Lavorando al rifugio Federico Pessina ha raccontato di aver incontrato numerosi alpinisti e appassionati di montagna che gli hanno fatto amare ancora di più la vita in quota. Anche se la quotidianità del rifugista è certamente più dura di quello che si aspettava, lavorare in quell’ambiente gli ha donato grande felicità.

Proprio quell’esperienza lo ha infatti convinto, all’inizio del 2022, a partecipare al bando per prendere in gestione il rifugio Chiavenna. Il primo posto in graduatoria è stata una sorpresa e adesso il suo sogno di vivere in simbiosi con la montagna diventa è diventato realtà.

Il rifugio Chiavenna si trova a quota 2.040 metri, nella conca dell’Angeloga, proprio sotto al Pizzo Stella e davanti al lago. Una struttura molto nota e frequentata da alpinisti ed escursionisti che si fermano durante il percorso per raggiungere il Pizzo Stella

A Milano Today Federico ha poi raccontato:

“Sicuramente la cosa più bella del lavoro in rifugio è il poter stare strettamente a contatto con la natura e il luogo in cui viviamo. Vediamo e viviamo il passare delle stagioni attraverso i colori della natura e gli animali che vi abitano. È bello condividere la passione per la montagna con i frequentatori del luogo e parlare dei diversi modi che abbiamo di viverla”.

La scelta di Federico di lasciare la città per vivere in montagna è compiuta oggi da sempre più giovani, che cercano opportunità di vita e lavoro in montagna.

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