Georgia, Borjomi Kharagauli National Park
Le foreste dell’Unione Europea hanno un ruolo centrale nel contrasto al cambiamento climatico, infatti se questi ecosistemi venissero tutelati sarebbero in grado di assorbire il 50% in più di CO2 dall’atmosfera.
Dai risultati di uno studio commissionato da Green Peace Germania all’ente di ricerca National Forest Academy si evince che la riduzione di circa 1/3 dello sfruttamento delle foreste del continente europeo permetterebbe di assorbire il 50% in più dell’anidride carbonica dall’atmosfera.
Le antiche foreste sono ecosistemi complessi che hanno una capacità di assorbimento della CO2 molto superiore rispetto ad alberi nuovi, che hanno bisogno di tempo per trasformarsi in boschi.
Non solo, questi antichi ecosistemi nei loro lunghi anni di vita hanno già immagazzinato grandi quantità di anidride carbonica che, una volta tagliati, finirebbe di nuovo nell’atmosfera.
Per ridurre le emissioni la soluzione più efficiente ed efficace è conservare le foreste e le aree verdi del continente europeo, fermare il disboscamento e fare in modo che questi ambienti siano protetti e continuino ad esistere.
I risultati di questo studio hanno spinto le organizzazioni ambientaliste a fare pressioni sulle istituzioni europee affinché l’energia derivante dalla combustione di legname non sia più considerata rinnovabile e pulita.
Il falso mito che piantare nuovi alberi, sostituendo quelli tagliati per la combustione, possa ristabilire l’equilibrio naturale è stato smentito. Il bilancio di questa operazione, per quanto riguarda l’assorbimento di CO2, rimane sempre negativo.
Questi dati si ineriscono in un lungo filone di studi e ricerche che affermano l’importanza dei boschi e delle foreste per combattere il cambiamento climatico.
Proprio le emissioni di CO2 sono le principali responsabili del surriscaldamento globale e, ancora oggi, il modo migliore per riassorbirle è aumentare il numero e l’estensione delle foreste.
Per questo, secondo Green Peace, è essenziale che le istituzioni europee adottino provvedimenti normativi che escludano l’energia generata bruciando legno – con l’unica eccezione per gli scarti che non possono essere riciclati altrimenti – dalle politiche energetiche e climatiche dell’Ue.
L’Europa dovrebbe dotarsi di nuovi obiettivi vincolanti per il ripristino e la protezione delle foreste, come caposaldo della lotta alla crisi climatica.