La mattina si allena il fiato sulle due ruote, una pedalata dietro l’altra per raggiungere i poderi dell’entroterra romagnolo. Pranzo in agriturismo con degustazione dei prodotti locali e poi vendemmia nei vigneti coltivati a Biancame, Rebola, Trebbiano di Romagna e Sangiovese. Con le uve raccolte si ripercorrono tanti riti: la pigiatura si pid (coi piedi) e la cottura del mosto, secondo antica ricetta.
Alle spalle il mare, davanti le colline.Bastano pochi colpi di pedale per raggiungere da Riccione un entroterra tra i più suggestivi d’Italia, con abbazie e borghi storici perfettamente conservati.
La Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini si sviluppa infatti fra le valli del Marecchia e del Conca, attraversando praticamente tutta la piccola e giovane provincia fino ai confini del Montefeltro marchigiano.
Un territorio collinare dove si alternano coltivi, paesi e borghi fortificati, con una ricchezza unica di rocche e castelli malatestiani che ancora oggi presidiano i punti strategici delle due valli.
Lungo il tragitto è possibile approfittare di soste gustose a base di prodotti tipici del territorio: olio extravergine di oliva delle colline di Romagna, porchetta, pecorino di fossa, squacquerone, tartufo nero, castagne di Montefiore, patate di Montescudo, dolci come il Miacetto e il Sanguinaccio, assolutamente digeribili dopo un sorso di buon nocino fatto in casa.
Molti poderi prestano anche attività di agriturismo con la garanzia di un pasto genuino e preparato secondo tradizione.
Il pomeriggio poi si va tutti in vigna per il rito della vendemmia: si comincia dai vitigni a bacca bianca, vendemmiati a partire dalla fine di agosto, e si prosegue fino al 20 ti ottobre con la vendemmia tardiva, quando il grappolo è lasciato appassire sulla pianta.
I cultivar sono quelli tipici del territorio: Biancame, Rebola, Trebbiano di Romagna D.O.C. e Pagadebit di Romagna D.O.C. tra i bianchi – Cabernet Sauvignon D.O.C. e Sangiovese di Romagna D.O.C. tra i rossi.
Partecipare al rito della vendemmia è una buona occasione per assistere ad antiche usanze ancora in voga in quest’entroterra ricco di calore e tradizione: la pigiatura degli acini coi piedi e la preparazione di dolci o piatti a base di mosto cotto.
La saba o sapa è uno sciroppo d’uva dalle antiche origini utilizzato come dolcificante, ma anche come alimento per alcune ricette tipiche. Si consuma anche come sorbetto, granita, bibita dissetante; per condire fagioli, ceci e castagne; per bagnare dolci, ravioli, tortelli e crostate; per impastare il ripieno dei tortelli dolci; per insaporire il pane e la polenta; per preparare savor e sabadoni, tortelli dolci.
La saba può inoltre accompagnarsi a tutti i formaggi stagionati, tagliati a fetta grossa o in scaglia o degustata con il Parmigiano Reggiano. Il rientro nei 14 alberghi aderenti al Consorzio Riccione Bike Hotels è infine salutato da tanti servizi utili (come quello di lavanderia, massaggiatore professionista) e un po’ di relax nei centri benessere o in piscina.
Palestre convenzionate e piscina comunale sono sempre a disposizione e per qualsiasi esigenza fisica, per uno strappo muscolare o un tendine un po’ indolenzito, in albergo c’è anche un medico e un massaggiatore professionista. E l’indomani si ritorna saldi sui pedali!
Prezzo in supermezza pensionea partire da 50,00 (settembre), 46,00 euro a persona (ottobre).Comprende pernottamento, trattamento di mezza pensione, merenda energetica, officina e deposito attrezzato per la custodia e la manutenzione della propria bici, spogliatoio, piantine cicloturistiche e guide specializzate, servizio di noleggio biciclette, servizio lavanderia, assistenza medica e fisioterapica.
Per l’elenco delle strutture Riccione Bike Hotelswww.riccionebikehotels.it
Quota partecipazione vendemmia in podere (comprende vendemmia, pranzo in agriturismo, merenda con degustazione prodotti tipici)da 15,00 a 25,00 euro a persona