Emilia: salvati escursionisti in ipotermia, uno aveva scarpe da passeggio

In Emilia quattro giovani escursionisti, sprovvisti di attrezzatura tecnica, uno addirittura in scarpe da passeggio, sono stati ritrovati in stato di parziale ipotermia in cima al comprensorio Febbio 2000, mentre salivano al Monte Cusna: le immagini del salvataggio

25 novembre 2024 - 19:16

Un’escursione finita male sul Monte Cusna 

Si è quasi conclusa in tragedia una vicenda che ha visto coinvolti quattro giovani escursionisti che erano partiti per una gita sul monte Cusna, sull’Appenino reggiano, lo scorso sabato.

I ragazzi, due 19enni e un 21enne provenienti da Valsamoggia, assieme a un quarto ragazzo di 19 anni residente a Marano sul Panaro nel Modenese, avevano deciso di raggiungere la vetta del monte.

Tuttavia, sono rimasti bloccati a 1900 metri in cima al comprensorio Febbio 2000 a causa del maltempo.

Gli escursionisti hanno trascorso la nottata di sabato in un vecchio rifugio.

Durante la mattinata di domenica, erano partiti per la discesa a valle quando una bufera di acqua mista a neve li ha colti di sorpresa.

Si è formato il cosiddetto “verglas”, una superficie ghiacciata e scivolosa impossibile da percorrere se non con l’attrezzatura adeguata.

I giovani, infatti, erano sprovvisti del materiale alpinistico adatto a un’escursione di questo tipo e uno di loro è stato addirittura trovato con addosso delle normali scarpe da passeggio.

 

Il salvataggio del Soccorso Alpino Emilia Romagna

Sono stati proprio i quattro ragazzi a lanciare l’allarme al 112 verso le 10 di domenica mattina.

I Vigili del Fuoco si sono immediatamente attivati assieme a due squadre del Saer (Soccorso Alpino Emilia Romagna), una di questi medicalizzata da Castelnovo né Monti.

Si è provato di tutto per tentare di velocizzare le pratiche di soccorso, anche cercando di attivare l’impianto di risalita (seggiovia), tuttavia, a causa del forte vento, non si è potuto fare nulla.

Qui sotto le immagini del soccorso dal sito del Corriere della Sera

Gli escursionisti sono stati quindi raggiunti a piedi direttamente sul posto e gli sono stati forniti sia coperte termiche che sacchi a pelo.

Anche un elicottero del 118 proveniente da Pavullo venuto in soccorso, però, è stato bloccato dal maltempo e non è potuto arrivare fino alla cima fermandosi soltanto in una piazzola poco distante da Febbio.

I giovani sono stati ritrovati in condizioni di parziale ipotermia: tre di loro presentavano una lieve ipotermia.

Uno solo, il 19enne modenese, era stato colpito da un’ipotermia medio-grave e non è potuto scendere con le proprie gambe fino a valle come i suoi compagni.

È stato quindi trasportato in barella fino all’ospedale Maggiore di Parma.

Le condizioni degli escursionisti non destano preoccupazioni particolari e sono in fase di deciso miglioramento dopo il trasporto in ospedale.

 

 

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