Storia di un albero di settemila anni

17 marzo 2020 - 22:58

È proprio qui, in quella che in italiano si chiama Monte San Pietro, che nell’autunno del 2011 è stato riportato alla luce un tronco di larice lungo 16 metri. Deve essere scattato qualcosa, allora, nel cuore di Toni Santa, che gli ha suggerito di comprare il tronco, sottraendolo ad un destino che – nel migliore dei casi – lo avrebbe visto bruciato dentro una stufa altoatesina.

Spinto dal desiderio di capire di più, Toni si è rivolto alle Università di Innsbruck e Groningen, i cui studi hanno dato risultati sorprendenti: il larice era straordinariamente antico, più vecchio di addirittura di Ötzi, la mummia del Similaun.

Alla veneranda età di 7.600 anni, il Larice ha ancora qualcosa da dire, tanto che Toni Santa ha deciso di portare avanti le indagini, che potrebbero dare informazioni rilevanti sull’inquinamento ambientale, sul clima, e così via.

Una piccola parte del prezioso legno dell’albero è diventata la fonte di autosostentamento delle ricerche, con la produzione di piccoli oggetti, sculture, gioielli ed altri articoli. Quest’attività offre lavoro ad una decina di persone, si rivolge ai collezionisti e non funzionerà mai su larga scala e a seconda della disponibilità dell’acquirente ad imparare a parlare una lingua antica. Perché, in fin dei conti, a scrivere questa storia è stato un albero.

Per informazioni: info@moorlaerche.info
cell. 339.5004390.

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