Via Francigena Road To Rome: inizia il cammino attraverso l’Europa

Via Francigena Road To Rome 2021: inizia il lungo viaggio da Canterbury a Santa Maria di Leuca, passando per Roma, per festeggiare i 20 anni dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

15 giugno 2021 - 19:48

Ieri c’è stata una cerimonia simbolica presso la Cattedrale di Canterbury, punto di partenza della Via Francigena, per dare il via all’iniziativa ideata per celebrare i vent’anni dalla fondazione dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

E’ stato benedetto il bastone del pellegrino, detto il Bordone, che accompagnerà il gruppo fino a Santa Maria di Leuca, lungo i 3200 chilometri divisi in 172 tappe del tracciato della Via Francigena.

Il gruppo è composto da rappresentanti dell’Associazione, giornalisti, blogger, videomaker e pellegrini che racconteranno il cammino giorno per giorno attraverso i canali digitali ufficiali dell’Associazione Vie Francigene.

Il piccolo gruppo partito da Canterbury, ha raggiunto Dover, sulla costa britannica della Manica, dove il Bordone è stato simbolicamente consegnato al capitano della nave che lo ha trasportato sulla costa francese, a Calais.

Da qui riparte il viaggio dei pellegrini attraverso il cuore dell’Europa.

Un evento per celebrare l’associazione ma anche per segnare la ripartenza del viaggio lento e del turismo attivo nel continente, in questa fase di graduale uscita dall’emergenza sanitaria.

Un cammino di incontri per unire i popoli

L’obiettivo è quello di incontrare lungo il cammino le comunità locali, in una sorta di percorso di unione tra i territori e i  popoli delle quattro nazioni attraversate dal cammino si Sigerico.

Saranno ben 657 le comunità locali attraversate durante le tappe, che saranno occasione di incontro e confronto.

In ogni tappa al gruppo si aggiungeranno rappresentanti delle comunità territoriali e ospiti che seguiranno per uno o più giorni i pellegrini.

La condivisione del percorso, il confronto tra popoli e culture, è il cuore del progetto. Sensibilizzare sulla necessità di un nuovo modo di fare turismo e di viaggiare, che sia responsabile, sostenibile e rispettoso delle realtà locali.

Un cammino aperto a tutti. Chiunque potrà prendere zaino e scarponi e accompagnare il gruppo per qualche chilometro rendendosi testimone di questa esperienza.

Il programma del percorso è già stabilito e consultabile da tutti sul sito ufficiale dell’associazione Vie Francigene.

L’arrivo a Roma è previsto per il 10 settembre mentre la conclusione dell’iniziativa sarà a Santa Maria di Leuca il 18 Ottobre.

Molti hanno già manifestato la volontà di accompagnare il gruppo, in questa sorta di staffetta che racconterà la Via Francigena oggi, in un’Europa martoriata da una pandemia e che ha bisogno di ritrovare la forza di mettersi in marcia.

Uno dei primi e più importanti incontri si terrà nella sede del Consiglio d’Europa, dove il gruppo di camminatori incontrerà la Segretaria Generale, per condividere obiettivi e filosofia del progetto.

Tutti le nazioni attraversate dal Cammino sono parte di questa Istituzione, fondata con il Trattato di Londra del 1949 con l’obiettivo di promuovere la democrazia, i diritti umani e l’identità culturale europea.

Un modo di viaggiare in constante crescita

L’A.E.V.F. insieme ad Enit (Ageniza Nazionale per il Turismo) ha condotto una ricerca sui numeri della Via Francigena e del turismo dei cammini negli ultimi anni.

Le tappe del percorso da Canterbury a Roma nel 2019 sono state percorse da ben 19.100 persone che hanno richiesto la credenziale del pellegrino, duemila in più rispetto all’anno precedente.

Un indotto di oltre 20 milioni di euro, quasi tutto a beneficio delle comunità locali e dei piccoli borghi che sono attraversati dal tracciato francigeno.

Una grande occasione per la rinascita dell’Europa rurale, custode di storie e culture millenarie.

Gli stessi numeri si sono riscontrati anche su altri cammini in Italia e nel resto d’Europa, una tendenza ormai consolidata da diversi anni che è riuscita perfino a resistere al terribile 2020 di Pandemia.

L’Enit ha affermato che questo nuovo modo di viaggiare è una grande opportunità per l’Italia e l’Europa.

Il profilo dei moderni pellegrini corrisponde a persone dai 16 agli 80 anni, interessate alla storia, alla cultura, alle tradizioni e alla natura dei luoghi attraversati.

Che viaggiano in tutte le stagioni e che sono alla continua ricerca di nuovi territori ancora poco battuti da scoprire. I cammini e le vie di fede possono diventare le arterie di un rinascimento culturale europeo.

Via Francigena Road To Rome si pone la missione di divulgare e sensibilizzare i cittadini e le comunità locali sull’importanza di questa nuova forma di turismo.

 

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