Da Agerola alla valle delle Ferriere

18 marzo 2020 - 9:45

Con una brevissima variante, segnalata da una puntuale indicazione, è possibile visitare i resti del Castello Lauritano, un’antica abitazione patrizia risalente all’epoca della Repubblica Marinara di Amalfi, costruita con pietrame calcareo e malta bastarda, secondo la modalità di costruzione delle mura di sostegno dei terrazzamenti tipici della Costiera, che è anche un indimenticabile belvedere.
Lasciato il borgo di San Lazzaro si ascende verso località Radicosa (Piazzetta Santa Lucia, facilmente riconoscibile anche per un’ edicola votiva), dove inizia una scalinata in pietra risalente all’età medievale, che si snoda attraverso il fitto bosco. Giunti ad un bivio si girerà a destra e, per un piccolo sentiero, si raggiungerà una magnifica posizione sopra le suggestive rovine dell’antico Convento di Cospiti, luogo di grande suggestione e di ragguardevole importanza storica, aggrappato e nascosto tra le rocce sottostanti fino ad essere quasi invisibile. Una particolarità del convento di Cospiti è che nella parete alle sue spalle vi è una grotta, a circa venti metri d’ altezza. Questa grotta era raggiunta per mezzo di un lungo palo dotato di pioli, che veniva all’occorrenza infitto nel suolo di roccia, e che, fungendo da scala, consentiva al monaco che volesse appartarsi in eremitaggio di ascendere alla grotta. Una volta che il palo fosse stato rimosso dai confratelli, il rifugio tornava ad essere inaccessibile come il nido di un’ aquila. Da questa posizione che sormonta il convento, gli escursionisti più esperti potranno iniziare la discesa diretta verso le rovine. Se invece, al bivio, piuttosto che andare a destra si continuerà a salire la gradinata, si raggiungerà un sentiero in terra che s’inerpica lungo l’orlo dell’altopiano, dal quale si potranno ammirare panorami realmente esaltanti.
Dopo ulteriore tratto di salita, si scenderà fino a località Nespola. Da qui si potrà proseguire ulteriormente verso la fiabesca Valle delle Ferriere, seguendo il sentiero “01” del CAI. La Valle delle Ferriere è luogo incantevole, che offre scorci di vegetazione così fitti, e dai colori così intensi da acquistare un sapore quasi equatoriali. Ricca di alberi secolari, splendide sorgenti e cascate, la valle appare come un suggestivo anfiteatro, esposto a mezzogiorno, e circondato da alte rupi . Qui vive, tra l’altro, la felce preistorica Woodwardia radicans, esempio pressocché unico di flora relitta di era pre-glaciale.

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