Parco Storico di Monte Sole: il sentiero del Memoriale

18 marzo 2020 - 9:44

Il sentiero del Memoriale raggiunge il cimitero e i resti della chiesa di S. Martino, i ruderi dell’abitato di Caprara e la vetta di Monte Sole. Scendendo verso est, incontriamo quindi la chiesa e il cimitero di Casaglia e, successivamente, l’oratorio di Cerpiano, dal quale il sentiero ritorna al Poggiolo. È un itinerario ad anello davvero suggestivo, che permette di osservare angoli di natura di straordinaria bellezza, che coinvolgono emotivamente, al pari del ricordo di quanto accaduto su queste montagne sessant’anni fa. Nel tratto che congiunge Casaglia a Caprara, si può ammirare uno splendido scorcio delle vallate dei fiumi Reno e Setta, che scorrono lungo il perimetro del Parco; nelle giornate più limpide, dalla cima di Monte Sole la visuale si estende invece fino a Monte Vignola, Monte Pastore, Medelana e Luminasio e, più a sud, alle vette più alte dell’appennino emiliano, il Corno alle Scale e il Cimone. Lungo i sentieri del Parco troviamo una biodiversità floristica d’eccezione, testimoniata da 936 specie vegetali, un terzo di quelle censite in Emilia Romagna. Tra esse si annoverano più di 50 specie protette, tra le quali molte orchidee, presenti soprattutto nel tratto che congiunge S. Martino con Caprara. A poca distanza dal Centro Visite, suggeriamo una visita all’insediamento più meridionale d’Europa del pino silvestre, (protetto con legge regionale dal 1977), situato presso Monte Termine, e a quello più occidentale del leccio, quest’ultimo trovabile invece a nord est di Cerpiano, presso Monte S. Barbara. Il territorio che si attraversa con il sentiero del Memoriale, è formato da un fitto mosaico di habitat, e costituisce l’ambiente ideale per una grande varietà di specie animali, che con un po’ di fortuna possiamo trovare lungo il cammino: cervi e daini nell’area compresa tra Monte Sole e Monte Caprara, ma anche caprioli, cinghiali, volpi, tassi, scoiattoli, ghiri e, nascosto tra gli arbusti e nel sottobosco, il moscardino.

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Cilento e Umbria con Officinae Itineris

Il progetto dei Laboratori: Outdoor a 360°

Il Passo di Tignaga