Riserva Naturale Orientata della Frattona: il fondovalle del Correcchio

18 marzo 2020 - 9:44

Tra gli arbusti domina il sambuco, una specie igrofila che si incontra soprattutto avvicinandosi alle sponde del corso d’acqua. Da questo punto sono visibili le sabbie gialle accanto alla prima ansa del torrente. Il sentiero diviene ora un po’ tortuoso e, nello stretto fondovalle, si possono incontrare alcune piccole aree che ospitano densi popolamenti di felce aquilina. La presenza di esemplari notevoli di pioppo bianco, tra i carpini e le querce, ci segnala una delle aree più belle e strategiche della Riserva. Sulla destra il rio Correcchio e, sulla sinistra, una porzione di bosco in cui si mescolano vari tipi di essenze arboree ad alto fusto, dove si incunea il sentiero. Alle querce si affiancano il carpino nero, l’acero campestre, il ciavardello e anche il castagno, con grandi esemplari ad alto fusto e con vecchie ceppaie, che testimoniano la passata ceduazione del bosco. Superati alcuni ripidi tornanti, si procede sul tratto di sentiero più largo e battuto che ci conduce verso il confine della riserva. In una splendida parete verticale di conglomerato si apre qui una cavità di origine antropica, dove è stata segnalata la presenza di particolari mammiferi, i Chirotteri. Il percorso prosegue a destra all’altezza del bivio e, dopo un breve tratto nel bosco, rientra piegando a sinistra fiancheggiando la siepe di marruca che segna il limite della riserva lungo via Suore. In breve si raggiunge un’area completamente pianeggiante costituita da uno strato arbustivo di agazzino molto fitto, impiantato artificialmente più di quindici anni fa su di un ex-coltivo. Il buon rinnovo di querce e aceri, insieme alla siepe di rose selvatiche e prugnolo che chiude il margine del bosco più ombroso e fresco, rende quest’area molto interessante: un habitat al quale sono legate, oltre a rare specie floristiche, anche varie specie di uccelli, rettili e insetti. Usciti dal sentiero che costeggia l’arbusteto, si ritorna all’ingresso della Riserva.

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Cilento e Umbria con Officinae Itineris

Il progetto dei Laboratori: Outdoor a 360°

Il Passo di Tignaga