Liguria di levante: 6 borghi del gusto da non perdere d’estate

Sospesi tra mare e monti, i borghi della riviera ligure di levante raccontano storie di marinai e contadini tra panorami unici, colori, profumi e sapori indimenticabili

13 giugno 2025 - 9:46

Liguria d’estate: 6 borghi del gusto tra mare e sapori

In estate la Riviera ligure di Levante è un incantevole mosaico di profumi e colori.

Il turchese del mare si fonde con il verde degli ulivi, i vicoli si accendono del rosa delle bouganville e i piccoli borghi marinari si animano di sapori autentici.

Vediamo alcuni dei borghi più interessanti da visitare e scoprire dal punto di vista enogastronomico.

1 – Zoagli: il Panbiscotto, merenda dei marinai

Nascosto tra le più celebri Rapallo e Chiavari, Zoagli è un piccolo scrigno che si affaccia sul Golfo del Tigullio.

Questo borgo è celebre per via dell’artigianato tessile – in particolare il velluto di seta – e per il suo simbolo architettonico per eccellenza: la passeggiata a mare Canevaro.

Quest’ultima è un incantevole percorso tra scogli e calette che offre dei bellissimi scorci panoramici su tutto il golfo.

Nel corso degli anni Trenta il turismo era in continua crescita a Zoagli e, per incentivarlo, gli abitanti realizzarono un percorso in pietra, quasi al limite del mare, per raggiungere le calette vicino alla spiaggia centrale.

Non ci si può perdere nemmeno il Castello Canevaro, dimora nobiliare affacciata sul mare, e il sistema di antiche torri saracene che narrano vecchie storie di difesa del borgo.

Zoagli è amato per il suo lungomare scolpito nella roccia e per i suoi sentieri panoramici che si inerpicano tra vigne e uliveti, ma anche per il suo tipico prodotto gastronomico: il panbiscotto.

Si tratta di pane secco cotto due volte nato come scorta per i marinai e oggi riscoperto per la sua fragranza rustica.

È un pane ottimo se accompagnato con olio extravergine, formaggi freschi o acciughe, ed è l’alimento che meglio sa raccontare la cucina ligure più autentica e pragmatica.

Per assaggiare il panbiscotto in un contesto tradizionale ma curato vale la pena fermarsi al ristorante Le Due Querce.

Si tratta di un locale storico che vanta una vista incantevole e che serve piatti della tradizione rivisitati e personalizzati.

_ Trovate alcuni spunti in più su Zoagli qui, in questa sezione de La Mia Liguria

_ Il sito del ristorante Le Due Querce

2 – Monterosso al Mare: l’acciuga antica e pregiata

Monterosso al Mare è il borgo più grande e pianeggiante delle Cinque Terre, ed è contraddistinto da due anime.

Quella elegante caratterizzata dalla passeggiata Fegina, dove si trova la spiaggia più grande del borgo e la celebre statua del Gigante, e quella più antica e raccolta del centro storico medievale, con le sue chiese gotiche e i vicoli ombreggiati.

Tra le tappe da non perdersi c’è la chiesa di San Giovanni Battista, la Torre Aurora, l’antico Convento dei Cappuccini (raggiungibile facendo una breve salita panoramica) e il suggestivo Sentiero Azzurro che collega Monterosso a Vernazza.

Il fiore all’occhiello della cucina locale è l’acciuga salata di Monterosso, presidio Slow Food: viene pescata tra aprile e luglio, pulita a mano, salata e conservata all’interno di orci in terracotta.

È l’ingrediente principale della cucina ligure, dal sugo per la pasta fino alle torte salate.

Il ristorante l’Ancora della Tortuga, letteralmente sospeso tra cielo e mare, è la scelta ideale per gustare le acciughe nelle loro mille varianti e per godersi una vista impareggiabile sulla costa antistante.

_ La pagina ufficiale di Monterosso al Mare

_ Il sito dell’Ancora della Tortuga

_ Il Sentiero Vernazza-Monterosso, percorribile anche nel senso opposto

3 – Levanto: i Gattafin, sapori di terra e di mare

Levanto è una cittadina costiera dal carattere deciso, ben collegata alle Cinque Terre ma molto meno affollata durante i mesi estivi.

Il centro storico è ricco di testimonianze medievali, tra le quali spiccano la Loggia Comunale del XIII secolo, la chiesa di Sant’Andrea in stile gotico-genovese, il Castello Malaspina e il portale romanico dell’antico monastero delle Clarisse.

La spiaggia è una delle più apprezzate della zona e, proprio da lì, parte anche la bellissima ciclovia Levanto-Bonassola-Framura, tracciata sull’ex linea ferroviaria scavata tra le scogliere.

Il piatto simbolo di questo paese è il Gattafin, un grande raviolo fritto ripieno di erbette spontanee, cipolle, uova e formaggio.

Viene anche chiamato “finezza della gatta”, ed è originario di una località vicino a Levanto che, appunto, si chiama “la gatta”.

Croccante fuori e cremoso dentro, questo raviolo ha antiche radici contadine.

Nasce dalla raccolta di erbe selvatiche da parte dei lavoratori di un’antica cava di pietra del borgo, e dalla loro preparazione per mano delle mogli di questi.

All’Antica Trattoria Centro, collocata in pieno centro storico, si possono assaggiare i Gattafin preparati seguendo la ricetta originale in un ambiente rustico e genuino.

_ Trovate le informazioni utili sull’Antica Trattoria Centro qui, in questa sezione della Guida Michelin

_ Il sito ufficiale di Levanto

_ Qui trovate alcune informazioni in più sulla ciclabile Levanto-Bonassola-Framura

4 – Camogli: la Capponadda, l’insalata che viene dal mare

Camogli è uno dei borghi più scenografici di tutta la Liguria.

Basta pensare alle case alte e coloratissime, al lungomare con il porticciolo, alla Basilica di Santa Maria Assunta, alla chiesa sul mare di San Nicolò di Capodimonte e al suggestivo Castello della Dragonara.

Questo borgo è il punto di partenza ideale per visitare l’Abbazia di San Fruttuoso, raggiungibile solo via mare oppure a piedi attraverso i sentieri del Parco di Portofino.

Ma è anche famoso per la tradizionale Sagra del Pesce, un’occasione in cui le acciughe vengono fritte in una gigantesca padella sul porto.

Una delle specialità di Camogli è la Capponadda, una robusta insalata fredda composta da gallette del marinaio ammorbidite, acciughe, tonno, olive taggiasche, pomodori, cipolla rossa e basilico.

Un tempo era il pasto quotidiano dei marinai durante la navigazione e, oggi, è diventato il simbolo della cucina povera ligure.

Per assaggiarla nella sua versione più autentica conviene salire a San Rocco Camogli e fermarsi a La Cucina di Nonna Lina.

È un ristorante intimo che propone una cucina casalinga e offre una vista incantevole sul Golfo Paradiso.

_ La pagina ufficiale di Camogli

_ Il sito del Parco di Portofino

_ La pagina de La Cucina di Nonna Lina

5 – Tellaro: il polpo che sa di leggenda e tradizioni

Tellaro, frazione del comune di Lerici, è uno tra i borghi più romantici della costa ligure, ed è una località rinomata, scelta da scrittori come Mario Soldati e da diversi pittori per via della sua luce struggente.

Camminando tra le sue scalette in pietra, i porticcioli nascosti e le case affacciate sul mare, si può respirare un’atmosfera di quiete quasi irreale e sospesa nel tempo.

Merita una visita la chiesa di San Giorgio, costruita su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, e vale la pena percorrere la passeggiata costiera verso Lerici, tra fichi d’india, muretti a secco e panorami incantevoli.

La leggenda narra che un polpo gigante abbia salvato Tellaro da un’incursione notturna per mano saracena, suonando le campane con i suoi lunghi tentacoli.

Proprio da questa storia popolare nasce l’orgoglio culinario del borgo: il polpo di Tellaro, tenero e saporito, cucinato in insalata, alla griglia oppure in umido.

Alla Locanda Miranda si può gustare il polpo in più versioni, e assaporare un menù che valorizza il pescato locale con assoluta eleganza.

_ Tutte le informazioni su Tellaro qui, in questa sezione de I Borghi più Belli d’Italia

_ Il sito della Locanda Miranda

6 – Manarola: lo Sciacchetrà, vigneti a picco sul mare

Manarola è forse uno dei borghi più iconici e fotografati delle Cinque Terre.

Le sue case color pastello, che si arrampicano su uno sperone di roccia, si affacciano su una piccola marina dove i gozzi vengono tirati a secco tra le case.

Il sentiero panoramico tra i vigneti che lo sovrastano regala una vista unica sulla costa, mentre i vicoli del centro nascondono botteghe artigiane e cantine secolari.

In questo borgo termina anche la celebre Via dell’Amore, un percorso panoramico molto suggestivo che parte da Riomaggiore. In alternativa, si può andare alla scoperta dei vari sentieri collinari verso Volastra e Corniglia.

Il vero tesoro di Manarola è lo Sciacchetrà, uno dei vini passiti più noti delle Cinque Terre.

Ottenuto da uve appassite al sole su graticci di canne, questo vino è un concentrato di profumi di albicocca, erbe mediterranee, miele e sale.

È un vino perfetto da abbinare con formaggi erborinati e dolci secchi, e rappresenta al meglio la fatica e la poesia della viticoltura eroica ligure.

Alla Trattoria dal Billy, appollaiata sopra il borgo, si gusta un’ottima cucina di mare genuina e si può godere di una splendida vista sul mare in compagnia di un calice di Sciacchetrà.

_ Il sito ufficiale della Trattoria dal Billy

_ Il percorso completo della Via dell’Amore

 

 

 

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