

Trentino-Alto Adige: 4 meravigliosi santuari ed eremi da scoprire
Il Trentino-Alto Adige è una regione custode di luoghi sacri dall'impareggiabile fascino e immersi in contesti naturali unici. Vediamo alcuni tra i più interessanti da scoprire tra le vallate di questa regione
In Trentino-Alto Adige in cerca di luoghi di fede, leggende e natura
Il Trentino-Alto Adige, terra di vette maestose, valli verdeggianti e laghi cristallini, è un territorio in cui la spiritualità si manifesta attraverso luoghi di culto che sfidano il tempo.
I santuari e gli eremi del territorio sono spesso incastonati all’interno di scenari naturali spettacolari, dove la bellezza della natura incontra la storia millenaria di preghiere e devozioni.
Ognuno di questi luoghi conserva untatto il proprio fascino, grazie a leggende che ne raccontano la nascita e affondano le radici in tradizioni antichissime.
Ecco una piccola selezione di alcuni tra gli eremi e i santuari più belli del Trentino-Alto Adige.
1- Il Santuario della Madonna di Pietralba
Il Santuario della Madonna di Pietralba è situato a ben 1520 metri d’altitudine sul monte Regolo, tra i paesi di Nova Ponente e Monte San Pietro, immerso nella bellezza della Valle del Laives.
Questo santuario è anche uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti della regione e, proprio per questo motivo, viene anche definito la “Lourdes dell’Alto Adige”.
Si narra che nel 1553 un contadino di Nova Ponente, Leonhard Weißensteiner, malato e disperato, abbia pregato la madonna di Pietralba affinché ricevesse una visione che gli promettesse una pronta guarigione.
Miracolosamente guarito, Leonhard costruì una piccola cappella in segno di gratitudine e, da lì, sviluppò l’intero santuario che vediamo anche oggi.
La statua della Madonna Addolorata che lì si venera è considerata miracolosa, tanto che ogni anno migliaia di pellegrini giungono fino a Pietralba per chiedere la sua protezione e intercessione.
Il santuario è raggiungibile tramite un sentiero che parte da Nova Ponente della durata di circa quattro ore. Alternativamente, è possibile arrivare in auto fino al santuario: nelle vicinanze c’è un comodo parcheggio.
_ Sul sito ufficiale di Pietralba trovate tutte le informazioni utili sul santuario
_ Su questa pagina di Südtirol.info trovate il percorso che da Nova Ponente porta al santuario
2- L’Eremo di San Colombano
L’Eremo di San Colombano è un luogo che sembra sfidare la natura stessa: si trova nel comune di Trambileno, a pochi chilometri da Rovereto, ed è stato costruito a mezza altezza su uno strapiombo di circa 120 metri sul fiume Leno.
Il suo fascino è dovuto non soltanto alla sua storia, ma anche alla sua posizione che lo rende visibile in lontananza come un piccolo angolo di serenità sospeso nel tempo.
La leggenda narra che San Colombano, un monaco irlandese, trovò rifugio in questa grotta solitaria nel VII per dedicarsi alla preghiera e alla meditazione.
Secondo la tradizione il santo, in veste di giovane cavaliere, avrebbe soppresso il drago che abitava questa grotta, una creatura pericolosa dato che si dice uccidesse tutti i bambini battezzati nelle acque del sottostante torrente Leno.
L’eremo sembra essere abitato sin dal lontano 753, mentre la costruzione della chiesetta e dell’annesso romitorio risalgono al X secolo.
Raggiungere questo eremo è già, di per sé, un’avventura: partendo da Trambileno si deve percorrere una scalinata scavata nella roccia che conta 102 gradini.
Tuttavia, una volta giunti in cima la vista sul Leno e sulla valle sottostante è semplicemente incantevole.
Si segnala, però, che l’Eremo di San Colombano è in corso di restauro e che riaprirà durante l’estate 2025.
_ Su questa pagina di Trentino.info ci sono alcune informazioni utili sull’eremo
_ Sul sito Trentino.com, invece, trovate una traccia Gpx del percorso che conduce all’eremo
3- Il Santuario di San Romedio
Il Santuario di San Romedio si trova nei pressi di Sanzeno, nel territorio comunale di Predaia, e si erge come un piccolo miraggio sulla Val di Non: è incastonato in una rupe calcarea a circa 70 metri sopra la valle.
Il complesso è costituito da cinque chiese sovrapposte, tutte collegate da una lunga scalinata interna che si arrampica sulle pareti rocciose.
La posizione di questo santuario ne amplifica la sacralità creando un’atmosfera quasi mistica che invita la riflessione profonda.
La storia di San Romedio affonda le sue radici in una leggenda che racconta di un giovane nobile il quale, dopo una vita di eccessi, decise di ritirarsi in queste valli per vivere da eremita.
Si dice che durante uno dei suoi cammini solitari incontrò un orso bruno che invece di attaccarlo gli divenne amico seguendolo fedelmente.
La simbiosi tra il santo e l’orso è ancora oggi un simbolo di pace e armonia con la natura.
Per raggiungere il santuario si può partire da Sanzeno: si tratta di un sentiero che ricalca un antico canale irriguo scavato nella roccia verso la fine dell’Ottocento, oggi messo in sicurezza grazie a possenti parapetti in legno.
È un percorso adatto a tutti e dura soltanto 45 minuti. Ad ogni modo è anche possibile arrivarci anche in auto: nelle vicinanze del santuario c’è un comodo parcheggio.
C’è poi una ricorrenza che coinvolge il Santuario di San Romedio: ogni anno, il 15 gennaio, il santuario celebra la festa del santo con una solenne processione che attira pellegrini da tutta la regione.
_ Su questa pagina di Visit Val di Non ci sono tutte le informazioni sul Santuario di San Romedio
_ Su quest’altra sezione di Visit Val di Non trovate 4 passeggiate per arrivare al santuario
4 – Santuario della Madonna de La Salette
Il Santuario della Madonna de La Salette si trova a Moscheri, una piccola frazione del comune di Trambileno, in provincia di Trento.
Immerso in una pineta silenziosa, il santuario sorge su un promontorio roccioso che regala una vista suggestiva sulla Vallagarina.
L’edificio venne costruito nel 1856 come ex voto dagli abitanti della zona, grati per essere scampati a un’epidemia di colera.
L’ispirazione per la sua edificazione giunse dalle apparizioni mariane avvenute nel 1846 a La Salette, la località francese da cui prende il nome questo santuario.
Inizialmente c’era soltanto una semplice cappella, tuttavia l’edificio fu ampliato nel corso del 1863 per accogliere un numero sempre più crescente di fedeli.
Ancora oggi, il santuario è un importante punto di riferimento religioso per la comunità locale.
Il Santuario de La Salette è raggiungibile da Rovereto, seguendo la strada per Trambileno e poi per Moscheri. Da lì un breve sentiero conduce fino alla chiesa.
Il percorso pedonale è parte dell’itinerario noto come “i tesori di Trambileno”: si tratta di un sentiero ad anello lungo circa 11,5 Km, un’escursione facile che porta a scoprire i luoghi più suggestivi di questo territorio come l’Eremo di San Colombano e il santuario stesso.
_ Sul sito ufficiale di Rovereto trovate tutte le informazioni utili sul santuario
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