9 consigli per fare trekking col caldo: i rischi e le precauzioni da prendere

Camminare col caldo, per quanto sia piacevole, nasconde rischi e richiede alcune precauzioni. Vediamo come scegliere l'itinerario, quando partire, come e dove andare, cosa bere e mangiare

13 agosto 2023 - 6:33

Camminare con il caldo: come e perché

Esistono stagioni nelle quali fare trekking è più complicato, in quanto l’organismo è sottoposto ad uno stress maggiore, perché a quello dell’attività fisica si aggiunge quello derivante dalla situazione climatica.

Questo è vero d’inverno, ma è vero a maggior ragione d’estate.

Questa similitudine tra le due stagioni più estreme dell’anno non è così intuitiva.

Se a nessuno verrebbe in mente di farsi una camminata sotto la neve con temperature rigidissime, si potrebbe essere invece tentati di pensare che camminare in una calda giornata estiva sia meno rischioso.

In realtà non è così, ma è possibile adottare alcuni accorgimenti che ci consentono di vivere appieno la bella stagione.

Ecco 9 consigli per camminare in sicurezza anche d’estate.

 

1 – Controlla il meteo, anche d’estate il tempo può volgere al peggio

È vero. In estate tendenzialmente il tempo sarà buono.

Proprio per questo controllare le previsioni è vitale ancora di più.

Innanzitutto perché potrebbe essere fin troppo caldo e in tal caso sarebbe saggio rinunciare al trekking, così come nella stagione fredda è necessario rinunciare se il tempo previsto è troppo inclemente.

In secondo luogo è altamente probabile che tu abbia scelto un itinerario in alta quota.

Questo da un lato mitiga i problemi relativi alla temperatura, dall’altro rende più repentini i cambiamenti meteorologici, essendo la variabilità meteo una caratteristica dell’alta montagna.

Inoltre i temporali estivi possono notoriamente essere molto violenti e non sarebbe simpatico essere colti di sorpresa tra fulmini e saette nel mezzo dell’escursione.

Sul web trovi tanti servizi che ti possono aiutare a farti una idea del tempo che troverai in cammino, comincia da quello dell’Aeronautica Militare.

 

2 – Scegli l’itinerario giusto per l’estate

Nessun itinerario è davvero giusto e nessuno è davvero sbagliato, con gli opportuni accorgimenti. Tuttavia, pensare di fare un trekking a ferragosto in Pianura Padana, certamente non è particolarmente saggio.

In generale è meglio dedicarsi a trekking in alta montagna, l’appennino già richiede qualche accorgimento in più.

Un’altra possibilità è percorrere un itinerario di mare.

Il nostro appennino ci consente di trovare sentieri immersi nei boschi che si aprono su spiagge dove fare un bel tuffo ristoratore.

Qui puoi trovare 12 itinerari italiani per l’estate, tra mare e montagne.

 

3 – Parti presto, goditi il fresco del mattino d’estate

Certo, a nessuno piacciono le levatacce alle 6 del mattino e già durante la settimana lavorativa c’è chi è costretto ad alzarsi anche prima.

A volte il trekker occasionale fatica ad accettare l’idea di doversi alzare all’alba.

Ma gli escursionisti esperti lo sanno, una piccola fatica iniziale ti consentirà di goderti al massimo la giornata.

Non solo.

Alzarsi presto consente di ammirare il panorama che la natura sa offrirci con lo spettacolo della luce mattutina.

Tieni conto che la temperatura massima si raggiunge tra le 11,30 e le 14 circa e questo vuol dire che in quell’intervallo orario dovrai essere sotto un albero oppure, se il trekking è breve, dovrai già essere tornato a casa.

 

4 – Copriti: cappello, crema protettiva…chiome degli alberi

Sembra strano, ma coprirsi d’estate è importante tanto quanto lo è nella stagione fredda.

Ovviamente ci riferiamo all’abbigliamento corretto, ad esempio no assoluto al cotone.

Ricorda di proteggere la testa con un cappello e gli occhi con occhiali da sole.

E proteggi la pelle scoperta con crema adeguata, soprattutto se camminerai in alta quota dove il sole picchia più pesantemente.

E ricorda che, sulle nostre montagne e sui nostri appennini, anche le chiome degli alberi sembrano fatte per proteggerci nelle ore più calde.

Cosa c’è di meglio di una bella pausa pranzo nel bosco o nella foresta, magari guardando il mare o le montagne intorno?

 

5 – L’acqua è vita, soprattutto in estate

Si calcola che durante un’escursione si perda in media 1 litro d’acqua l’ora.

Ovviamente questa quantità può arrivare a raddoppiare in un trekking particolarmente duro in estate.

Capisci da solo il pericolo.

Disidratarsi è pericoloso e soprattutto può capitare che, impegnato come sei nel tuo cammino, neanche ti accorga di quello che ti sta capitando.

Quindi, regola d’oro: porta con te più acqua di quella che pensi ti servirà lungo il cammino.

Quando si intraprende un trekking non sai mai come andrà, soprattutto se l’itinerario è lungo.

Non sai quali saranno davvero le condizioni meteo e cosa può capitare lungo il cammino.

L’acqua abbondante non può mancare. Bevine un po’ per volta, anche quando non hai sete, perché la disidratazione non ti colga di sorpresa.

 

6 – I sali, i sali!

Assumere l’acqua è essenziale, ma è necessario anche ristabilire l’equilibrio elettrolitico che diventa instabile, in una situazione che stressa il tuo organismo come può essere il trekking estivo.

Gli integratori di sali minerali ti danno energia e ti fanno godere al meglio la tua camminata.

Integratori a base di potassio e magnesio sono i più indicati. Il potassio è essenziale per il buon funzionamento muscolare, il magnesio per il sistema nervoso.

Camminando d’estate perdiamo grandi quantità di questi preziosissimi minerali e averne a disposizione durante il trekking significa fare un carico di energia e di lucidità mentale.

Anche qui, non aspettare di sentirti senza energie, assumi un integratore all’inizio del trekking e poi all’occorrenza in rapporto alla lunghezza dell’itinerario.

 

7 – Fermati il tempo necessario

Prendersi una pausa è necessario sempre, ma soprattutto se stai facendo un trekking estivo.

Se il trekking è lungo fermati nell’ora di caldo massimo.

Cogli l’occasione per mangiare qualcosa e goderti la natura e il paesaggio.

Inoltre, lasciando evaporare il sudore la temperatura del corpo si normalizzerà e sarai pronto per ripartire per il resto del cammino.

 

8 – Attento ai segni del colpo di calore

La prudenza non è mai troppa, si dice. Ed è tanto più vero in una situazione potenzialmente a rischio quale può essere quella del trekking estivo.

Se hai seguito tutti i consigli, hai scelto un trekking di montagna, hai controllato il meteo, ti sei adeguatamente alimentato, idratato e vestito, hai già fatto molto per minimizzare i rischi.

Tuttavia è bene sapere quali sono i sintomi del colpo di calore e imparare a riconoscerli anche nei propri compagni di viaggio.

La stanchezza che va al di là del normale affaticamento muscolare, il mal di testa, la nausea, uno stato di leggera confusione o disorientamento sono tutti segnali che ti devi fermare.

Stai all’ombra e cerca di recuperare, se la situazione non migliora, chiama soccorsi.

 

9 – Goditi l’estate in cammino

L’estate è di solito il periodo in cui la maggior parte delle persone ha più tempo da dedicare alle proprie passioni, incluso quella di camminare.

Anche d’estate camminare è possibile e può diventare un’occasione ideale per scoprire nuovi luoghi e rilassarsi lontano dagli impegni lavorativi.

Un’occasione per viaggiare e creare nuovi ricordi da raccontare al ritorno a casa.

 

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