Marche, ecco 4 splendide escursioni autunnali: dal Monte Conero alle creste dei Sibillini

Le Marche sono una Regione ricca di meravigliosi itinerari ideali da scoprire in autunno. Dal Parco nazionale dei Monti Sibillini al Monte Conero ecco alcuni dei più suggestivi percorsi da vivere in questa stagione!

13 settembre 2024 - 10:59

Le Marche, una terra variegata da vivere e percorrere

Intraprendere un’escursione non significa solo fare un po’ di attività fisica, perché l’atto del camminare è pur sempre da considerarsi come uno stato mentale.

Un’azione volta a rapportarsi al viaggio e al territorio in modo alternativo.

Per questa ragione un’escursione non è tale solo se si cammina in alta montagna, ma anche tra dolci colline, magari nel mezzo di un bosco fittissimo, oppure lungo un sentiero impervio e panoramico.

Le Marche, in questo senso, sono una regione ideale per vivere queste esperienze, specie e in virtù della pluralità del suo territorio.

Una vera e propria scoperta dal punto di vista naturalistico, paesaggistico e altresì storico.

Di seguito potete trovare alcune delle proposte più interessanti che si snodano lungo la regione, adatte più o meno a tutti e a tutti i livelli di difficoltà.

 

1 – Fiastra, il canyon dei Monti Sibillini

Questa proposta di viaggio trova il suo incipit nella località di Fiastra (Macerata), e vi condurrà verso uno dei più famosi itinerari dei Monti Sibillini e delle Marche.

Vi troverete catapultati nella splendida cornice del lago di Fiastra, apprezzato soprattutto per la varietà dei suoi ambienti, tra i quali la lecceta relitta del Fiastrone.

Ma non sono da dimenticare nemmeno le forme e i colori suggestivi delle Lame Rosse, delle formazioni rocciose caratterizzate da piccoli canyon e pinnacoli.

Il percorso parte in prossimità della diga di Fiastra e, da subito, potrete godere dei bellissimi scorci sull’azzurro del lago e sulla valle, attorniata dalle gole rocciose del Fiastrone.

Di lì in poi vi immergerete subito nell’ombra del bosco di leccio fino a giungere al fosso della Regina dal quale, in breve tempo, arriverete fino ai caratteristici pinnacoli.

L’intero itinerario, tra andata e ritorno, si sviluppa per circa 8 Km ed è percorribile in circa 3 ore di cammino.

Il dislivello è di circa 300 metri e la difficoltà rientra nella categoria T/E. Il che significa che si tratta di sentieri o sterrate dove si possono incontrare brevi tratti ripidi, tuttavia non particolarmente esposti.

In questa pagina potete trovare maggiori dettagli sul percorso.

 

2 – Monte Bove, un anello per tre cime

Questa seconda proposta vi porterà al cospetto del Monte Bove, una montagna situata nella parte centro-settentrionale della catena dei Monti Sibillini.

Si tratta di una formazione rocciosa complessa e affascinante con quattro vette che sfiorano i 2000 metri e un circo glaciale a dir poco da manuale.

L’itinerario ad anello percorre l’intera linea di cresta tra il Monte Bicco, il Monte Bove Sud e la Croce di Monte Bove, per poi scendere in Val di Bove, dentro all’anfiteatro modellato in passato dall’ultima glaciazione.

Essendo questa montagna al centro della catena, è possibile ammirare dalle sue cime un magnifico panorama su tutti i Sibillini.

Il Monte Bove è stato altresì oggetto della reintroduzione del camoscio appenninico nei Sibillini, una specie endemica dell’Appennino Centrale ormai facile da avvistare nei pendii più rocciosi.

Il percorso si snoda per circa 13 Km (comprensivi di andata e ritorno), presenta un dislivello di circa 800 metri ed è percorribile in circa 6 ore di camminata.

L’itinerario rientra nella categoria E/E, dunque si tratta di un sentiero generalmente segnalato, ma che richiede capacità di muoversi su terreni particolari, quali tratti su terreno impervio o infido, tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche (come i tratti attrezzati), tratti non segnalati e via dicendo.

_  Potete trovare maggiori dettagli qui.

 

3 – La traversata del Monte Conero

Il Monte Conero è uno dei luoghi da non perdere tra le bellezze naturalistiche delle Marche, una montagna a picco sul mare ricoperta da una folta coltre forestale.

Si erge nelle vicinanze di Ancona e si tratta di un piccolo rilievo appenninico alto 572 metri. Tuttavia, le sue meraviglie non si limitano alla natura, infatti si intrecciano con leggende affascinanti che ne amplificano il mistero.

Una tra queste riguarda appunto la denominazione “Conero”.

Si narra che questo appellativo derivi dal nome di un pescatore il quale, durante uno dei suoi giorni di lavoro in mare, avvistò un delfino, tuttavia gli altri pescatori lo catturarono, scatenando l’ira degli dei che fecero infuriare una tempesta.

Conero, mosso da compassione, liberò il delfino e chiese perdono agli dei. La tempesta si placò, e il delfino condusse i pescatori verso un approdo sicuro, il Monte Conero, che fu così nominato in onore del coraggioso pescatore.

L’itinerario vi permetterà di toccare i luoghi più caratteristici e panoramici del Conero. Dalle cave alla scoperta del limite K-T, fino alle grotte romane e al belvedere a picco sulla baia di Portonovo.

Passerete, inoltre, dalla chiesa di San Pietro al Conero fino al belvedere sud con una spettacolare vista su Sirolo.

Infine, potrete godervi anche il belvedere sul Passo del Lupo (Poggio della Croce). Il percorso si snoda per circa 14 Km, presenta un dislivello di 450 metri ed è percorribile in 5 ore di cammino.

La difficoltà dell’itinerario rientra nella categoria E, dunque camminerete su sentieri o tracce di sentiero ben visibili, normalmente segnalati.

Il percorso, però, potrà presentare dei tratti piuttosto ripidi: i tratti esposti, in ogni caso, sono di norma protetti o attrezzati.

Il sentiero, infine, è costituito da facili passaggi in roccia, non esposti e che comunque non richiedono conoscenze alpinistiche specifiche.

_ Trovate ulteriori dettagli su questa pagina.

 

4 – Via Lauretana, da Torre Beregna ai piani di Crispiero 

Quest’ultima alternativa vi permetterà di passeggiare seguendo le tracce dell’antica Via Lauretana e dell’antica signoria dei Da Varano.

Proprio al cospetto delle rovine della Torre Troncapassi, struttura fondamentale eretta a difesa di Camerino e apice del complesso di fortificazioni detto “Intagliata”.

La Via Lauretana è un’antica via di pellegrinaggio mariano che, fin dal Medioevo, ha collegato Roma al Santuario della Santa Casa di Loreto.

La strada fu molto battuta nel XVI e XVII secolo, in connessione con il pellegrinaggio mariano. Tuttavia, essa risulta essere già frequentata dal XIII secolo, quando aveva la funzione di collegare Roma al porto adriatico di Ancona.

Il tratto che si distacca dalla Flaminia a Foligno, che può essere propriamente detto “Via Lauretana”, si conserva, oggi, in quello della moderna strada statale 77 della Val di Chienti.

Lungo il percorso abbraccerete panorami che vi consentiranno di ammirare tutto il territorio regionale delle Marche.

L’itinerario comincia nella località di Torre Beregna (Macerata), si snoda per circa 11 Km, presenta un dislivello di 450 metri ed è percorribile in 4 ore di cammino.

Anche in quest’ultimo caso la difficoltà dell’itinerario rientra nella categoria E, dunque si tratta di un percorso alla portata di tutti.

Trovate tutti i dettagli in questa pagina.

 

 

_ Scopri gli altri itinerari e percorsi nelle Marche

 

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