Il progetto ha avuto inizio nell’ottobre 2009 e vede coinvolti diverse associazioni giovanili e di volontariato e tutte le Comunità per minori della città: Nuova Speranza, Le Vele e Marzo ’78, oltre la Comunità ministeriale.
Il progetto che l’Assessorato all’Ambiente – Energia – Demanio Idrico e Fluviale dell’Amministrazione Provinciale, alla guida dell’Assessore Avv. Giuseppe Neri, ha accolto favorevolmente concedendo un contributo afferente alla realizzazione del progetto medesimo, ha avuto come attori, minori provenienti dalla provincia, con già un vissuto di disagio o a rischio devianza.
Il progetto, pensato come strumento per la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione del territorio e del patrimonio ambientale e montano della provincia , ha previsto il coinvolgimento dei minori in attività didattiche seguite da escursioni e si è svolto all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte e nelle aree collinari della provincia di Reggio Calabria.
In particolare gli obiettivi che si è voluto perseguire sono stati l’educazione al rispetto dell’ambiente (partendo dalla semplice regola di non lasciare rifiuti, quale traccia del proprio passaggio), fino a far scoprire la diversità tra un ambiente collinare e montano, far adottare comportamenti adeguati per muoversi in sicurezza, fornire nozioni di base circa l’utilizzo di cartine topografiche e bussole. Inoltre, a questi ragazzi durante le escursioni si accompagnano altri coetanei, facenti parte dell’associazionismo giovanile, che condividono con loro la positiva esperienza al fine creare momenti positivi di confronto e crescita sociale.
In considerazione della specificità dei soggetti destinatari del progetto si è proceduto inizialmente a fornire opportune indicazioni sui comportamenti da tenere in montagna, sull’equipaggiamento necessario e sulle regole che devono essere rispettate durante le uscite di gruppo oltre a basilari nozioni geografiche sul territorio.
Successiva all’incontro in aula, l’uscita in natura, con operatori Soci del Club Alpino Italiano, è servita a far osservare la vegetazione, ad individuare tracce del passaggio di animali, a cogliere differenze ambientali al cambiare di quota, e non secondario il proporre un comportamento alternativo a quello usualmente tenuto.
Della valenza fortemente educativa dell’iniziativa si è detta più volte convinta la stessa Dott.ssa Rosa Maria Morbegno, Direttore del CPA/Comunità, che personalmente ha partecipato alle uscite con i giovani ospiti, e che ha constatato come gli stessi si siano spesso manifestati sorpresi nel vedere realtà che neanche immaginavano potessero essere loro così vicine, da una fortezza come il Castello di San Niceto, all’entusiasmo davanti a una cascata, alla meraviglia davanti ad un paesaggio mozzafiato.
Per tale significativa ed emblematica esperienza per i minori, unica in Italia, merita un particolare plauso l’Assessore Neri che ha saputo declinare così l’educazione ambientale in un percorso di educazione alla legalità e recupero sociale.
Un’altra occasione di orgoglio per la sezione reggina del CAI per il riscontro ottenuto e molta soddisfazione per aver avuto occasione di offrire un contributo nel percorso rieducativo di giovani in recupero.