La Federparchi s’interroga sui problemi del clima.

18 marzo 2020 - 0:16

Nel
suo intervento ha illustrato alla platea quanto la gestione di un parco o di
una riserva naturale possa fungere da esempio e da modello ideale per la
salvaguardia del territorio e dei suoi equilibri naturali.

Per
il presidente di Federparchi, la gestione di queste ampie aree protette deve
essere considerata come un’emergenza nazionale: il governo deve accrescere
l’importanza dei parchi allargandone i compiti e rivalutando il potenziale che
offrono.  Questa necessità nasce
soprattutto dagli sconvolgimenti climatici che stanno colpendo il nostro
pianeta: il buco nell’ozono e il progressivo surriscaldamento della terra, per
non parlare del lento processo di desertificazione che sta modificando
l’ecosistema in diverse aree del pianeta.

La
creazione di una serie di parchi o riserve non è certo la soluzione: la
risposta adeguata al problema ecologico dipende, purtroppo, da fattori che non
coincidono mai con gli interessi delle grandi lobbies economiche;
ciononostante, è importante individuare e censire quelle aree particolarmente a
rischio per ripararle da possibili peggioramenti e aggressioni speculative. Per
citare una frase del presidente Fusilli: “I parchi non salveranno il mondo, ma
senza i parchi il mondo difficilmente si può salvare”.

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