Sono 10 le vittime accertate della valanga che domenica 3 luglio è caduta sulla Marmolada, a seguito del distacco di un seracco di ghiaccio da Punta Rocca, e che è scesa a valle a 300 km orari di velocità.
Proseguono le operazioni di ricerca della persona che risulta ancora dispersa, le autorità hanno deciso però di interdire l’intera area per l’elevato rischio di ulteriori cadute di ghiaccio.
I soccorritori proseguono quindi le ricerche solo con l’utilizzo dei droni dei Vigili del fuoco, che sorvoleranno l’area della tragedia per l’intera giornata.
Le squadre di soccorso e il comando droni si trovano presso il Rifugio Capanna Ghiacciaio, la struttura più vicina al fronte della valanga.
Sul posto le squadre del Soccorso alpino Cnsas e del Soccorso alpino della Guardia di Finanza (Sagf). Le operazioni a terra saranno svolto solo per il recupero di eventuali vittime o superstiti individuati dai mezzi aerei, questo per garantire l’incolumità degli operatori.
É in corso una riunione di coordinamento tra tutte le forze coinvolte nella gestione dell’emergenza. Il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, ha emanato ieri un’ordinanza che dispone il divieto di accesso a tutta la montagna, nel lato trentino.
Le speranze di trovare sopravvissute sono praticamente nulle, a quanto riferiscono le autorità.